Il nostro ospedale belicino Vitt. Emanuele II sta soffocando, non solo per le alte temperature al suo interno dove in alcuni reparti si boccheggia, ma soprattutto perché nonostante la volontà dei dirigenti ASP ed al loro lavoro, non si riesce a dare ancora un equilibrio numerico al personale.
Personale ridotto al minimo, al di sotto del numero legale, che nonostante abbia pieno diritto alle ferie, si ritrova invece per forte senso del dovere, in corsia, assicurando come sempre i reparti aperti e l’ erogazione del servizio.
Pazienti che pagano sulla loro pelle la difficile situazione, i quali rimangono in attesa di visite mediche ed interventi chirurgici, ore, giorni, settimane, sia all’ interno che all’ esterno dei reparti. Una situazione difficile da sopportare ancora, da troppo tempo oramai si lavora in emergenza sacrificando il personale, il quale è oramai sfinito ed avvilito, non più motivato ed a serio rischio di Bornaut, nonché un alto rischio clinico in tutti i reparti.
Un ospedale che fatica a rimanere aperto, soprattutto in questo periodo estivo, in una stagione estiva particolarmente calda, e pesante da gestire, dove l’ utenza è raddoppiata fra villeggianti e turisti, dove la riapertura dell’ Ospedale Mazarase non riesce ancora a dare sollievo a quello castelvetranese. Sono sempre gli stessi discorsi oramai che a malincuore ci tocca affrontare. Pur consapevoli che per trovare soluzioni necessita tempo, è pur vero che di tempo ne è passato tanto, e sulla pelle degli operatori ha lasciato segni e sacrifici … e sui pazienti disagi e sofferenze.Sembrerebbe irreale ma, sarebbe da collocare su entrambe le porte d’ entrata del Vitt. Emanuele II di Castelvetrano … un cartello con scritto
“CHIUSO PER INSUFFICIENZA DI PERSONALE”.
Le nostre parole oggi non vogliono essere una critica bensì un grido di aiuto.
Serena Navetta TDM Castelvetrano
AUTORE. Redazione
Burn-out