Bye bye alla pista ciclabile che doveva servire ai ciclisti per raggiugere, da Castelvetrano, la zona della diga Delia, sulla strada provinciale 25. Un tratto di alcuni chilometri che avrebbero consentito a chi pedalava sulle due ruote di ammirare campagne e uno scorcio della diga, tra alberi e vegetazione. Il Libero consorzio provinciale di Trapani è intervenuto, in via sostitutiva al Comune, per rimuovere la pista ciclabile: via l’asfalto colorato e la segnaletica. La storia è paradossale ed è tutta tecnica. Perché il progetto della pista ciclabile – una delle tre realizzate sul territorio di Castelvetrano, le altre due a Marinella di Selinunte e a Triscina – è stato fatto senza chiedere il parere al Libero Consorzio. Il periodo in Comune è quello in cui l’Amministrazione comunale è guidata da Enzo Alfano.

Il progetto (è stato di 890.627,91 euro) viene redatto da un tecnico esterno, il rup, invece, è il dipendente comunale geometra Alessandro Graziano (oggi in pensione). La pista viene realizzata ma al Libero Consorzio provinciale non sanno nulla. Se ne accorgono soltanto lo scorso anno e così inizia una corrispondenza col Comune e anche il prefetto di Trapani s’interessa della questione. Il Libero Consorzio chiede al Comune di smantellarla. Oggi l’intervento sostitutivo con la scarificazione dell’asfalto colorato e la rimozione della segnaletica verticale. Così l’addio alla pista ciclabile Castelvetrano-diga Delia.

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