“Sorrisi consapevoli” è la nuova rubrica del nostro giornale, promossa in collaborazione con la Clinica Dentistica Calandrino di Castelvetrano, dedicata alla cura e alla prevenzione della salute dentale. L’obiettivo è quello di rispondere ai nostri lettori su domande, spesso comuni, e aumentare la sensibilità verso la prevenzione. Si sente spesso parlare di Odontofobia, o paura del dentista molto diffusa indipendentemente dall’età del paziente, che diventa quasi incontrollabile, finendo così per sottrarsi a controlli specialistici con la conseguente trascuratezza della propria salute dentale. 

Possiamo presumere che la paura di questa figura sia legata all’immaginario collettivo del dentista, medico che utilizza strumenti e attrezzi dal rumore terrificante; o ancora: tale paura può essere legata più a una questione psicologica dettata dalle “minacce” genitoriali affinché venga ridotto il consumo di zuccheri. La Odontofobia colpisce circa il 20% della popolazione ed è riconosciuta dall’Organizazione mondiale della Sanità come una malattia a tutti gli effetti. Non è un generico stato di ansia che si può avvertire durante il corso di una qualsiasi altra visita, ma una malattia con sintomi specifici, come sudorazione, tachicardia, attacchi di panico o irrequietezza, dovuta molto spesso ad esperienze negative che hanno lasciato un trauma.

«Al giorno d’oggi questa paura sembra affievolirsi, sia negli gli adulti che nei bambini, i quali spesso hanno bisogno di essere rassicurati anche da un ambiente confortevole – spiega il medico Francesco Calandrino – proprio per questo è interesse delle cliniche creare ambienti confortevoli con stanze e poltrone realizzate proprio per i bambini affinché la visita dal dentista sia un vero e proprio divertimento. Un ulteriore e fondamentale aspetto per risolvere questo fastidioso problema è quello della straordinaria innovazione in ambito medico che permette cure e terapie non più invasive». 

La Clinica Calandrino, in prima linea nell’innovazione e nella professionalità, adegua ambienti confortevoli per i più piccoli coadiuvati da tecniche all’avanguardia per offrire a tutti i pazienti un’esperienza non affatto traumatica. «Non bisogna aver paura di chi si prende cura del nostro sorriso», conclude Calandrino.

 

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