Alle prime ore dell’alba di questa mattina, sabato 5 settembre, 7 squadre operative, costituite da n 31 unità e n. 10 automezzi, coordinate e dirette dal Funzionario di Guardia Perito Pietro Silvano, provenienti oltre che dal distaccamento volontario di Salemi anche dalla Sede Centrale di Trapani e dai distaccamenti di Alcamo e Castelvetrano, sono intervenuti in località Calatafimi-Segesta, c.da Barbaro, all’interno del Parco Archeologico di Segesta versante nord-est, per un vasto incendio di macchia mediterranea, alberi e sterpaglia, che ha interessato una superficie di circa 60 ettari.
L’incendio, sviluppatosi dapprima in una zona impervia ed inaccessibile da terra, si è propagato velocemente a causa del forte vento di scirocco che ha spirato per l’intera mattina e nel primo pomeriggio, raggiungendo le contrade di Conche e Pispisa.
Sul posto sono intervenuti n. 4 Canadair dei Vigili del Fuoco e personale ed un elicottero della forestale. Non si lamentano danni alle persone ed agli insediamenti civili, eccetto una piccola struttura precaria di legno ed un distributore automatico di bibite, ubicati nel piazzale sottostante l’anfiteatro greco di Segesta, che sono stati distrutti dalle fiamme, prima dell’arrivo delle squadre dei Vigili del Fuoco.
L’ultima squadra di questo Comando è rientrata in sede alle ore 18.30 dopo aver spento gli ultimi focolai.
Il Responsabile dell’Informazione e Comunicazione
Sostituto Direttore Capo Esperto Pietro Silvano
20 giorni fa assistevo ad uno spettacolo del ricco calendario di questa stagione all’anfiteatro di Segesta e ho avuto occasione di guardarmi intorno e compiacermi dello spettacolo che la natura a sua volta offriva: boschi, macchia mediterranea, vigneti, decoro, ordine, pulizia. La notizia che l’incendio abbia brruciato 60 ettari di terreni intorno a Segesta rappresenta per me (e spero per tanti altri veri e virtuosi siciliani del nostro territorio) un momento tragico, quasi luttuoso. Basta con queste barbarie, basta con gli incendi dolosi, i vandalismi e tutti gli atti di vigliaccheria che colpiscono i beni che appartengono a noi tutti. Molto probabilmente l’incendio sará stato doloso e quindi provocato, per me, dallo stesso miserevole pensiero che agita la mente malata degli incendiari dei cassonetti di plastica a Castelvetrano. Spero che anche i liberi cittadini imparino a segnalare atti di vandalismo che deturpano la nostra cittá di Castelvetrano e le nostre bellissime campagne, agevolando l’azione repressiva con lo stesso senso civico con cui va considerata la cosa pubblica appartenere a tutti e non a nessuno.
Concordo in pieno con il sig. Colaci.
Un grande e sentito grazie va al nobile Corpo dei Vigili del Fuoco, grande baluardo di civiltà, da difendere e potenziare con ogni mezzo!
Vito P.