Sono garantiti dal personale precario, gran parte dei servizi offerti dal Comune di Castelvetrano come di molti altri Enti pubblici in Sicilia. Situazione che però è in forte contrasto con l’orientamento della comunità europea.
Una condizione sociale sempre più intrigata che investe migliaia di famiglie siciliane in fortissima preoccupazione. Per questo motivo è prevista nei prossimi giorni un’udienza con l’Assessore Regionale Lantieri di una delegazione del personale precario degli enti pubblici siciliani. L’incontro sarebbe dovuto avvenire giorno 22 settembre ma è stato posticipato.
Il personale precario del Comune di Castelvetrano e l’Amministrazione Comunale ha sottoscritto un Documento Unitario, condiviso da gran parte degli Enti siciliani che riportiamo di seguito in forma integrale:
AUTORE. RedazioneDOCUMENTO UNITARIO
Nel condividere e confermare quanto siglato nell’accordo del 16 Maggio 2015 a Villa Niscemi tra tutte le le OO.SS e l’ANCI Sicilia si ribadisce con forte e convinta determinazione la posizione unitaria del personale precario di cui all’art 30 comma 1 della l.r. 5/2014, in ordine alle procedure di stabilizzazione chiamate a riscontrare la definitiva soluzione alla pluridecennale problematica del precariato siciliano.
- NO! al piano triennale 2016/2018 del fabbisogno personale che gli enti sono chiamti ad approvare entro il prossimo 30 settembre per poi trasmetterlo entro i successivi 15 giorni al competente Dipartimento Autonomie Locali, in assenza di specifiche norme che tutelano e salvaguardano a priori la posizione di tutto il personale facente parte della categoria .
- NO! alla RESAIS o altre soluzioni improvvisate che svendono le professionalità e le competenze maturate in 28 anni di servizio prestato e non mantengono a regime il rapporto di subordinazione con l’ente presso cui si è chiamati a prestare servizio con contratto a tempo indeterminato e l’applicazione del CCNL del comparto cui il personale interessato è stato fino ad oggi assoggettato .
- NO! al Decreto 101/2013 che considera le stabilizzazioni nuove assunzioni; condizionando pesantemente le procedure che gli enti sono chiamati a fare in regime di turn-over e nel rispetto delle rigide e limitate capacità assunzionali vanificando di fatto ogni possibile assunzione a tempo indeterminato .
- NO! alle priorità di assunzione con contratto a tempo indeterminato a copertura di posti disponibili in dotazione organica dell’ente in favore di soggetti diversi dal personale precario già in forza al medesimo ente .
- SI! Al piano triennale del fabbisogno 2016/2018 che contempli prioritariamente la stabilizzazione del personale precario a copertura di tutti i posti disponibili in dotazione organica dell’Ente interessato, senza rilegare alcuno nelle c.d. “riserve indiane” (vedi RESAIS o altro a partire dal 1 gennaio 2017)
- SI! Al mantenimento del rapporto di lavoro subordinato nella pubblica amministrazione e applicazione del CCNL del comparto di riferimento, senza operare alcun declassamento o riduzione del monte ore già contrattualizzato .
- SI! Alle modifiche e integrazioni al Decreto 101/2013 con l’approvazione di una norma nella legge di stabilità prossima all’esame del governo nazionale, che non consideri le stabilizzazioni nuove assunzioni ad invarianza di spesa personale, attraverso un consolidamento e storicizzazione della stessa già a regime .