Sono oltre venti le nuove segnalazioni arrivate al pm Amelia Luise, nell’ambito dell’indagine della Procura sugli esami fasulli all’Università di Palermo.
Lo scorso giugno scorso è stata chiusa la prima tranche dell’inchiesta a carico di 24 persone tra dipendenti dell’ateneo e studenti. Nel nuovo filone dell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal pm Luise, potrebbero essere inseriti i nuovi casi segnalati ai magistrati dalle stesse segreterie.
Gli episodi oggetto della prima indagine si sono verificati prevalentemente nella facoltà di Economia e Commercio.
Secondo quanto ricostruito dalle prime indagini, due impiegati universitari immettevano false attestazioni nel sistema informatico “GEDAS” usato dall’ateneo per la registrazione degli esami sostenuti dagli iscritti, e al quale gli stessi studenti erano abilitati ad accedere con l’ assegnazione di indirizzo IP e password. Veniva cosi’ data per superata una serie di esami che non risultano effettivamente sostenuti dagli studenti.
AUTORE. RedazioneRiteniamo di avere scoperchiato solo la punta di un iceberg – dice un investigatore – Tutto è nato quasi per caso, dopo una strana aggressione nei viali dell’università: l’impiegata Rosalba Volpicelli denunciò ai poliziotti del commissariato Oreto di essere stata avvicinata da alcuni giovani. Così, nel luglio 2010, partirono le prime verifiche.
ecco perchè attendo ancora di sapere la data del mio esame di laurea nonostante la sessione sia già stata aperta… chi paga le conseguenze di questo schifo è sempre la gente onesta!!
E poi si lamentano che non trovano lavoro… Università scadente che distribuisce lauree a pagamento… Sa cosa passano quei poveretti che per prendere una materia onestamente devono spaccarsi la schiena… Se potete andate via dalla Sicilia sarà bella per le vacanze si mangia bene ma in quanto a serietà non ci siamo proprio … Ne va della reputazione della gente che si è laureata con sacrifici…
con dispiacere continuo a leggere che le cose non cambiano. molti anni addietro (oggi ho 52 anni) ebbi a conseguire la laurea in medicina ed era noto a tutti che c’erano colleghi e colleghe che per amicizie particolari (di letto, di politica, per soldi o per altre porcherie)si trovavano il libretto farcito di bei voti senza essere neanche andati a sostenere l’esame. Eclatante fu un esame a porte chiuse durato 30 minuti sufficienti per testare la preparazione di circa venti colleghi che uscirono tutti con voti di 28 e 30. Per poi entrare i figli di mamma da esaminare con particolare rigore, attenzione e scrupolosità( ricordo che studiai tanto e presi un sudato 25).
Dentro le Università, che sono uno spaccato della società, ci sono fin troppi amici degli amici, legati spesso anche carnalmente(amanti…) Ci fu una inchiesta , qualche professore fu momentaneamente sospeso per poi riapparire ad indagine ancora in corso.
Il tempo scorre e le cose non cambiano, almeno in meglio!!!