Addio alle Province in Sicilia. L’Ars ha approvato il maxiemendamento firmato dalla maggioranza con il quale è stato riscritto il ddl che prevede il taglio delle Province regionali siciliane.
Adesso manca il voto finale, previsto per domani, ma è ritenuta una pura formalità. A questo punto saltano le elezioni provinciali previste per fine maggio. Gli enti saranno commissariati ed entro l’anno dovranno essere sostituiti, con una nuova legge, da liberi consorzi di comuni.
“E’ una vittoria di tutti e chi se la vuole attribuire sbaglia. E’ una vittoria di una intera coalizione che sta portando avanti delle riforme. I grillini hanno contribuito e ne do’ atto ma la proposta era di governo. E mi pare che i numeri parlino chiaro: la maggioranza ha retto, eccome. E’ stata compatta”, ha detto il Presidente della Regione siciliana, Crocetta dopo l’approvazione del maxiemendamento che prevede il taglio delle province.
L’abolizione delle province “è una vittoria del Movimento cinque stelle”, aveva detto poco prima il capogruppo dei grillini al’Ars, Giancarlo Cancelleri commentando il voto in aula. “Ricordo a tutti che fino a qualche settimana fa gli intenti che si leggevano sui giornali sia dal Governo che dell’opposizione erano quelli di andare al rinvio del voto, oggi stiamo parlando finalmente dell’abolizione di un ente”, dice ancora Cancelleri.
“Naturalmente poi i voti si trovano in aula e c’è stata una condivisione della scelta – dice ancora – Ma è importante perché abbiamo sparigliato le carte e alla fine sia il Governatore che le forze di maggioranza hanno ripreso in considerazione la nostra proposta”.
On. Giovanni Lo Sciuto: “Verso un buco di bilancio”
Questa legge che abolisce le Province rischia di creare gravi danni finanziari per il sistema di riscossione dei tributi locali. Si sta creando un buco legato all’assenza del referente istituzionale. In assenza di una riforma costituzionale, ci troviamo davanti alla paradossale situazione di tributi locali incassati dallo Stato, come l’Rc auto e la trascrizione dell’imposta di acquisto autoveicoli, che rappresentano il 50 per cento del bilancio provinciale.
Crocetta spieghi dove prenderà questi fondi, circa 300 milioni di euro per le 9 province siciliane. Poiché il 95 per cento del bilancio provinciale è dato da spese correnti e obbligatorie dovute, non si fa altro che aggravare le già malconce risorse regionali o dei Comuni.
Fonte. Adnkronos/Ign
AUTORE. Altre Fonti
Mi sembra una buona notizia.
Ottima notizia. Quello che avrebbe dovuto fare l’MPA (movimento pseudo-autonomista)- cioè l’applicazione dello Statuto – lo sta facendo Crocetta. E adesso pensiamo ad attuare l’art. 37 e a ripristinare l’Alta Corte!
Sull’abolizione delle provincie si sono solo detti e pro ma non i contro.Abolirle tutte è un suicidio,ma alla fine contenti chi governa,contenti tutti!!!Buona Fortuna!!
@annibale: sì, ma l’on.le Lo Sciuto, inopinatamente, vorrebbe salvare le tasse provinciali. E cchì scutulamu, carrubbi???
Di fatto si aboliscono le province, ma in realtà si crea nel contempo una struttura intermedia: i consorzi comunali (almeno 150000 abitanti), i cui rappresentanti (presidente e consiglieri) vengono eletti direttamente dai rappresentanti politici comunali… Mi pongo un dubbio, chiedo numi a chi ne capisce di politica. In provincia di Trapani, se abolita, rischiano di nascere diversi consorzi: quello della valle del belice, quello ericino, quello marittimo (marsala-mazara). Non si rischia la moltiplicazione di poltrone, a scapito di pane e pesci già scarsi? Queste nuove poltrone sono pagate? Da chi, con quali soldi, che mansioni e poteri avranno questi consorzi? Insomma, mi aspettavo la eliminazione delle province e non la loro “sostituzione”… Chi ne capisce di politica mi illumini, ho perso la direzione, il senso delle cose.
Credo che la riforma epocale attuata dalla giunta Crocetta vada modulata bene per evitare che le competenze delle ex province contribuiscano a foraggiare altri organismi di sottogoverno “demolendo” i risparmi stimati.
I consorzi, vedi ATO, non hanno mai funzionato bene, a mio avviso si dovrebbero distribuire oneri(compiti) ed onori(tasse) ai comuni per territorio ed alla Regione per quanto di attribuzione.
Saluti.
@francesco. guarda che ancora non é stato creato niente. Il volto che dovranno avere i consorzi deve ancora essere disegnato dal legislatore. La situazione é in evoluzione, ed i cittadini possono fare molto, esercitando la pressione dell’opinione pubblica. Di certo c’é che nessuno vuole più né 9 province regionali, nè 11 o 12 nuovi ‘consorzi’. I consorzi debbono essere veramente liberi. Nel senso che non deve esservi obbligo, per i comuni, di consoziarsi. Se lo vogliono bene, ma solo se lo faranno nell’interesse dei cittadini. Penso a tutti quei servizi che é meglio apprestare su dimensioni sovra-comunali, per risparmiare e renderli più efficienti. Io, da mazarese, vedrei bene non un asse con Marsala, ma un consorzio del Basso Belice con Castelvetrano e Sciacca: si tratta di un territorio molto più omogeneo. E comunque, i consorzi nasceranno bene: se 1) non si prevederanno capoluoghi; 2) non si adotteranno denominazioni con riferimento a città; Marsala e Ttrapani, per esempio, andrebbero bene insieme ricostituendo il territorio degli elìmi. Di noi ho già detto; Alcamo, con Partinico, potrebbe promuovere un territorio Jatino. L’importante é che prima i sindaci s’incontrino, valutino, studino. Ci vorrà tempo. Sicuramente molto più tempo di quell’anno e mezzo scarso che la legge dell’ ’86 stabiliva per la formazione di consorzi diversi dall ex province statali, che, difatti, restarono tutte com’erano, con il nome, però, di ‘province regionali’. Ma il tempi del ‘Gattopardo’ adesso sono finiti..
@valenziano
ok, grazie per la delucidazione; comunque spero che l’attuazione della normativa che regolamenterà la creazione dei consorzi non crei altri rivoli ove disperedere patrimonio pubblico. Il mio dubbio è proprio quello lì. Eliminare la provincia per poi creare altri sotto-governi, totalmente gestiti poi dalla politica, sarebbe terribile. Mi auguro che ci siano idee chiare, ma soprattutto, che non si demandi completamente tutto ai comuni; con tutto il rispetto per chi ama il proprio territorio e lo serve, ci sono personaggi che sono veramente discutibili, sul piano culturale, professionale, sociale. Mettere a loro disposzione anche questo strumento potrebbe essere veramente troppo… speriamo bene
In un colpo eliminati un bel po’ di posti di portaborse e lacché. Crocetta o M5S non importa, dobbiamo modernizzare e rendere accessibile tutto. Le Province erano le classiche istituzioni inutili e mangiasoldi.