Il Sindaco Felice Errante, in occasione del Consiglio Comunale del 31 luglio ha dichiarato:

La Giunta ha messo in atto tutte le attività possibili ed immaginabili per scongiurare la chiusura del Tribunale di Castelvetrano, ma si tratta di una lotta contro i mulini a vento, considerato che il decreto del Governo, che ne sancisce la soppressione è stato già approvato.

Nei prossimi giorni, tramite l’intervento del Presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, si tenterà tramite un audizione nella stessa Commissione, di scongiurare tale evento spiegando a chi di competenza che il Tribunale è un presidio di legalità troppo importante per il contesto sociale Castelvetranese ed anche da un punto di vista geografico lasciare questa parte del trapanese sprovvista di esso sarebbe un sacrilegio ed un segnale negativo da parte dello Stato.

L’approvazione della delibera in oggetto da parte di tutto il Consiglio Comunale, rafforzerebbe ulteriormente l’azione di contrasto a tale decisione che tutta la Giunta ed il Sindaco stanno mettendo in atto;

Altre dichiarazioni durante lo stesso CONSIGLIO

VACCARA dichiara che concorda pienamente con quello che ha detto il Sindaco nel precedente intervento. Vuole aggiungere che in nome della spending review c’è dal suo punto di vista un tentativo di spogliare questa parte del trapanese dei punti cardine della vita sociale. La soppressione del Tribunale non è che l’ultimo atto, hanno tentato di chiudere l’ospedale, forse vogliono anche sopprimere la ferrovia e questo rappresenta un accanimento terapeutico senza precedenti contro il nostro territorio. Il Tribunale di Castelvetrano per carichi di lavoro, per bacino di utenza, per la presenza del carcere, per un discorso geografico e soprattutto per un contesto mafioso che è sotto gli occhi di tutti non può essere soppresso. Questa sera bisogna essere tutti uniti nell’approvazione di questa delibera che rafforzerà ancora di più l’azione di protesta che questa Amministrazione sta mettendo in atto. Invita il Presidente del Consiglio a farsi promotore di un Consiglio Comunale aperto nel quale siano presenti tutti gli Amministratori del comprensorio per opporsi con forza a tale decisione;

DI BELLA: Dichiara che è anche giusto affrontare l’argomento da un punto di vista numerico. Dai dati forniti al 31 maggio 2012, gli affari civili a Marsala sono 2476, a Castelvetrano 1031 e a Partanna 390. I carichi penali pendenti a Marsala sono 744, a Castelvetrano 564, a Partanna 166, a Mazara 879. Ciò dimostra che in termini numerici se si accorpassero le sedi di Castelvetrano, Partanna, Mazara i numeri sarebbero superiori al Tribunale di Marsala. Non ha senso anche geograficamente lasciare i Tribunali di Marsala e Trapani che distano tra di loro una trentina di Km e lasciare scoperta questa zona del trapanese di un presidio di legalità, per non parlare dell’aggravio di spese e tempo per tutto un mondo di gente che a vario titolo si rivolge al Tribunale di Castelvetrano. Bisogna accorpare Mazara, Partanna e Castelvetrano creando un Tribunale nella nostra città molto più forte di quello di adesso. Si associa alla proposta del collega Vaccara per un Consiglio Comunale aperto a tutti gli Amministratori del comprensorio;

BARRESI: Condivide tutto il corpo della delibera e tutti gli interventi dei colleghi che lo hanno preceduto. Vuole impostare il suo intervento dal punto di vista politico manifestando il suo risentimento in questa azione di predominanza del Comune di Marsala nei confronti degli altri Comuni del comprensorio trapanese. Condivide la proposta del collega Vaccara per un Consiglio Comunale aperto che protesti in maniera vigorosa contro questa decisione scellerata di chiudere il Tribunale di Castelvetrano;

CURIALE: Dichiara che ha seguito la vicenda del Tribunale, condivide tutte le azioni dell’Amministrazione, gli interventi dei colleghi che lo hanno preceduto, il documento stilato ed inviato al Presidente della Repubblica dagli avvocati castelvetranesi e la dichiarazione dell’avv. Rosario Triolo. A nome di Alleanza per la Sicilia dissente da questa azione scellerata dello Stato che vuole privare un territorio difficile come il nostro di un presidio di legalità e giustizia. Insieme al suo partito appoggerà tutte le azioni di protesta che questa Giunta vorrà fare per bloccare questa chiusura;

D’ANGELO: Concorda con tutto quello che fino ad ora è stato detto, ma vuole precisare che ciò che è avvenuto per il Tribunale sta per accadere anche per la sede di Castelvetrano dell’Agenzia delle Entrate, che da quello che è a sua conoscenza verrebbe soppressa con aggravio di costi e tempo per i professionisti ed utenti in genere. Bisogna porre in essere tutte le iniziative percorribili per evitare che il nostro territorio venga spogliato dai presidi di legalità e giustizia. Invita questa Amministrazione ad attivarsi anche per evitare la soppressione della sede dell’Agenzia delle Entrate e si rende personalmente disponibile ad organizzare un incontro con il Direttore di Castelvetrano della suddetta Agenzia;

PIAZZA: Dichiara che il Gruppo di Città Nuova è disponibile ad appoggiare tutte le iniziative di protesta che a vario titolo verranno poste in essere al fine di scongiurare la privazione di un servizio fondamentale per il territorio castelvetranese ed il suo comprensorio;

SINDACO: Condivide l’intervento del Consigliere Curiale e ribadisce che l’Amministrazione si sta attivando in maniera sinergica con tutti gli altri Enti dell’hinterland coinvolti da tale provvedimento. Per onestà intellettuale vuole sottolineare che non si tratta di una aggressione al territorio castelvetranese, ma nell’ottica della spending review in tutto il territorio nazionale sta succedendo la medesima cosa. Si è riusciti a tamponare l’emergenza Serit e forse anche quella dell’ospedale e adesso come detto dal Consigliere D’Angelo bisogna tamponare l’emergenza Agenzia delle Entrate, anzi alla luce di ciò prega lo stesso di intercedere con il Direttore dell’Agenzia delle Entrate per concordare un appuntamento nel quale accordarsi sulla strategia per evitare che lo sportello della stessa venga soppresso a Castelvetrano;

SALADINO: Dichiara che il Gruppo del MPA fa pienamente sua questa iniziativa, condividendo in toto gli interventi precedenti, anche perché si parla di un Ufficio Giudiziario che lavora a pieno regime, considerando anche il fatto che la sua chiusura rappresenterebbe un arretramento dello Stato in un territorio particolare come quello di Castelvetrano, per le vicende a tutti note. Il Gruppo del MPA si mette a disposizione del Sindaco per qualsiasi iniziativa egli voglia intraprendere per far si che tutto ciò non avvenga;

STUPPIA: Dichiara di confermare a nome dell’API la valenza della delibera in oggetto, perché non si può fare a meno di un presidio di legalità in un territorio come il nostro, nel quale operano professionisti di grande spessore. Sono favorevoli a qualsiasi iniziativa l’Amministrazione voglia intraprendere. Suggerisce al Sindaco di coinvolgere i deputati nazionali e regionali del territorio limitrofo che vengono a prendere consensi in loco e quindi hanno il dovere morale di intervenire;

LA CROCE: Condivide le preoccupazioni che sono emerse durante gli interventi che lo hanno preceduto, perché non si può fare a meno di un presidio di legalità in un territorio martoriato come il nostro e tra le altre cose la sua soppressione sarebbe un aggravio di costi per l’utente. Ringrazia il Sindaco e la collega Di Bella per i loro interventi tecnici e a nome del Gruppo di Castelvetrano-Avvenire offre tutta la collaborazione di cui l’Amministrazione ha bisogno. E’ d’accordo con il Consigliere Vaccara quando parla di Consiglio Comunale aperto e ritiene opportuno coinvolgere tutti i deputati nazionali e regionali del territorio;

VACCARINO: Fa un plauso all’Amministrazione per questa delibera e per tutte le iniziative che sta intraprendendo per scongiurare la chiusura del Tribunale. E’ d’accordo nel coinvolgere tutte le Amministrazioni limitrofe toccate da questo provvedimento e si auspica che anche la magistratura si unisca alla protesta. La spending review non è ammissibile quando si parla di legalità;

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