E’ il triste destino della prima scala di via Marco Polo a Marinella di Selinunte.
La scala di accesso alla spiaggia sottostante è molto frequentata da residenti e turisti, probabilmente a causa della impossibilità di utilizzare la spiaggia dello scaro per la presenza delle alghe.
Di notte però, complice l’oscurità, i baldi giovani che frequentano le strade selinuntine la utilizzano come latrina pubblica, non curanti del fetore insopportabile che lasciano.
A questo punto, sarebbe necessario quanto meno installare una adeguata illuminazione, quanto meno per scoraggiare parte dei suddetti “bisognosi”, oltre che provvedere con regolarità ad una adeguata pulizia e disinfezione.
Per di più alcuni lampioni preesistenti sul luogo sono stati completamente divelti, come pure una ringhiera di protezione che era stata installata all’epoca della realizzazione della scala comunale.
In attesa dell’intervento delle Autorità competenti, speriamo in qualche benevolo acquazzone purificatore che possa quanto meno far migliorare la situazione.
AUTORE. Antonino Leggio
Degrado e sporcizia. Questo luogo è l’immagine della trascuratezza e dell’incuria, l’odore di urina è nauseabondo, peggio di una latrina pubblica. Purtroppo è l’unico passaggio per andare in spiaggia.
Una bella cartolina di presentazione per i turisti. È una vergogna.
questo a dire il vero è la mancanza di senso civico e poi……è più facile e rispettoso mantenere pulito che pulire!
La madre dei maleducati è sempre incinta….come si può arrivare a tanto…
siamo circondati da un branco di mascalzoni che non si riesce a stanare e a punire. A Selinunte, bisogna organizzare una ronda notturna a piedi e non in macchina come ora fa la polizia, quando la notte compare la gazzella, uno guida e l’altro sonnecchia. Devono camminare a piedi presidiare il territorio perche’ siamo in guerra.-
Grazie ad una cara amica ho conosciuto e frequentato la spiaggia di Marinella, mi ha fatto da subito una bella impressione, con il bel porticiollo illuminato e con le panchine. ma quest’anno sono tornato a fine giugno e sono scappato per il fetore delle alghe, ora ogni giono sento di atti di inciviltà quotidiani che devo ricoscere le azioni repressive messe in atto dal Sindaco e dalle forze di polizia non riescono a porre fine. Io credo che solo la collaborazione dei residenti e l’utilizzo di telecamere potra debellare questi gesti,
basterebbe mettere una cabina con bagno pubblico da qualche parte, ma forse è un concetto troppo difficile.
Non vi sono ne controllo diurni ne notturni e la gente fa tutto quello che vuole ad uno stato di inciviltà e di poco rispetto bisogna rispondere con fermezza e punire chi si rende responsabile infividuiamoli piazzando le telecamere e come punizione costringiamoli a d una giornata di lavoro duro
LE PERSONE CHE SPORCANO E CHE RENDONO INDECOROSO
UNO DEI POSTI PIU’BELLI DELLA SICILIA E’ GENTE CHE NON
CONOSCE LA REALTA’DEGLI ALTRI POSTI E CHE DI TURISMO
SI PUO’ VIVERE AVENDO LE STRUTTURE FUNZIONANTI.