Il Sindaco di Partanna, Nicola Catania, è stato vittima negli scorsi giorni di ingiurie molto aggravi scritte da alcuni utenti del noto social network Facebook.
Il primo cittadino ha risposto pubblicamente raccogliente la solidarietà di gran parte della cittadinanza. A questi si aggiunge anche il messaggio del sindaco di Castelvetrano:
Diceva il compianto Umberto Eco che il peggior difetto dei social network era quello di aver dato spazio di esprimersi a quegli idioti che una volta lo facevano al bar e che oggi hanno invece a disposizione una platea di milioni di potenziali lettori.
Fare il sindaco – aggiunge Errante – comporta quasi quotidianamente di essere vittima di questi webeti che non sanno far altro che sfogare sulla piazza virtuale i propri rancori, quindi comprendo bene l’amarezza e la delusione dell’amico sindaco di Partanna, Nicola Catania per i vili attacchi subiti in questi giorni.
A lui, alla sua famiglia ed alla sua comunità composta da cittadini per bene, giunga la mia vicinanza ed il mio sostegno.
Riportiamo inoltre il messaggio divulgato dal Sindaco Catania attraverso i social netwrok:
AUTORE. RedazioneCaro Benedetto e caro Giuseppe, questa volta, mi scuserete, ho deciso di infrangere le regole che ci siamo dati (del resto lo avete fatto anche voi), ma la circostanza è tale che non posso esimermi dal dichiarare pubblicamente quanto io sia orgoglioso di voi e quanto mi rende felice apprezzare ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, la vostra sensibilità ma soprattutto la vostra buona educazione, frutto di buoni insegnamenti, ma ancor di più, espressione nobile del vostro animo.
Ho deciso di scrivere questo mio commento pubblico affinché altri giovani come voi possano prendere spunto e fare approfondite riflessioni sul rapporto genitori/figli, ma soprattutto, su quali trasformazioni negative sta subendo questa nostra società e quali sono le cause e i nuovi pericoli che provocano ciò.
Vi assicuro, figli miei, che vostro padre ha la forza e la solidità necessaria per scontrarsi con le difficoltà che derivano dal ruolo che dai cittadini della nostra amata città gli è stato assegnato e che, le INAUDITE, VILI, INGIURIE che mi vengono INGIUSTAMENTE rivolte non intaccheranno minimamente la mia determinazione nel proseguire l’impegno che ho assunto con tutti loro.
Sappiate che questa forza scaturisce anche dalla consapevolezza di avere in voi i miei più potenti alleati e i primi veri, diretti osservatori, testimoni del mio forte e incondizionato impegno nel fare tutto ciò in cui credo, guardando, esclusivamente, al bene comune e lavorando ostinatamente con la passione e l’umiltà necessaria al solo fine di contribuire a dare il meglio possibile alla nostra comunità, assumendomi, sempre, le mie responsabilità.
Che questa vicenda vi serva di ulteriore insegnamento affinché possiate rendervi conto di quanta cattiveria gratuita c’è in questa nostra società e di quanta buona educazione e civico senso del rispetto altrui ci sia bisogno in ognuno di noi per provare a cambiarla.
Per il resto va tutto bene, torno sempre tardi a casa, molto stanco, a volte troppo stressato, mi trascuro un po, ma vado a dormire con la coscienza SEMPRE in ordine!!!
Vi voglio un mondo di bene!!! Riguardatevi!!! vostro Papà.
Sono rimasto molto colpito dal fatto che Nicola Catania, abbia dovuto mettere in gioco i propri sentimenti verso i propri figli per difendersi dalle ingiuriose offese del web.
Trovo profondamente struggente il suo richiamo ai principi indefettibili dell’amore familiare e del rispetto morale.
Tutti noi dovremmo sentirci oltraggiati mediaticamente da una cattiveria gratuita e bieca che va rispedita al mittente.
Vogliamo dare la nostra solidarietà ad un uomo che svolge un ruolo importante d’interesse collettivo e che va tutelato dalla società civile.
Mi metto a disposizione per fare da “scudo civile” a Nicola Catania ed alla sua famiglia, per far si che la voce di tanti si aggiunga alla mia per manifestare la disapprovazione di un abuso indiscriminato dei social da parte di coloro che sono stati felicemente indicati come inutili webeti.
Franco Messina
Il signor Sindaco Errante nell’esprimere solidarietà al suo collega di Partanna, Sindaco Catania, ha omesso di dire quali sono state le motivazioni che hanno indotto alcune persone (idiote, rancorose e vili)a criticarlo ed attaccarlo. Il sindaco Catania qualche settimana fa ha emanato una ordinanza comprendente diversi articoli di cui il n. 4 così recitava: ” E’ vietato somministrare alimenti per la sussistenza a cani vaganti per il territorio comunale, senza proprietario, su area pubblica, ma esclusivamente su area privata. Chi effettua la somministrazione abituale di alimenti a cani randagi è obbligato alla custodia ed a ogni altro obbligo che incombe sul proprietario, ivi compresa la registrazione all’anagrafe canina ed è ritenuto responsabile per eventuali danni arrecati a terzi.”
A parte il fatto che un articolo simile è poco umano nei confronti degli animali, esso viola le leggi nazionali del 14/8/1991 n. 281 e la legge regionale 15/2000. Inoltre, a tal proposito, sono state date sentenze da vari TAR, ne cito magari una: 27/6/2015 Tar Calabria-Catanzaro, Sezione 1, sentenza n. 1135 che dice che non si può impedire di dare cibo ai cani vaganti o randagi in luoghi pubblici.
Quindi signor Sindaco trova normale che un Sindaco (Catania) disattenda leggi e sentenze del TAR?
Gli eventuali lettori di questo commento adesso che sanno i fatti possono giudicare.
Per l’occasione ricordo che diversamente di come ha scritto il Sindaco Catania, la registrazione dei cani randagi compete al Comune e non a chi da loro da mangiare; inoltre la legge dice che la responsabilità di eventuali danni arrecati a terzi è dei Sindaci e non dei cittadini. (Vedete sentenza tribunale di Ragusa del 28/settembre 2015 per la morte del bambino Giuseppe Biafra di Scicli, con la quale sentenza è stato condannato il sindaco Giovanni Venticinque a sei anni e due mesi di carcere ed a un indennizzo ai familiari per un totale do euro 860.000)