Se per molti domenica 24 marzo è un giorno come gli altri, per milioni di persone in tutto il mondo si tratta invece di un giorno speciale: quello in cui si riuniranno al tramonto per commemorare la morte di Gesù Cristo. Per i Testimoni di Geova è considerato il giorno più importante dell’anno. La commemorazione viene celebrata ogni anno nella data che corrisponde al 14 nisan del calendario ebraico in armonia con le parole di Gesù riportate nel Vangelo di Luca 22:19: «Continuate a far questo in mio ricordo». Sebbene nel mondo ci siano circa 8,6 milioni di Testimoni di Geova, l’anno scorso oltre 20 milioni di persone hanno partecipato all’evento. «In tutto il mondo molte persone che non sono Testimoni di Geova assistono alla commemorazione. Speriamo che anche gli abitanti della nostra zona si uniscano a noi nel ricordare la morte di Gesù Cristo in segno di gratitudine per il suo sacrificio», ha detto Piero Maltese, portavoce dei Testimoni di Geova. «Si tratta di un’occasione solenne, ma allo stesso tempo di un momento gioioso».

L’evento, della durata di un’ora, consiste in un discorso che metterà in evidenza il significato della morte di Gesù e il suo valore per tutta l’umanità. Questo mese a Castelvetrano si sta svolgendo una campagna per invitare gli abitanti della zona a partecipare all’annuale commemorazione della morte di Cristo. «La mia famiglia attende con ansia tutto l’anno la commemorazione. È un evento utile e istruttivo, ci aiuta anche a fermarci e a riflettere su tutti i doni di Dio per cui possiamo essere grati», dice Antonella Lanzalaco. Informazioni sulla commemorazione e su come assistere sul sito www.jw.org.

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