Migliorare in Sicilia l’offerta delle cure ad alta specialita’ nel campo della neuroriabilitazione e ridurre i viaggi in Emilia-Romagna dei pazienti siciliani che hanno bisogno di queste cure, evitando disagi a loro e alle loro famiglie. Questo e’ l’obiettivo di un protocollo d’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Regione Siciliana, siglato a Roma dall’assessore alle politiche per la salute dell’Emilia-Romagna, Carlo Lusenti, e dall’assessore alla salute della Regione Siciliana Massimo Russo nei giorni scorsi.

Il protocollo d’intesa prevede la gestione del Centro di medicina fisica e riabilitativa “Vanico” di Castelvetrano (struttura privata accreditata che opera per conto dell’Azienda sanitaria di Trapani), da parte dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, che ha nel Dipartimento di riabilitazione “San Giorgio” un centro di eccellenza per l’assistenza alle persone con gravi compromissioni delle funzioni motorie e cognitive dovute a gravi traumi o a patologie acute e croniche altamente invalidanti.

Nella struttura saranno attivati 90 posti letto dedicati alla neuroriabilitazione e saranno sviluppate prestazioni specialistiche riabilitative per malattie del sistema nervoso centrale, traumatologia, ortopedia, neurochirurgia.

Aspetto peculiare del protocollo d’intesa è l’obiettivo di favorire la formazione sul campo di medici e infermieri, di creare equipe ”miste” con operatori dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara e della struttura privata accreditata, di favorire lo scambio tra le due Aziende sanitarie nella formazione, nella ricerca, nella gestione congiunta di specifici percorsi di cura.

L’Emilia-Romagna e la Regione Siciliana sono impegnate a costituire un gruppo di lavoro con il compito di sviluppare il progetto, con la previsione di avviare l’attivita’ assistenziale gia’ dal dicembre di quest’anno.

Il Centro di Medicina Fisica e Riabilitazione “Vanico”, creato a Castelvetrano nel gennaio del 1976, per iniziativa del prof. Vito Li Causi, opera nel campo della medicina fisica e riabilitazione.

Il “Vanico” è ubicato nella S.S 115 Km 75,200 per Selinunte e si trova all’interno di una struttura che garantisce la completa fruibilità degli spazi da parte di tutti gli utenti, grazie anche alla totale eliminazione delle barriere architettoniche. Un’adeguata separazione dei vari ambienti garantisce inoltre la privacy degli utenti.

Le condizioni e l’ambiente di lavoro in cui opera il centro, infine, sono adattati al coinvolgimento ed alle esigenze psico-fisiche di tutto il personale, e sono tali da salvaguardare l’incolumità dei dipendenti, dei terzi coinvolti nelle operazioni, dei pazienti e del pubblico.

Il protocollo d’intesa rappresenta l’estensione all’area della riabilitazione della collaborazione avviata lo scorso anno dalle due Regioni con l’apertura di un Dipartimento dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, a Bagheria in una struttura (Villa Santa Teresa) confiscata alla mafia, operativo dal 1* febbraio di quest’anno per le visite e dall’aprile per gli interventi chirurgici. L’esperienza costituisce una novita’ in Italia: e’ la prima volta che un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico pubblico, quale e’ l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, esporta le sue competenze e le sue conoscenze in un’altra Regione con l’obiettivo di ridurre la mobilita’ sanitaria.

Proprio in materia di mobilità sanitaria, le due Regioni hanno siglato un altro e specifico accordo biennale, in vigore dal primo luglio di quest’anno, che prevede la qualificazione dell’offerta sanitaria in Sicilia per ridurre i flussi di pazienti verso l’Emilia-Romagna, nel rispetto delle scelte dei cittadini che sono comunque liberi di farsi curare dove ritengano piu’ opportuno, e dei principi del Servizio sanitario nazionale. L’accordo prevede che non vi siano vincoli in termini di mobilita’ sanitaria per quanto riguarda i trapianti e la chirurgia oncologica (e prestazioni connesse).

AUTORE.   ASCA