Lunedì sera il pubblico di Castelvetrano ha voluto onorare in gran numero, con la sua presenza, il saggio d’arte di Selinunte Danza. Titolo:“In Guerra e in Pace”, Corso di Coreografia Sperimentale, tenuto da Elvira Biondo e Vittorio Brusca presso il Teatro Selinus.

Lo ricordiamo ancora una volta, si tratta della conclusione del primo anno dell’attività che ha comportato un incontro settimanale con i Maestri dell’Arte e che ha fatto e farà incontrare nella pratica del linguaggio del corpo a danza, a partire dalle prossime iscrizioni, tutti coloro che vorranno parteciparvi.

Sul palcoscenico dunque il mondo della danza. Pubblico sensibile, teatro pieno, applausi a scena aperta a premiare la fatica di tutti quelli che vi hanno, a vario titolo, partecipato. La serata ha avuto anche i suoi ospiti d’onore: in rappresentanza del Comune e della Commissione che attualmente lo gestisce, il Dott. Salvatore Caccamo, che ha preso la parola sintonizzandosi con felice intuizione sulle attese del pubblico. Il Dott. Caccamo ha inoltre illustrato il valore che l’attività svolta possiede per la comunità, dato l’efficace effetto aggregante che la disciplina impone nel tessuto sociale. Il Presidente della Commissione, tra l’altro, non ha mancato di esprimere la volontà di vedere favorevolmente la prosecuzione del Corso, la cui durata dovrebbe essere di tre anni.

Un contesto esaltante, con menzione particolare per gli allievi, ancora incapaci di credere al consenso ottenuto e, contemporaneamente consapevoli che il risultato è frutto della fatica, dell’impegno e della ricerca di valori umani che si fondono con la pratica dell’Arte e con lo stare insieme. Obiettivo complesso, che necessita di creatività, che accetta la competitività solo se praticata con se stessi e rifiuta la logorante aggressività che ci viene imposta, surrettiziamente, dall’estetica dei tempi. E così, mentre Gli ambasciatori di Francia , Regno Unito, Italia, Svezia e Germania alle Nazione Unite ricusano “La decisione di Donald Trump di riconoscere unilateralmente Gerusalemme come capitale di Israele in quanto non conforme alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, un sottile filo di Arianna collega il sentimento che respinge la guerra al tema dello spettacolo che ne rivela gli effetti nefasti. (si cominciano ad avvertire, vivendole, le incongruenze, si trovano altri luoghi per il consenso, se ne parla! Qualcuno ricomincerà a comprare un giornale!). Dunque, mentre nella società circola la determinata volontà di sottomettersi passivamente al consumismo e alla globalizzazione, un Gruppo di Ricercatori (gli allievi del corso) scoprono di avere desiderato la cosa giusta e di godere intellettualmente e fisicamente, senza essere “abilitati” da qualche televisione, di attività gratificanti, danzate ed esaltanti, che valorizzano il tempo libero, che nobilitano i singoli non più soli, raccolti in una comunità di intenti finalmente non predatoria né aggressiva. Comunità aperta, che crea memoria e stabilità emotiva. Comunità che può sognare un futuro migliore in casa propria.

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