Aldo Pera è una persona molto nota a Castelvetrano, ma veramente in pochi lo conoscono come scrittore. Eppure, in questi giorni il suo primo libro sta riscuotendo notevole successo da parte del pubblico e della critica del settore.

Il romanzo “Pittata d’Argento”, che in questi giorni è possibile trovare anche nella prestigiosa “Mostra Internazionale del Libro” a Torino, ha ricevuto anche parole di grande ammirazione da parte di Roberto Carnero, firma autorevole del Il Sole 24 Ore, che definisce il romanzo dello scrittore castelvetranese: “un’opera di interessante sperimentalismo letterario”

Nel primo capitolo del romanzo di Aldo Pera – scrive inoltre Carnero sul Domenicale – sembra di essere nel mondo dei Malavoglia di Verga: Sicilia, un paese di umili pescatori, una coralità di personaggi, con tanto di soprannomi, che il lettore rischia di confondere tra loro, l’incrocio di vicende liete e tragiche su cui aleggiano il senso del destino e l’ombra della morte

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Pittata d’argento è un racconto romanzato sulla Sicilia degli anni ’60 vista con gli occhi di due ragazzi di quattordici anni.

Una storia delicata di amicizia, di rievocazioni di profumi e sapori dai risvolti talora tragici e inaspettati. Nello sfondo il mare di Selinunte, la luce della luna e l’ombra della mafia.

Aldo Pera, ha vissuto a Torino dove si è laureato in Lettere e Filosofia. A tutt’oggi vive e lavora a Marinella di Selinunte. Pittata d’Argento è il suo romanzo di esordio.

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