Dove sta la linea di demarcazione tra realtà e finzione? O tra verità e supposizione, tra prevaricazione e mitezza? Mi ritrovo coinvolta in una polemica gratuita ed ingiusta senza conoscere il mio interlocutore.
Come mai ci si permette di fare affermazioni senza conoscere i fatti o le persone? Poi quali sono i fatti su cui certo giornalismo intende soffermarsi malevolmente? Peraltro, con ripetuti e recenti articoli che affermano fatti non corrispondenti alla realtà.
Si vuol sostenere, in modo del tutto fantasioso, che la dirigente scolastica non intenda procedere all’intestazione dell’aula magna del Liceo Scientifico a “Peppino Impastato e Rita Atria”, infarcendo tale scoop giornalistico con varie ed inconcludenti supposizioni .
Tale affermazione è palesemente errata! E falsa è quella che sostiene che io abbia espresso l’intenzione di intestarla a qualcun altro. Ciò ha provocato una reazione da parte di chi evidentemente si è lasciato travisare da una notizia non vera.
Ho preso servizio solo in data 1 Settembre e senza alcun atto formale di passaggio di consegne, ereditando un gravoso impegno della direzione di tre istituti scolastici unificati. Appena il tempo di rendermi conto delle problematiche di gestione ed amministrazione e del primo collegio dei docenti, per poi potermi dedicare anche agli impegni istituzionali che provengono dal passato e per i quali, ancora oggi, non ho potuto provvedere.
Ho preso atto dell’esistenza di una delibera degli organi collegiali in merito ad una intitolazione dell’aula magna del liceo scientifico grazie all’intervento di un giovane oramai diplomato ma facente parte fino allo scorso anno del consiglio di istituto.
A lui, insieme ad altri due ragazzi ancora frequentanti la scuola, ho dichiarato che la manifestazione sarebbe stata effettuata subito dopo l’elezione del nuovo consiglio a novembre. Non ho certamente comunicato che l’intitolazione di un’aula o locale pubblico necessita certamente oltre che della delibera degli organi collegiali anche di un iter più lungo di richieste ( C.M. 313/1980) fatte a chi di competenza, iter peraltro mai intrapreso, né che avrei dovuto essere messa a conoscenza da chi di competenza di una decisione deliberata, non all’unanimità, ma a maggioranza dei presenti, dagli organi collegiali riunitisi in precedenza ed in mia assenza perché in servizio in altra scuola.
Tutto qui, non ho mai espresso alcuna intenzione di non voler provvedere al deliberato del collegio, ma solo di aver necessità di più tempo per l’organizzazione logistica e per il perfezionamento dell’iter burocratico necessario.
“Cui prodest scelus, is fecit”. Certamente, nell’assoluta mia estraneità ai fatti che ingiustamente mi si contestano sulla stampa, il responsabile del fatto scellerato che mi si vorrebbe addebitare – nella sua invenzione scandalistica – è proprio colui al quale giova.
D’altra parte nessuno si è preoccupato di ricordare che la Preside “incriminata” ha sempre partecipato ed ha permesso la partecipazione dei suoi giovani allievi, alle manifestazioni che ogni anno vengono realizzate in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, o che ha mantenuto per diversi anni rapporti di collaborazione con l’associazione Libera per la realizzazione di percorsi formativi per i ragazzi, o che ha organizzato degli incontri realizzati con esponenti della magistratura antimafia come l’allora GIP di Trapani Dott. Pietro Grillo e con il P.M. Dott. Salvatore Vella , che più volte ha incontrato i giovani allievi del III Circolo Didattico.
Tutto ciò non fa notizia! E’ chiaro che si specula e si cerca di strumentalizzare notizie infondate, ma ciò che emerge è soprattutto la volontà di danneggiare attraverso il mezzo stampa e denigrare verso l’ opinione pubblica chi cerca di fare il proprio dovere per la scuola pubblica.
Proprio nel rispetto dei miei doveri istituzionali non avrei voluto intervenire direttamente con questa mia comunicazione ufficiale che, avendo la necessità di ristabilire un principio di verità e di denuncia verso un sopruso, ritengo faccia parte del mio ruolo.
Io credo ancora nel valore della scuola e nel ruolo dei suoi operatori e ciò che ritengo indispensabile è che noi, che viviamo ogni giorno la scuola, tutti insieme, ci si sforzi per insegnare ai giovani a tutelare i diritti anziché calpestarli, a conoscere il nostro sistema, le nostre leggi non cercando di imporsi a qualsiasi costo per cercare di trarne il massimo vantaggio personale, anche a danno altrui.
E’ necessario che la scuola insegni il rifiuto della sopraffazione, della discriminazione, della prevaricazione, della prepotenza, dell’arroganza, dell’ingiustizia…….., da qualunque parte provenga.
E tutto questo non è solo antimafia, è cultura della legalità.
AUTORE. Redazione
È di scena Faust e l’invendibile anima al diavolo! La “grave colpa” è soltanto della mafiosa anagrafe che ha consentito la soluzione di continuità nella direzione dei Licei ! La Preside si “permette” di non ottemperare con urgenza alla richiesta di continuità amministrativa con l’aggravante di voler “pensare di suo”? Inammissibile” Fiato alle trombe delle invettive e apertura del sipario. In scena i liberi orchestranti del pensiero unico; indiscutibile e imperante. E la penna grigia è pronta per schizzare fango ! !!!!! Se solo per un momento , tali cervelli altisonanti , trovassero utile riflettere , si accorgerebbero come tutto sia omologabile con il modo di spargere veleno, tipico proprio della subcultura mafiosa.
Dottoressa Tania Barresi, grazie per la testimonianza sempre concretata per l’affermazione della Legalità. Grazie per il tratto garbato che caratterizza l’intelligente Sua opera didattica; serve anche questo per sradicare dalle coscienze giovanili sia il colpevole romanticume mafioso del passato che le prepotenze bavose di certo antimafismo corrente.
Le recenti polemiche che hanno investito la Dirigente, dott.ssa Tania Barresi a proposito dell’intestazione dell’aula magna del Liceo Scientifico “Cipolla” a Rita Atria e Peppino Impastato, ci spingono a intervenire quale personale della scuola, dal momento che un semplice articolo d’opinione si è trasformato in un’aggressione mediatica approssimativa e dozzinale da cui prendiamo le distanze.
Il nostro impegno è di costruire, assieme alla Dirigente, attorno ai nostri discenti un clima di serenità, equilibrio e armonia che percepiamo compromesso da un vociare incontrollato, ingiustificato e fastidioso.
Crediamo nel rispetto delle persone prima ancora del loro ruolo istituzionale.
Non permetteremo che si scalfisca la serena collaborazione e la partecipazione democratica che ha contraddistinto l’avvio di quest’anno scolastico.
Teniamo a precisare che la gestione complessa dei tre licei ha comportato la scelta di alcune priorità inderogabili che hanno solo ritardato l’intitolazione dell’aula magna del Liceo Scientifico “Cipolla” a Rita Atria e PeppinoImpastato.
Le problematiche emerse attengono a quanto segue:
assenzadel P.O.F. 2014-15;
necessitàdi garantire il diritto allo studio degli alunni delle classi prime del Liceo delle Scienze Umane (opzione economico-sociale) e del Liceo Scientifico (ad indirizzo linguistico) che al primo settembre 2014 risultavano entrambe costituite da quaranta alunni;
perdita di un cospicuo finanziamento per implementare i sussidi tecnologici perl’istituto.
recupero, in extremis, dei finanziamenti europei per un soggiorno linguistico all’estero per trenta alunni del Liceo Classico e del Liceo delle Scienze Umane;
mancato passaggio di consegne amministrativo e organizzativo.
Certi che la vita scolastica dei nostri discenti possa continuare in armonia, fiduciosi nei percorsi di legalità che contraddistinguono le scelte quotidiane della Dirigente e di tutto il personale della scuola, ci piace ricordare che:
“C’è un tempo per ogni cosa…” (Q. O. 3,1-15)
Non posso che fare mia questo Credo, per me vangelo:
Io credo ancora nel valore della scuola e nel ruolo dei suoi operatori e ciò che ritengo indispensabile è che noi, che viviamo ogni giorno la scuola, tutti insieme, ci si sforzi per insegnare ai giovani a tutelare i diritti anziché calpestarli, a conoscere il nostro sistema, le nostre leggi non cercando di imporsi a qualsiasi costo per cercare di trarne il massimo vantaggio personale, anche a danno altrui.
E’ necessario che la scuola insegni il rifiuto della sopraffazione, della discriminazione, della prevaricazione, della prepotenza, dell’arroganza, dell’ingiustizia…….., da qualunque parte provenga.
E concludere:
“Cui prodest scelus, is fecit”
Anche se mi rendo conto che alcuni castelvetranesi non si faranno scappare l’occasione di un anno scolastico all’insegna delle polemiche e tutt’altro che tranquillo e sereno.
Tratto da http://www.castelvetranoselinunte.it/affermazioni-palesemente-errate-preside-tania-barresi-sullintestazione-dellaula-magna/60013/#ixzz3HqCCLYZQ
ritengo sia doveroso rivolgere grato apprezzamento al PERSONALE dei Licei la cui Autorità professionale e l’alto valore morale offrono viva testimonianza della più chiara e obiettiva delucidazione di un “problema” nato artificiosamente e condotto malignamente. Buon lavoro SIGNORA PRESIDE BARRESI, certo non Le serve incoraggiamento ma una considerazione in libera uscita può essere utile….chi produce e sparge buio ha “l’involontario merito” di far brillare meglio le Stelle.
Condivido il pensiero di D’Antoni e del personale docente e non docente dell’IISS ” Cipolla-Pantaleo-Gentile”. Esprimo piena solidarietà alla Dottoressa Tania Barresi ringraziandola personalmente per l’impegno profuso in questi anni ed esortandola a continuare il Suo operato con i ragazzi e per i ragazzi. I giovani sono delle risorse preziose a cui dobbiamo trasmettere ed accrescere quotidianamente valori come la Legalità, la Solidarietà, l’Amore per il prossimo … Noi adulti abbiamo il dovere di stare al loro fianco affinché questi valori non vengano calpestati… Insegnando “a tutelare i diritti anziché calpestarli, a conoscere il nostro sistema, le nostre leggi non cercando di imporsi a qualsiasi costo per cercare di trarne il massimo vantaggio personale, anche a danno altrui”.
Solo cosi riusciremo ad avere una Società migliore.
Carissima Tania,
nel complimentarmi per questo tuo nuovo ed importante percorso che stai attuando assieme ai docenti dei tre Licei, volevo semplicemente ricordare, come cittadina e come ex referente e socia del presidio di Libera Castelvetrano “ Giuseppe e salvatore Asta “, il tuo costante impegno nei percorsi e progetti sulla legalità che abbiamo attuato negli anni precedenti con il coinvolgimento di testimoni significativi, ma mi piace anche ricordare la tua onestà intellettuale e la tua discrezionalità. Purtroppo spesso le fantasie, l’informazione errata e le malvagità creano dei mostri! Nella convinzione che il ruolo della scuola è parte fondamentale nella formazione critica ed etica dei ragazzi ti auguro un buon proseguimenti del cammino da te sempre attuato.
Maria Teresa Nardozza
Per quanto mi riguarda, tengo a precisare, a scanso di ogni equivoco, che personalmente non ho promosso alcuna polemica nei confronti della nuova dirigente. Anzi, dopo una sua telefonata, sono andato a trovarla in agosto nella sua vecchia scuola per offrirle la mia piena collaborazione. Tutta l’estate sono stato a scuola, anche nel periodo delle ferie, per completare il lavoro di mia pertinenza, assicurando la formazione delle classi e lo svolgimento degli esami e degli scrutini degli studenti con giudizio sospeso in tutti e tre i licei. Inoltre, pur avendo già presentato l’istanza per la quiescenza, l’11 luglio mi sono recato in Provveditorato per ottenere nell’ organico di fatto classi in più e il 26 agosto presso l’Avvocatura dello Stato per una causa che deve affrontare la nuova dirigente. Ovviamente non potevo svolgere il lavoro amministrativo di esclusiva competenza e pertinenza del direttore amministrativo, che ormai gode di ampia autonomia, a cui sono demandate anche le incombenze del passaggio di consegne, essendo responsabile, tra l’altro, dell’inventario dei beni. Chi ha una certa esperienza sa che l’inizio dell’anno scolastico è sempre problematico. Figurarsi, poi, se coincide con l’unificazione di più scuole (scientifico, classico, linguistico, magistrale). Anche a settembre sono stato a scuola per sistemare alcune pratiche rimaste in sospeso, ribadendo la mia disponibilità a una piena e fattiva collaborazione senza, però, essere invadente.
Allo studente Lo Piano che mi ha chiesto come mai non si procedesse all’intestazione dell’aula magna, ho suggerito di parlare con la nuova dirigente per capirne i motivi, anziché intervenire personalmente nella qualità di Commissario nominato dal Provveditore in sostituzione del Consiglio d’Istituto decaduto. Poi ho letto che la dirigente non condivideva l’intestazione a Impastato e Atria, ma preferiva un uomo di cultura, che non voleva si parlasse di antimafia ma di legalità e cittadinanza, ritenendolo tempo perso. Ho, inoltre, sentito dire che, in barba a qualsiasi continuità amministrativa e a ogni forma di garbo istituzionale, ha fatto rimuovere i manifesti che testimoniavano le iniziative da me promosse contro la mafia. Infine ha nominato come sua collaboratrice una docente con cui c’è una controversia pendente dove Ella, su delega dell’Avvocatura dello Stato, dovrebbe difendere la scuola chiamata in causa per avere preteso che la docente fosse impegnata per tutte le 18 ore di servizio nell’insegnamento e non in eventuali supplenze. Infine dichiarare di non volere essere “Fiordaliso bis” se da una parte può essere una giusta e legittima rivendicazione di autonomia e originalità, dall’altra può essere inteso come una decisa presa di distanza. Ma nonostante tutto, sono rimasto in silenzio, nella speranza di godermi un meritato riposo dopo tanti anni di duro lavoro. Non ho potuto fare a meno, nel rifiutarmi di rilasciare qualsiasi intervista, di ribadire, per amore del vero, che l’intestazione dell’aula magna, come quella della nuova scuola, è stata approvata dal Consiglio d’Istituto, su proposta degli studenti la prima, sentito il Collegio dei docenti, approvazione avvenuta pressoché all’unanimità. Mente spudoratamente chi dice il contrario. Non capisco, quindi, l’attacco nei miei confronti nel poco generoso tentativo di mettere in discussione la mia indiscussa professionalità e onorabilità o di turbare la mia serenità.
Al di là di tutto, auguro alla nuova dirigente un buon anno scolastico.
Rileggendo mi sembra di capire che è andato perduto un finanziamento dell’Unione Europea , un cospicuo finanziamento per implementare i sussidi tecnologici nell’istituto.
In tempi di crisi, senza nulla voler togliere all’importanza dell’intestazione di un’aula, perché non cerchiamo di aver chiarezza su ciò.
Come è possibile che si sprecano tante energie per un ritardo su un’intestazione e nel frattempo più di DUECENTOMILA € tornano, non spesi, all’Unione Europea.
Questo si che mi sembra degno di dibattito e spero che sia veramente infondata la voce di chi dice che la vecchia amministrazione dei licei ha fatto perdere tutto perché la ricaduta, sia economica che di immagine, sarebbe andata alla nuova amministrazione.
Sono certo che più fatti concreti e meno “fumo” possano solo giovare.
Siamo al solito tentativo di “mascariari”, spostando l’argomento. Il Direttore amministrativo del Liceo Classico non ha ritenuto opportuno, nell’ambito delle sue competenze e responsabilità di avviare una pratica che, poi, non avrebbe potuto seguire in quanto trasferito altrove.
Allora torniamo alla questione iniziale: delle due l’una: se il Preside Fiordaliso ha trasmesso la delibera del consiglio di Istituto al Provveditorato allora la nuova preside non c’entra niente, se non l’ha fatto allora la procedura va completata e dunque il dott. Fiordaliso non ha motivo di polemizzare per una sua omissione.
Torno a ribadire che la delibera per l’intestazione dell’aula magna è stata trasmessa al Provveditore, come quella per l’intestazione del nuovo istituto superiore. Nessuna polemica da parte mia, se non l’affermazione della verità.
Se fosse polemico cosa scriverebbe ??? Ma dice di non esserlo! Si pretende l’intitolazione non suggerita ma imposta, pure nei tempi. Certamente va dato onore ai Martiri che la prepotenza mafiosa hanno combattuto con il sacrificio della vita. Grande , quindi, il valore didattico dell’aula magna intestata a Impastato e Atria. Seguendo l’iter legale che la pratica richiede. Ciò detto. 200 mila euro si possono perdere per evitare che possano utilizzarli a beneficio della scuola i nuovi Dirigenti ???? Non si “ritiene opportuno” ? Il Dirigente pensionato non vedeva, non sentiva, non parlava !!!??? Ricorda qualcosa di preoccupante. Non era Sua competenza ? Esiste il Provveditorato per segnalare disfunzioni dannose. Si ha l’obbligo di ricorrere alla Magistratura per denunciare reati. Buon lavoro alla nuova Preside. Nel vero e unico interesse per la Scuola.
..e meno male che si afferma di evitare le polemiche! L’intitolazione dell’aula magna a Peppino Impastato e a Rita Atria onora la memoria di chi ha sacrificato la vita per la sconfitta della mafia. Rende Loro merito, soprattutto, rispettando l’iter legale necessario. Senza imposizioni, senza prepotenze. Per meglio impiegare il tempo utile a scongiurare, se possibile , la perdita di 200 mila euro, pare, non spesi “per evitare il merito ai nuovi Dirigenti che avrebbero potuto e dovuto usarli ad esclusivo beneficio della Scuola. Il Preside pensionato, senza polemica ostentata ma praticata, ” non vedeva non sentiva non parlava” perchè d’altrui competenza!!??? Preoccupa non poco la sinistra omologazione a qualcosa di tragico! Esiste il Provveditorato per segnalare dannose inadempienze amministrative. Inderogabile è l’obbligo di interessare la Magistratura denunciando i reati. Buon lavoro Preside Barresi. Non per la Sua tranquillità, pregiudicata da assurde polemiche, bensì nell’interesse della Scuola, ad esclusivo, vero beneficio della Collettività.
La “querelle” è iniziata con le dichiarazioni rese dalla dirigente alla giornalista Capizzi, che non ha fatto altro che riportarle senza che ci fosse alcuna smentita. L’intitolazione dell’aula magna l’hanno voluta gli studenti, a cui va l’esclusivo merito. Mi chiedo, poi, come e da chi la notizia del finanziamento perduto sia stata propagata, stante il fatto che vige il segreto d’ufficio sugli atti amministrativi. La sua diffusione è la chiara manifestazione di un’abile regia che tenta di fare le pulci al mio operato, senza tenere conto che dirigevo tre licei, senza alcun esonero per i collaboratori. Se guardiamo il bicchiere mezzo pieno, dobbiamo allora ammettere che è stato ottenuto un finanziamento grazie a me, che ho avviato e istruito la pratica. Una volta ottenuto il finanziamento bisognava assumere la somma in bilancio, una cospicua somma, con l’assunzione di responsabilità per una gestione efficace ed efficiente. Siccome era imminente l’assorbimento del Liceo Classico al Liceo Scientifico, bisognava chiedersi se il progetto sarebbe stato condiviso dalla nuova dirigente, che avrebbe potuto, com’è successo con i manifesti, rimuoverlo e se sarebbe stato gestito con efficacia ed efficienza. Il Direttore amministrativo del Liceo Classico, che avrebbe dovuto, per la sua precipua parte, assumerlo non ha voluto prendersi la responsabilità. D’altronde la somma non si perde e il progetto, se rientra nella vision della nuova dirigente, può essere riproposto. Quando insegnavo filosofia, presentavo agli studenti di primo anno un grande foglio bianco con un puntino nero al centro, chiedendo loro cosa notassero. Tutti, o quasi, m’indicavano il punto nero e non il bianco che lo circondava. Se qualcuno vuole fare le chiose al mio modo di fare e di essere si accomodi pure: troverà tanti puntini neri, ma non dimentichi il bianco prevalente che li circonda!
Il problema nasce dal dare fiato alle trombe in modi ingiustificato. Come si può permettere a persone estranei ai fatto a “commentare” notizie che hanno solo letto senza cognizione di causa??? A che serve un mediatore in un forum ? Solo a censurare le parolacce? In queste notizie che non andrebbero nemmeno commentate se non si è a conoscenza dei fatti si dovrebbe evitare di permettere di far parlare persone che gettano soli fango su persone degne e meritevoli.
A questo punto diventa ardua l’impresa di trovare il bianco. Ha ragione Nino l’intero foglio è nero e quel che peggio emana olezzi irrespirabili. Quindi, dice l’ex Preside che il responsabile della perdita di ben DUECENTOMILA euro sarebbe il Direttore Amministrativo e non lui. Il Consiglio d’Istituto accetta un tale grave danno per la scuola? …rimane la necessità che la Magistratura faccia subito chiarezza. Il Preside pensionato, vestito di bianco nega e accusa e rilascia consigli: si è perso un finanziamento. Poca cosa??!! Se ne chiedano altri. Insisto i reati penali sono di pertinenza dei Giudici, rimane lo sgomento per le responsabilità amministrative da vagliare in tutti i settori. Altro che segreto d’Ufficio.
Di fronte a coloro che vogliono a tutti i costi “mascariarmi” non mi resta che dire, come Virgilio disse a Dante: “…Non ragioniam di lor, ma guarda e passa. »
Perché non intestare l’aula magna del Liceo Classico al prof. Rosario Di Bella, cosa a Lui gradita?
Ma scusate , forse sono io rimbambita, ma dov’è scritto che la dirigente ha dichiarato che non intitolerà Mai l’aula a Impastato e Atria? Che non vuole fare attività sulla legalità o come vuole dire qualcuno antimafia e che lo ritiene tempo perso?
Avete fatto un gran caos solo per una cosa non detta!!!!!!!
E tutto ciò per invidia , screditare, per gettare fango, sulla nuova dirigente e non capisco perchè.
E su FB si leggono delle cose a dir poco assurde.
Ma sig. Fiordaliso si goda la pensione, chi le ha chiesto di chi è il merito del finanziamento e tutto il resto .
E ancora con questi cartelloni, se li prenda e li esponga dove meglio crede, magari nel sistema delle piazze così attira un po’ di gente !
Lo dica chiaramente che non voleva andare in pensione !
Se , condiviso, rimosso, con efficacia ed efficienza…….
.. con i se e con i ma ……….cosa si dice?…….mah!
Comunque è sempre la stessa storia , sparlare, sparlare e sparlare