Dopo l’irruzione di un nucleo antidroga dei Carabinieri al Liceo Scientifico M. Cipolla di Castelvetrano tutti i media locali si sono letteralmente scatenati in una tempesta di indignazione ipocrita e buonismo che non può che disgustare chiunque abbia modo di conoscere anche vagamente la realtà della gioventù castelvetranese.
Siamo stati costretti ad assistere alla pubblicazione di articoli patetici dal tono giudicante ed alla soddisfazione di insegnanti, personaggi della pubblica amministrazione e cittadini comuni nel sapere che le strade erano più sicure adesso che qualche studente era stato pizzicato con un quantitativo minimo di marijuana. “A scuola con la droga nello zaino” , “ Si aumentino i controlli”, colpa delle famiglie, colpa dei genitori “fagocitati dal lavoro” a detta di un certo assessore che vorrei tranquillizzare dicendo che a Castelvetrano molti genitori un lavoro nemmeno ce l’hanno.
Lo stesso assessore imputa la diffusione di “stupefacenti” ad una mancanza delle famiglie nel “controllo delle pagine facebook dei propri figli, delle loro frequentazioni e dei loro zaini”, consigliando quindi ai familiari di risparmiare il lavoro alle “forze dell’ordine” ( e che ordine!) frugando in ogni aspetto della vita privata dei propri figli per evitare che “ Si porti a scuola il fumo o la maria come un tempo si portava la merenda”. Perciò attente brave famiglie rispettose dell’ordine e della morale, la droga è in agguato per sedurre i vostri figli ed arriva perfino tra i banchi di scuola. Ma qual è la soluzione, vi chiederete.
Ebbene secondo questo assessore, rappresentante di una giunta comunale campionessa per legalità ( termine tanto amato dal nostro establishment), trasparenza e buona amministrazione i genitori dovrebbero tornare ad inculcare un “sacro timore reverenziale nei confronti dell’ambiente scolastico per prevenire tali fenomeni”, concludendo il suo intervento presso una nota emittente di informazione locale effondendosi in ringraziamenti ai Carabinieri ed aspettandosi che “associazioni di studenti e genitori vengano a bussare alla sua porta”.
Per quanto mi riguarda, come studente umiliato e trattato come un criminale, costretto a subire una perquisizione dei miei effetti personali e l’irruzione delle forze dell’ordine nel mio ambiente scolastico mentre svolgevo le mie mansioni di apprendimento, non busserò all’uscio dell’assessore Mattozzi e la invito a cercare di riportare “ a dritta” prima di tutto la barra dell’amministrazione comunale che anche lei rappresenta e che credo navighi in acque ben più torbide di quelle degli istituti superiori di Castelvetrano.
Sorvolerei volentieri sulle affermazioni del Tribunale dei Diritti del Malato se queste non fossero così deliranti da meritare anch’esse un’opportuna risposta da parte di chi, a differenza loro, conosce dall’interno le dinamiche e la realtà dell’ambiente scolastico e giovanile nella nostra cittadina.
Questo TDM, che inviterei a tuonare sui media locali a proposito di tematiche riguardanti la salute pubblica che non è certo il fiore all’occhiello del nostro paese, dove sono frequenti i roghi di rifiuti in centro abitato e sono ancora presenti chili di amianto, asserisce il bisogno di test delle urine, controlli nelle scuole medie ( 11-14 anni di età mediamente), controlli delle famiglie nelle frequentazioni.
È il caso di riportare qui il passaggio più ridicolo dell’intero articolo:
“Fate attenzione ai segni comportamentali e fisici che possano indicare il consumo di stupefacenti. – sbalzi di umore ( irritabilità e vivacità ed allegria subito dopo) – solitudine in casa da tutti i membri – apatia totale – cambio routine del sonno – occhi rossi o vitrei – naso gocciolante ATTENZIONATE LE AMICIZIE”
In sostanza tutti pronti a fomentare la totale, vecchia psicosi sulla droga che circola tra i giovani e su come fermarla, tutti pronti a chiedere a gran voce controlli e perquisizioni sugli studenti senza nemmeno per un secondo prendere in considerazione le cause dell’abbondante uso e abuso di droghe tra i giovani nel nostro paese.
Il fattore comune di questi articoli, meglio definibili forse come sproloqui, è il considerare i giovani come dei teppisti da rimettere in riga o nel migliore dei casi dei bambini stupidi da proteggere. Nessuno si è soffermato a pensare che forse Castelvetrano non offre molto di più alla sua gioventù che una maniera artificiale ed ingannevole per dimenticare la totale assenza di prospettive per il futuro, l’apatia e la rassegnazione di un paese di provincia dominato dall’ipocrisia e dalla mafia.
Se avete paura che i vostri giovani cadano nella spirale della droga (e per spirale della droga intendo la droga vera, non certo la boccata dal mozzicone di spinello che possono fare a scuola) cominciate cercando di offrire loro prospettive, invitandoli a costruire il proprio futuro, non addossate loro le colpe di una classe politica vecchia e corrotta perché queste colpe loro non sono, convogliate le loro forze migliori in maniera costruttiva e non pretendete che sia la polizia , la repressione o degli esami delle urine a fermare la diffusione delle droghe.
Quanto accaduto oggi costituisce una violazione della dignità dei vostri figli che sono stati trattati alla stregua di criminali, perquisiti e in alcuni casi anche denudati all’interno delle aule dove si erano recati per adempiere al loro ruolo di studenti. Voi benpensanti avete festeggiato come una vittoria dello Stato e della giustizia i guai che passeranno questi giovani , questi “castelvetranesi del futuro” , per il possesso di un paio di canne.
Il nostro pensiero e la nostra solidarietà vanno a quanti oggi sono stati vittime del polverone mediatico e dell’ipocrisia di un sistema assente nell’aiutare e sempre presente nel punire. Invitiamo il reparto antidroga dei Carabinieri a concentrare i suoi sforzi contro i trafficanti e i mafiosi che si occupano di inondare di sostanze anche peggiori le nostre strade, poiché questi oggi non hanno subito alcun danno dal loro operato.
Agostino Alagna
Rappresentante degli studenti
Bravo, Agostino, bravo e coraggioso!!
Poi pero quando i CC bussano alla porta per riconsegnarti la patente poi ci si dispera, perche non prendere provvedimenti prima?
UN PADRE.
Via l’amianto dalle spiagge , nuovi depuratori , pulizia delle campagne infestate da rifiuti tossici , pozzi neri nelle spiagge di triscina , tribunale dei diritti del malato dove sei stato fino ad oggi ??? Per leucemie e tumori siamo il fiore all’occhiello dell’Italia . Assessoreeee a lavoro si avete proprio fallito ma in tutto !!
Quanto falso perbenismo che circola. Qui si vorrebbe cambiare la storia!!… Avrei voluto vedere 30 anni fa se una “contestabile” perquisizione avrebbe ottenuto esiti diversi. Vorrei andare indietro nel tempo e vedere questi soliti perbenisti come si passavano le loro serate con amici e che genere di intrattenimento si cercavano nella bolgia universitaria di quei tempi. Vorrei vedere se nei veri paesi modello come Olanda, Germania, Spagna e Inghilterra, la cui reputazione distinta sommerge questa fogna chiamata “italia”, si cercano espedienti e azioni così meschine solo per ergersi a improvvisati paladini della legalità e della correttezza. Qui!!!…a Castelvetrano!!! Dove gli esempi primari, ovvero l’assistenza, i “Servizi al Cittadino”, la pulizia dei siti, la manutenzione stradale e la meritocrazia sono “INESISTENTI”. Dove dobbiamo avere terrore di chi ci amministra e dove tutto ciò, a cospetto di un paio di canne, suona come una condanna a morte nei confronti di una comunità sbeffeggiata, derisa e umiliata come in nessun posto accade. QUESTO è IL VERO SCHIFO.
Debbo dire che questo ragazzo svolge ottimamente il ruolo di capo e sicuramente si farà strada, ma attento Agostino, non cercare di giustificare i tuoi compagni che usano droghe perchè Castelvetrano non offre niente alla gioventù. Sicuramente i tempi erano molto diversi, ma la mia gioventù a Castelvetrano sessant’anni fa,sapeva assaporare tutta la gioia di vivere che la stagione della giovinezza offriva, senza pub,senza discoteche, senza strutture sportive : erano momenti magici quelli dello stare insieme a passeggiare su e giù per la via Vittorio Emanuele ( senza macchine), seduti nei caffè, nelle feste da ballo pomeridiane in casa di uno o dell’altro !
La sola nostra gioventù era gioia di vivere che riempiva le nostre giornate, senza necessità di droghe.
Hai fatto delle osservazioni molto giuste anche se un po articolate, hai toccato tutti gli aspetti e tutte le problematiche della nostra società: moralismo, politica, ambiente, sicurezza, privacy, e per ultimo la dipendenza alle droghe. Forse hai ragione tu, che comunque tutti questi temi sono collegati e alla fine di ognuno, se ci fai caso esce fuori “INTERESSI e POTERE”. Ho un po’ fatto una sintesi, ma penso che mi capisci. Condivido in pieno tutto quello che hai detto, ma soprattutto condivido l’umiliazione che avete subito durante la perquisizione. Ma non puoi fermarti li’. In qualità di rappresentante, ma non solo, ti chiedo di andare OLTRE. Prova per un attimo ha pensare a tutti gli spacciatori che non hanno piu’ richiesta. Cosa succederebbe???. Niente piu interessi = niente piu SPACCIO. Molti di voi oltre ad farne un consumo personale, aiutano gli spacciatori a venderla……..e sai non tutti siamo gli stessi, molti dalla semplice canna vanno oltre…..Insegna agli altri quello che hai detto nel tuo discorso, insegna il senso civico e non ci saranno piu roghi…..insegna agli altri che si vota con la coscienza libera e non ci saranno piu politici corrotti…..INSEGNA AGLI ALTRI DI NON FARE CONSUMO DI DROGE E NON CI SARANNO PIU’ SPACCIATORI. IO SONO CON TE……
certamente subire una perquisizione non è piacevole, poichè si viene privati della propria pivasi. ma a compiere questa operazione sono stati i nostri tutori dell’ordine e lo hanno fatto per il bene comune. Forse a scuola o a casa non vi hanno spiegato gli effetti deleteri della droga, viceversa non avresti parlato in questo modo. In sostanza non si è trattato di una spedizione punitiva nei vostri confronti, ma una prevenzione per farvi capire che la droga fa male ed è illegale. Quando sono in macchina e mi ferma la polizia, io in quel momento penso che ci sono i tutiori dell’ordine che lavorano per noi e che spesso muoiono nel compiere questo doveroso lavoro. Penso pure che se a fermarmi fossero stati dei dei malavitosi avrei subito gravi danni. Quando ero ragazzo io non esisteva la droga, allora c’era la fame da sodisfare. quella voi non la conoscete, e questo è il male vostro. la fame matura e da un maggiore attaccamento alla vita. la sazietà porta all’autodistruzione.
Attendiamo con ansia- visto che la giunta non si dimette – che l’assessore Mattozzi venga defenestrata dall’amministrazione di questa città! Grazie
Non rimane che fare un augurio alla città di Castelvetrano. L’augurio che malgrado il perbenismo ipocrita e bigotto regnante e padrone delle menti di tanti e tanti benpensanti, ahinoi anche tra gli strati sociali colti, l’augurio che tutti gli Agostino non vadano via da Castelvetrano. Augurio che purtroppo non credo si avvererà.
trovare la ragione delle proprie cattive abitudini nella inefficienza e disonestà intellettuale di tutto ciò che ci circonda è come dire: ladro lui ladri tutti. Molte delle cose evidenziate nel Tuo discorso sono reali e censurabili ma non possono essere addotte a giustificazione dell’uso delle droghe o alcool o altro che ti possa condurre a non essere più padrone delle tue azioni. Credo che voi giovani che siete il futuro di Castelvetrano dovreste avere il coraggio di plaudire i carabinieri per quello che hanno fatto a tutela della Vs. e dell’altrui salute e invitare le stesse forze dell’ordine ad eseguire maggiori controlli sul territorio per tutte le altre negatività evidenziate nel tuo discorso e proporvi anche come componenti attive contro il traffico di droga che anche con il Vs. uso viene alimentato (e sapete bene dato che siete molto emancipati ed intelligenti che detto traffico è gestito dalla mafia e dalla malavita organizzata). Il mio personale disappunto a quelle persone che lamentano la mancanza di un lavoro; faccio presente che migliaia di extracomunitari sono impiegati a tempo anche indeterminato nei lavori che hanno fondato l’economia del nostro territorio e in quei lavori umili che noi italiani ripudiamo a casa nostra e che magari svolgiamo con indifferenza all’estero. l’unica cosa che condivido appieno del tuo discorso e che non serve a nulla spettacolarizzare quel che si fa e che in ogni cosa ci vuole la giusta misura. un invito a reagire con la mente lucida e sgombra da ogni dissapore per voi e per il Vs. futuro.