Stamattina lo staff del blog ha ricevuto una richiesta rivolta al nostro sindaco da parte di un cittadino castelvetranese, la richiesta nasce da un disagio presente in via La Farina, non solo per chi abita lì ma anche per i viandanti visto il tratto di strada particolarmente stretto e quindi poco scorrevole.
AUTORE. RedazioneIl sottoscritto Avv. Antonino Leggio residente una abitazione prospiciente la via La Farina di Castelvetrano, in prossimità del tratto di strada più stretto, espone quanto segue:
Facendo seguito alle mie richieste del 29/10/2012 e del 7/01/2013, rimaste ad oggi totalmente inascoltate, mi trovo costretto a richiedere ancora una volta l’urgente manutenzione della via in oggetto.
Il transito continuo delle vetture e degli autocarri nella suddetta via, ha gravemente danneggiato la stabilità dei lastroni collocati ai lati della strada che da diversi mesi sono sempre più sconnessi e causano un forte rumore al passaggio di ogni vettura a tutte le ore del giorno e della notte.
Ciò è causa, soprattutto, di gravissimo disturbo alla quiete notturna nonché di infiltrazioni d‘acqua nel fabbricato..
Pertanto, ancora una volta, si invita la S.V. a provverere alla sollecita riparazione ed al consolidamento dei suddetti lastroni di marmo nonché a trovare soluzioni idonee per ridurre il carico di traffico nella via La Farina, causa di gravi inconvenienti e danni alla vivibilità ed alla salute, come è ben notoSperando che la presente venga presa in maggiore considerazione delle suddette precedenti richieste, porge distinti saluti
e’ semplicemente vergognoso ed incivile che le autorita’ compenti e sopratutto il ns Sig. sindaco faccia cadere nel nulla le lamentele di quei poveri cittadini costretti a convivere in una situazione scellerata ormai segnalata da mesi chissa’ se cio’ averrebbe in periodo di elezioni imminenti.
vabbè…chi c’entra. C’era il Carnevale.
la questione è che il danno prima si fa, senza pensare alle conseguenze, e poi, con calma eventualmente si vede. E’ stato sempre così a castelvetrano.
Però se hai gli amici giusti ti si risolve tutto senza problemi e subito
quella strada è impossibile, basta avere una auto un pò più grande e rimani incastrato, senza che ci sono i segnali che indicano il limite massimo della carreggiata. Appena si chiedono i danni al Comune questi si attivano e fanno di tutto per non pagare i danni. Poi pagano perchè sono costretti e però, forti dell’esperienza, non aggiustano mettendo le opportune indicazioni e rischiano di pagare i danni ad altri utenti ignari di tale restringimento. Tanto chi paga???? noi!!!
Il segnale che indica la larghezza massima delle vetture c’è, si intravede anche nella foto. Il problema comunque è innegabile. Non credo che si risolverebbe nulla con la sostituzione dei lastroni laterali: quelli nuovi verrebbero danneggiati in pochi mesi. Ma quale sostituzione potrebbe esserci a via La Farina? Riaprire via Pappalardo? Non è un peccato danneggiare il (non perfetto) sistema delle piazze?
Sono felice di abitare nel centro storico di castelvetrano, pulito, decoroso, un vero gioiello.
Peccato che era un sogno!!!
Svegliamoci, dobbiamo voler bene al centro storico, se vediamo qualcuno che butta la spazzatura per strada o peggio dobbiamo denunciarlo ai vigili e se loro non si attivano ai carabinieri.
Purtroppo un popolo si educa con le multe.
Gli svizzeri sono più educati di noi perchè sanno che se sbagliano debbono pagare una salata sanzione.
Invito i proprietari di case nel centro a mettere dei fiori nei balconi.
RIAPPROPRIAMOCI DEI NOSTRI BENI (visto che nessuno ci guida).
Infine vorrei avere una risposta dalla P.A. riguardo la scelta del colore del prospetto del locale ex e.c.a., oggetto di ristrutturazione.
Il rosso mi sembra un colore più adatto a Genova o alle 5 terre, al limite all’Emilia Romagna, ma non vedo nessun collegamento cromatico – logico con il nostro territorio.
La soprintendenza non dice nulla?
E’ veramente brutto, un PUGNO IN UN’OCCHIO.
Francesco Saverio Calcara ha gusto e potrebbe forse dissuadere il sindaco dal continuare in quest’ultimo scempio.
Chi può faccia qualcosa anche per ciò.