Le immagini trasmesse dai telegiornali in questi giorni trasmettono una  tristezza immensa oltre ad una sensazione di impotenza che è difficile da controllare.

Tutti i comuni italiani possono subire danni da terremoti, ma i terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben precise: nell’Italia Nord-Orientale, nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale e soprattutto lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia.

La pericolosità sismica generalmente si esprime come il valore dello scuotimento del suolo atteso con una probabilità del 10% in 50 anni (significa che in 10 casi su 100 si potranno avere valori di scuotimento anche maggiori, in 90 casi su 100 si registreranno valori minori di quelli indicati).

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Pericolosità sismica in Sicilia (fonte: zonesismiche.mi.ingv.it)

I diversi colori della Mappa di Pericolosità Sismica descrivono tali valori di scuotimento. In Sicilia orientale la pericolosità sismica presenta valori molto alti, superiori a 0.27 g, che in Italia si hanno solo qui e in provincia di Cosenza.

Una scossa sismica provoca oscillazioni, più o meno forti, che scuotono in vario modo gli edifici. È il crollo delle case che uccide, non il terremoto. Oggi, tutti i nuovi edifici devono essere costruiti rispettando le normative sismiche.

E’ possibile inoltre limitare i danni osservando le indicazioni della Protezione Civile. Ogni anno nel mese di ottobre i volontari del progetto “Io Non Rischio” informano i cittadini di tutte le città italiane, compresa Castelvetrano.

Ecco le buone pratiche elaborate dalla Protezione Civile per i terremoti

Cosa fare prima

Con il consiglio di un tecnico: A volte basta rinforzare i muri portanti o migliorare i collegamenti fra pareti e solai: per fare la scelta giusta, fatti consigliare da un tecnico esperto.

Da solo, fin da subito:
-allontana mobili pesanti da letti o divani
– fissa alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti; appendi quadri e specchi con ganci chiusi, che impediscano loro di staccarsi dalla parete
– metti gli oggetti pesanti sui ripiani bassi delle scaffalature; su quelli alti, puoi fissare gli oggetti con del nastro biadesivo
– in cucina, utilizza un fermo per l’apertura degli sportelli dei mobili dove sono contenuti piatti e bicchieri, in modo che non si aprano durante la scossa
– impara dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della luce
– tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, e assicurati che ognuno sappia dove sono
– informati se esiste e cosa prevede il Piano di emergenza comunale del tuo Comune: se non c’è, pretendi che sia predisposto, così da sapere come comportarti in caso di emergenza
– elimina tutte le situazioni che, in caso di terremoto, possono rappresentare un pericolo per te o i tuoi familiari
– impara quali sono i comportamenti corretti durante e dopo un terremoto e, in particolare, individua i punti sicuri dell’abitazione dove ripararti durante la scossa.

Durante un terremoto

Se sei in un luogo chiuso: Mettiti nel vano di una porta inserita in un muro portante (quello più spesso), vicino a una parete portante o sotto una trave, oppure riparati sotto un letto o un tavolo resistente. Al centro della stanza potresti essere colpito dalla caduta di oggetti, pezzi di intonaco, controsoffitti, mobili ecc. Non precipitarti fuori, ma attendi la fine della scossa.

Se sei in un luogo aperto: Allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono. Fai attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.

Dopo un terremoto

Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi.
Prima di uscire chiudi gas, acqua e luce e indossa le scarpe.
Uscendo, evita l’ascensore e fai attenzione alle scale, che potrebbero essere danneggiate.
Una volta fuori, mantieni un atteggiamento prudente.
Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.
Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di emergenza comunale.

Per ulteriori informazioni:

iononrischio.protezionecivile.it

www.protezionecivile.gov.it

terremoti.ingv.it

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