Comunicato Stampa – In località Triscina di Castelvetrano è avvenuto nella giornata di oggi un fatto inaudito. Sono stati trasportati sulla spiaggia, a contatto dell’acqua, diversi autocarri di fanghiglia di posidonia, frammista a pezzi di lamiera, corde, etc., estratta dal fondale del porto di Marinella di Selinunte, rendendo il luogo non più fruibile dalle persone che si recano in quel tratto di spiaggia.
Secondo questa Associazione la destinazione di tali materiali, pure pericolosi per l’incolumità pubblica, doveva essere ben altra e non sicuramente un luogo destinato alla pubblica balneazione.
Si ravvisa in tale condotta sicuramente un danno ambientale che verrà segnalato nelle opportune sedi. Codiciambiente ha raccolto alcune dichiarazioni di persone residenti in Triscina o di propri associati tra cui Vespertino Teresa: “Triscina non è una discarica e vi abitano persone civili che faranno di tutto per bloccare lo scempio ambientale che si sta commettendo “; Bonafede Audenzio: “ a Triscina non risiedono persone di serie B “;
Patrizia Pagliarello: “ tale fatto costituisce un sorpruso nei confronti di coloro che frequentano la spiaggia “; Ancona Nino: “ durante il dragaggio del porto di Marinella di Selinunte ho notato che venivano pure prelevati dal fondale plastica, pezzi di legno di barche, reti, pneumatici, tutti materiali che ora potrebbero trovarsi in mezzo alla fanghiglia che renderà sicuramente molto difficile la riproduzione della fauna e flora marina “.
Altro villeggiante sostiene che, per la conformazione della spiaggia, per tutta l’estate il materiale rimarrà sulla spiaggia ed anzi le onde del mare lo spargeranno per un tratto maggiore.
Codiciambiente, associazione di protezione ambientale a livello nazionale, avendo come finalità la salvaguardia del patrimonio ambientale e la tutela delle persone vittime di problematiche ambientali, ritiene la condotta sopra lamentata non conforme alla legislazione ambientale nazionale e comunitaria e pertanto invita il Comune di Castelvetrano ad astenersi dall’effettuare altri trasporti di tali materiali sui luoghi in questione nonché a rimuovere, nel più breve tempo possibile, quello che già si trova sulla spiaggia che, appartenendo al demanio dello Stato, dev’essere utilizzabile dalla collettività, cosa che allo stato non è possibile, con danno grave per la collettività.
Codiciambiente – Associazione di protezione ambientale a carattere nazionale – Delegazione di Castelvetrano
AUTORE. Comunicato Stampa