avvelenamento

Per eliminare la madre aveva messo del veleno per topi nel purè. Ma la donna, Mattia Brancasi di 60 anni, lo ha scoperto e così ha denunciato il figlio di 21 anni, Angelo Clementi, che è stato arrestato dai carabinieri di Valderice (Trapani) in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

La donna si era accorta della presenza di una polvere di colore blu nella cena che lei stessa aveva preparato. La sera prima, mentre stava sistemando la biancheria, aveva notato buste di topicida in polvere, avvolte in un lenzuolo custodito in un cassetto. La polvere aveva lo stesso colore di quella che era stata sparsa nel purè. La donna allora si è recata dai carabinieri per denunciare il figlio che ora è accusato di tentativo di omicidio.

“Nei dieci giorni intercorsi tra il tentativo di omicidio e l’arresto, madre e figlio hanno continuato ad abitare insieme – sottolinea il capitano Pierluigi Giglio del Reparto operativo di Trapani – ma la signora, su nostro consiglio, si è limitata a mangiare cibi in scatola o comunque controllabili, per evitare che il figlio ci riprovasse. Non è escluso – aggiunge – che se non avessimo sequestrato subito la polvere topicida, il giovane avrebbe messo il veleno anche nella minestra“. Angelo Clementi avrebbe deciso di uccidere la madre a causa di frequenti litigi, legati al fatto che la donna gli rimproverava di tornare tardi la notte e di frequentare certe amicizie.


Undici anni fa, la sorella di Angelo Clementi, Anna Maria Mazzara Brancasi, all’epoca ventunenne, attuò in due riprese lo sterminio dei familiari che l’avevano adottata. Il 14 giugno 1999, in particolare, la giovane avvelenò una pietanza, uccidendo la sorella di sua madre, Adele Brancasi, mentre rimasero gravemente intossicati lo zio e il cugino, Antonino e Gaspare Mazzara. Il proposito omicida, legato all’intenzione di appropriarsi dell’eredità degli zii, fu ripreso un mese dopo, il 26 luglio 1999, quando la ragazza assoldò due pregiudicati per simulare una rapina ed uccidere i due familiari sopravvissuti all’avvelenamento. Le indagini avviate dalla stazione dei carabinieri di Valderice e dal Nucleo operativo di Trapani, portarono all’arresto di Anna Maria Mazzara Brancasi e dei due killer.

“All’epoca dei fatti – ricordano gli investigatori – Angelo Clementi aveva appena 9 anni ed abitava con sua madre a Mocalieri, in provincia di Torino, ma a quanto pare fratello e sorella hanno l’avvelenamento nel loro Dna”.

fonte. Repubblica.it

AUTORE.   repubblica.it