Vi è mai capitato di accedere al vostro dispositivo (computer, tablet, smartphone) e di non poterlo utilizzare perché limitato?
Stiamo parlando del così detto ransomware chiamati anche rogueware o scareware, e cioè di quel tipo di malware che limita al dispositivo che ha infettato e, per rimuoverlo è necessario pagare un riscatto.
I ransomware mettono gli utenti in una situazione piuttosto complicata, per questo è meglio sapere come evitarli.
Per evitare tale problema e per rendere sicura la connessione Wi-Fi basta adottare una connessione VPN e rischi si ridurranno di molto considerato che agli hacker piacciono gli attacchi facili, quando si tratta di decodificare passano ad altro.
Come si inietta il ransomware nei dispositivi?
Il ransomware è come l’acqua che si infiltra nei muri in un solaio di una casa, in pratica si infiltra in un computer o altro dispositivo simile, attraverso un allegato di una mail infetta o attraverso il browser, quando si apre un sito web malevolo ovvero proprio attraverso la rete Internet.
Una volta iniettato il dispositivo l’infezione è evidente considerato che non sarà più possibile accedere al proprio computer.
È vero che ormai tutti i dispositivi, soprattutto i computer sono dotati di un antivirus; tuttavia, questo tipo virus necessita di protezione più mirate e più all’avanguardia come lo è appunto una VPN capace di crittografare i dati e renderli non fruibili agli hacker.
Laptop, smartphone e tablet sono tutti soggetti a rischi di sicurezza ransomware considerato che questo malware nel 2021 ha ormai conquistato il primato tra le minacce per la sicurezza: e la tendenza sembra destinata a proseguire, dal momento che ogni nuova versione è sempre più efficace e distruttiva delle precedenti.
WordPress e ransomware: interferenze e minacce alla sicurezza dei siti web
Negli ultimi anni i siti web basati sul CMS Worpress sono notevolmente aumentati: anche la pandemia con le relative restrizioni sociali, ha contribuito al considerevole sviluppo di nuovi siti e e-commerce per raggiungere direttamente a casa, gli utenti che hanno effettuato acquisti online.
Nel 2020, il numero dei siti WordPress è più di 75 milioni: grazie a questo CMS qualsiasi utente può creare un sito o un blog e riempirlo di contenuti che saranno visualizzati dai navigatori internauti.
Per CMS o Content Management System, si intende un sistema di gestione dei contenuti: tuttavia i contenuti pubblicati online vanno protetti da attacchi informatici, da spam, da commenti non appropriati.
WordPress è una delle piattaforme più diffuse sul web soggetta a malware e attacchi tanto è vero che è stata individuata una massiccia campagna malevola che ha colpito 300 siti WordPress in tutto il mondo con finti attacchi ransomware col solo fine di chiedere un riscatto al proprietario del sito web infettato in danaro per il ripristino del portale.
Ma in verità, gli attacchi hacker non sono mai arrivati a colpire il nucleo del CMS, piuttosto gli hacker hanno modificato la videata del sito web mostrando messaggi allarmanti di richiesta di riscatto e conto alla rovescia per creare nell’ignara vittima un senso di allerta necessario a indurlo ad abbassare la guardia e procedere così con il pagamento per poter riottenere il controllo del sito.
A questo punto diviene sempre più importante per i gestori e proprietari di un sito web, non solo WordPress ma tutti, proteggersi dai cyber attacchi implementando soluzioni migliori nella pagina d’accesso di amministratore, nell’accesso al wp-admin, collegare una connessione VPN per un maggiore controllo dei flussi informatici.
AUTORE. Claudia Bianco