“Quando mi sono innamorato di un altro uomo ho dovuto mettere in discussione la mia identità sessuale e di prete. È stato un periodo molto travagliato, dal quale sono uscito grazie all’aiuto di un padre spirituale molto valido e di una brava psicologa. È grazie a loro se oggi sono ancora prete, nel pieno rispetto, s’intende, del voto di castità”.
Questa la “confessione” di un sacerdote dell’entroterra occidentale siciliano, pubblicata dal mensile I love Sicilia, che nel numero in edicola dal 27 giugno dedica la copertina a un’ampia inchiesta sul mondo omosessuale nell’Isola.
Il prete, che preferisce mantenere l’anonimato (“perché se dico chi sono, il parroco non me lo fanno più fare”) racconta di essere diventato consapevole del proprio orientamento sessuale intorno ai quarant’anni. Il sacerdote è tra i firmatari della lettera che il 24 dicembre del 2005 fu pubblicata da Adista (l’Agenzia d’informazione sul mondo cattolico e le realtà religiose) in risposta al documento del Vaticano che chiudeva le porte dei seminari ai gay. A firmare la lettera – chiedendo di mantenere l’anonimato per evitare ritorsioni – furono trentanove preti: 26 diocesani e 13 religiosi, provenienti da tutta Italia.
Nell’inchiesta di I love Sicilia anche un viaggio nei luoghi di ritrovo della comunità omosessuale siciliana, dall’Exit di Palermo al Pegaso’s e alle Terme di Achille di Catania, i luoghi di ospitalità a Siracusa, le attività dell’Arcigay nelle altre province dell’Isola, i racconti degli attivisti delle comunità omosessuali sulle battaglie contro omofobia e discriminazione. E ancora, le testimonianze raccolte dall’Agedo, l’associazione dei genitori di omosessuali, e il programma del Gay pride di Catania, in programma dal 3 al 6 luglio.
AUTORE. Altre Fonti
no e’ blasfemo
è cosa stupida e blasfema l’ignoranza
se credi che la vita gay sia solo fiori e moine effemminate ti sbagli, il dolore delll’anima x le incomprensioni e gli sfottò è atroce,la natura è natura, e non scambiare il mondo gay x la pedofilia…
molte persone in un ambiente gretto come la sicilia hanno perso la vita con il suicidio,e poi dicono che la vita è sacra……cosa fai se scopri che un tuo amco è gay….non lo saluti… lo eviti… lo sparli…chi l’ha visto mai….credi che in questo paese non ci sia una forte componente gay o vivi nel mondo dorato del perbenismo ipocrita… tu credi che il mondo cattolico sia immune dall’omosessualità xhè appartenenti a cristo.cristo ha creato l’uomo , se poi è quello che è, non può uccidere….
e poi dopo la stupidata della canzone di povia, l’omofobia ha preso quota…è cretina nell’intento e in tutto.ancora credi che essendo gay non si possono avere figli, come i muli…o non si possono avere o amare i bimbi propri…..o provare sentimenti. sii meno superficiale…e questo paese affronti la questione gay anzicchè classificare tutto riducendo le persone a trans imbellettate con le piume e donne finte da marciapiedi, da considerare esseri umani solo se sono spiaccicati al suolo da una pallottola e due righe sui giornali….o considerarle immorali solo xkè è coinvolto un personaggio pubblico…
non capisco la censura
è blasfema la stupidita della società ipocrita.
IO ALMENO DICO IL NOME PEGGIO è CHI PRETENDE ANONIMATO
questo prete non ha nessuna colpa…i sentimenti non si comandano….nascono spontanei…l’unica cosa ke deve fare è scegliere….se rinunciare…oppure continuare con la vita religiosa…è liberissimo di scegliere…e se deciderà di vivere questo amore…non c’è assolutamente nulla di male…perciò smettetela di fare gli ipocriti..e fare i soliti bigotti e falsi moralisti….