Nell’ambito delle iniziative organizzate dai comuni della valle del Belice, sabato 14 si terrà a Menfi un convegno dal titolo “La ricostruzione del Belice tra pianificazione e utopia”.

Interverranno Professori Universitari, Giovani e rappresentanti delle Istituzioni.

A distanza di 44 anni la ricostruzione della Valle del Belice non è stata ancora completata, non per incapacità delle comunità locali ma, per come hanno più volte sancito gli atti delle Commissioni Parlamentari che si sono ciclicamente occupate delle vicende, per la mancanza di risorse, erogate in misura largamente inferiore a quanto stanziato per altri simili tragici eventi.

L’obiettivo oggi, è quello di ottenere, se non pretendere, puntuali risposte in modo da dare certezze e rapidità alle condizioni di recupero ambientale, edilizio e urbanistico e ripristinare di conseguenza tutte quelle strutture in grado di assicurare ai cittadini della Valle del Belice una normale ed agevole fruizione delle loro città e dei loro territori.


Si tratta di un atto di giustizia nei confronti di quelle popolazioni costrette a vivere nell’attesa di una definitiva risposta per chiudere una volta per tutte il doloroso capitolo della ricostruzione. Siamo stati costretti, per tre generazioni, a vivere nella precarietà per colpa di risorse mancate o di risorse assegnate con il contagocce fino a subire la vergogna di essere chiamati “professionisti del terremoto”.
Oggi diciamo “basta”.

Vogliamo lasciare ai nostri figli un futuro libero dalle catene della ricostruzione affinché il 68’ diventi solo una data da ricordare per le sue vittime e non un problema mai definito.”

L’appuntamento è per il 14 Gennaio 2012 – ore 16,30 – Sala Convegni Centro Civico Menfi Corso A. Palminteri.

fonte. Comune di Menfi

«Dopo 44 anni continuiamo a celebrare un rito commemorativo, non solo per ricordare le vittime, ma anche per fare sentire ancora una volta la voce di questa Valle che non vuole smarrire la speranza. Servirà questo anniversario a scuotere chi di dovere per scrivere la parola fine a una emergenza che sembra assumere i caratteri di una maledizione?». Lo dice monsignor Domenico Mogavero, Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, che stasera (domenica 15) alle ore 19 celebrerà la Santa messa nella chiesa “Cristo Risorto” a Santa Ninfa. «L’evento di quel gennaio 1968 – dice Mogavero – registrò dei primati, tragici e ingloriosi, che ancora oggi lo consegnano all’attualità. Accenno solo all’improvvisazione e alle lentezze nei soccorsi, al difetto delle comunicazioni, ai ritardi nelle risposte della politica, alla frammentazione degli interventi per la ricostruzione, alla mancata concertazione tra istituzioni nazionali e locali ed esigenze della popolazione». E Mogavero conclude: «L’assenza di una adeguata programmazione ha determinato una situazione paradossale nella quale alla riedificazione materiale non si è accompagnata una politica di sviluppo del territorio. Le case sono state rifatte, ma sono rimaste, in parte, disabitate perché la gente è andata altrove. Non si è pensato allo sviluppo dell’agricoltura, vera risorsa della Valle, attraverso una modernizzazione della stessa e una specializzazione delle colture tipiche, salvaguardando nello stesso tempo l’ambiente».

VESCOVO DI MAZARA DEL VALLO DOMENICO MOGAVERO

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