Un furgone contenente armi, proiettili, esplosivo, anche un mini bazooka è stato fermato dalla Guardia di Finanza tra Marsala e Mazara del Vallo. Due uomini, un nordafricano e un siciliano, sono stati arrestati per traffico di armi.
L’operazione non è casuale ed stata fatta nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla procura marsalese. Il pm Dino Petralia la definisce ‘un’operazione strepitosa’.
L’indagine non è ancora conclusa e gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo sulle modalità dell’operazione. Secondo indiscrezioni gli uomini del Gico della guardia di Finanza di Genova e Palermo hanno seguito il furgone che proveniva dal Nord Europa (forse dalla Francia) e sarebbe stato diretto in Nord Africa e l’hanno fermato lungo la costa trapanese da dove le armi sarebbero state imbarcate su un natante diretto in un Paese maghrebino. Nella zona dov’e’ stato fermato il carico di armi nelle settimane scorse sono avvenuti numerosi sbarchi di migranti che avrebbero intrapreso nuove rotte preferendo giungere direttamente in Sicilia bypassando Lampedusa.
L’inchiesta e’ condotta anche dai sostituti Francesca Rago e Sabrina Carmazzi. Gli inquirenti parleranno dell’inchiesta non appena l’operazione sara’ conclusa.
Il risultato del blitz è comunque eclatante: due persone arrestate, un tunisino e un marsalese, guidavano un furgone con dentro una vera e propria santabarbara, 110 armi, tra lunghe e corte, un piccolo bazooka, gas tossici, munizioni, ed esplosivi. Il furgone era partito da Marsiglia, è stato intercettato e seguito dalle Fiamme Gialle fino sulla strada statale tra Marsala e Mazara dove è scattato la scorsa notte il blitz finale.
Le intercettazioni hanno fatto scoprire l’intera organizzazione, e secondo quanto emerso destinatari delle armi sarebbero state le milizie libiche rimaste fedeli al deposto dittatore Gheddafi che l’organizzazione stava armando.
Centinaia le perquisizioni in varie città europee. Non è escluso che in passato altri carichi siano riusciti a partire dalle coste trapanesi verso quelle del nord Africa. Nell’ambito della stessa operazione i finanzieri hanno scoperto nelle campagne marsalesi una piantagione con 550 piante di marijuana. Per martedì è prevista in Procura a Marsala una conferenza stampa con i dettagli dell’intera operazione.
fonte. Marsala.it
AUTORE. Marsala.it
Strano sto giro. Non sarebbe molto piu’ facile armarsi in Libia (visto che i “grossisti” li sono spuntati come funghi) che farsi con un furgone da Marsiglia a Marsala? Posso credere mai che un gruppo lealista ha difficoltà a trovare armi oggi come oggi quando ogni pickup é diventato un binato antiaereo?
Nella libia poi dove s’é visto di tutto, dai vecchi MP40 e Carcano 1891/38 ai FAL FN onnipresenti.
Da ignorante, mi sembra davvero troppo strano.
Secondo ‘repubblica.it’ si tratta di armi destinati ai guerriglieri pro gheddafi.. perb questo vengono da fuori.