Mercoledì 31 gennaio alle ore 17:00, nella Palestra Auditorium “ Ruggero Settimo”, si è concluso, con la manifestazione “Parole e musica…per non dimenticare”, il percorso di studio e di ricerca sul mondo della Shoah attraverso i racconti, le storie e le testimonianze di bambini vissuti nel triste periodo storico legato all’emanazione delle leggi razziali del 1938.
Protagonisti di questo viaggio metaforico sono stati gli alunni delle classi quarte, guidati dai docenti dei diversi ambiti disciplinari, con il coordinamento dell’insegnante referente del progetto Carmela Valenti, e gli alunni del Coro DoReMì, diretto dalla maestra Angela Romeo con il supporto organizzativo dell’ insegnante Rosanna Lombardo.
A salutare i ragazzi , pronti ad entrare in scena all’inizio della manifestazione, un messaggio importante di Liliana Segre, da poco nominata Senatrice a vita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella : “un saluto da nonna, un invito a diventare candele della memoria per difendere dall’oblio milioni di persone innocenti, deportati ed uccisi in nome di un’ ideologia folle e criminale….”
Tante sono le storie di bambini che si intrecciano nell’universo tragico della Shoah: tra di esse, la storia di Lia Levi, protagonista e scrittrice del libro autobiografico “Una bambina e basta”, libro che gli alunni hanno letto e poi trasposto in un fumetto con il quale hanno partecipato al Concorso Nazionale “I giovani ricordano la Shoah”, indetto dal MIUR in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
La signora Levi, contattata attraverso la casa editrice per cui scrive, si è complimentata con bambini ed insegnanti per l’ottimo lavoro svolto ed ha voluto confrontarsi con loro via Skype nella giornata del 29 gennaio rispondendo, attraverso i suoi ricordi, alle innumerevoli domande poste dagli alunni.
E’ stato un incontro denso di emozioni per tutti i partecipanti: la bambina nascosta in un convento cattolico alle porte di Roma per sfuggire alla persecuzione nazifascista, che abbiamo conosciuto attraverso le pagine del libro, è diventata una presenza reale, una voce, un volto segnato dagli anni e visibilmente commosso nell’ ascoltare i bambini che hanno voluto recitare per lei alcuni passi significativi del suo libro.
Nella stessa mattinata, sono state piantumate nel giardino della scuola delle rose bianche in memoria dell’eccidio dei 20 bambini della scuola amburghese di Bullenhuser Damm.
Il racconto “Una bambina e basta” è diventato anche il copione teatrale che i piccoli attori hanno portato in scena utilizzando tutta la delicatezza e la tenerezza dei loro mezzi espressivi : narrazione , drammatizzazione , danza e canto si sono alternati ed armonizzati sulla scena , in un crescendo continuo di emozioni sottolineato dai calorosi applausi di un pubblico numeroso, attento ed emozionato.
Presenti alla manifestazione le autorità civili e militari della città, i Presidenti delle Associazioni e dei Club service del territorio.
La dottoressa Maria Concetta Musca, in rappresentanza della Commissione Straordinaria del Comune di Castelvetrano, ha sottolineato, nel suo intervento, l’alta valenza formativa di manifestazioni come questa, segnali forti di un impegno preciso della Scuola, volto a garantire ai cittadini di domani la costruzione di una coscienza critica e consapevole.
Sull’importanza del valore della memoria, antidoto indispensabile contro i fantasmi del passato, è intervenuta il Dirigente Scolastico, professoressa Maria Luisa Simanella che si è complimentata con tutti puntualizzando l’impegno dei docenti nel proporre lo studio della Shoah nella maniera più adeguata all’età ed alla sensibilità degli studenti coinvolti, con l’apporto inevitabile di più saperi e di più discipline.
A ricordo dell’evento sono stati distribuiti ai presenti dei segnalibro realizzati dagli alunni con le parole di Primo Levi : “L ‘olocausto è una pagina del libro dell’umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria”.
Carmela Valenti addetto stampa II Circolo Ruggero Settimo
Contributo fotografico insegnante Ninetta Giardina
AUTORE. Redazione
Peccato non ci fossero le TV nazionali a riprendere questa bella manifestazione di grande impegno pedagogico e civismo, che a Castelvetrano rappresenta una delle mille buone cose da mostrare. In alternativa ai tanti servizi pseudogiornalistici di denunci, agli scoop su cui si stanno avventando come segugi dietro la lepre le testate giornalistiche nazionali, nessuna esclusa. A mio parere produce molti più effetti positivi il buon esempio che non la continua denuncia dei problemi che assillano la città. Sicuramente problemi gravi, nella soluzione dei quali sarebbe molto più produttivo rimboccarsi le maniche e cercare di attuare progetti di facile ed immediata realizzazione, piuttosto che continuare a piangersi addosso e mostrare al mondo sempre il peggio della nostra città.