“A Nome Loro” entra nelle scuole. A poche settimane dall’evento – si terrà il 25 maggio al Parco di Selinunte – gli organizzatori dell’evento-concerto per le vittime di mafia hanno incontrato gli studenti di alcuni istituti.

Sade Mangiaracina (direttrice artistica dell’evento), Flavio Leone e Patrizia Vivona di Sisilab, la cantante Simona Molinari, Turi Benintende della Fondazione “Falcone” di Palermo, Remon Karam, egiziano d’origine ma oramai italiano d’adozione, Riccardo Russo (musicista) e Laura Calia (musicista), sono stati all’Istituto alberghiero “Virgilio Titone” di Castelvetrano, ai tre Licei della città, all’istituto tecnico per geometri “V. Accardi” di Campobello di Mazara, all’istituto tecnico commerciale “G.B. Ferrigno” di Castelvetrano e al Liceo “Adria-Ballatore” di Mazara del Vallo. Negli incontri è stato illustrato agli studenti come è nato l’evento e la finalità dello stesso. Sade Mangiaracina, castelvetranese d’origine ma oramai emigrata fuori Sicilia per lavoro, ha spiegato cosa è successo dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro: «In quei giorni si parlava solo di covi, dei vestiti che portava il latitante, di cosa era stato trovato nei covi – ha detto – ma nessuno parlava delle vittime di mafia. Da qui l’idea di fare un concerto col coinvolgimento di tantissimi amici artisti che si sono esibiti gratuitamente».

Quest’anno la seconda edizione, sostenuta dalla Regione Siciliana e da un cartello di enti e aziende private. Nel cast ci sarà anche Remon Karam, un giovane egiziano sbarcato a Pozzallo a bordo di un’imbarcazione all’età di 14 anni. In Sicilia, grazie a una coppia che l’ha benevolmente adottato, Remon si è diplomato e si è pure laureato all’Università “Kore” di Enna. Con Francesca Barra (presentatrice dell’evento sia lo scorso anno che quest’anno) Karem ha scritto il libro “Il mare nasconde le stelle”.

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