Il Tribunale di Marsala (Presidente Lorenzo Chiaramonte) ha assolto, perché il fatto non sussiste, i castelvetranesi Gaspare Como, Giuseppe e Anna Maria Orlando, accusati di trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare Cosa Nostra. L’accusa – che traeva spunto anche dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Lorenzo Cimarosa, deceduto nel gennaio del 2017 – era quella che il Como avrebbe intestato fittiziamente alla società “Lega Costruzioni” degli Orlando un immobile sito nella frazione balneare di Triscina di Selinunte, così da eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali. Per gli stessi fatti, il Como era stato sottoposto agli arresti domiciliari e la villetta in questione era stata sequestrata dalla Dia di Trapani.

All’esito del dibattimento (il processo è nato come stralcio dal processo “Anno Zero”, tuttora pendente in primo grado), la Direzione distrettuale antimafia di Palermo aveva chiesto la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per Como, a 3 anni per Giuseppe Orlando e a 2 anni per Anna Maria Orlando. Il Tribunale di Marsala, accogliendo la tesi e le richieste della difesa (l’avvocato Daniele Bernardone), ha invece assolto tutti gli imputati per insussistenza del fatto. Il Tribunale ha anche disposto il dissequestro del bene.

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