Ad Agostino Alagna, a tutti gli studenti e a tutti coloro, ahimè anche genitori – pochissimi per fortuna – che hanno favorevolmente commentato il tuo sfogo su quanto accaduto ieri…
Mi permetto di darti del tu visto che fra noi non corre chissà poi quale differenza di età e non posso non rimanere assolutamente basita perché mi si dice che tu sia un ragazzo dalla brillante intelligenza; evidentemente in questo momento la tua capacità di valutazione è assolutamente offuscata dal tuo sentirti in dovere, per il ruolo che ricoprì, di “difendere i tuoi compagni, non accorgendoti che stai facendo torto agli altri 795 e che avere il ruolo di rappresentante significa spesso anche condannare il comportamento sbagliato di chi stai rappresentando.
E le recenti vicende castelvetranesi almeno questo dovrebbero avercelo insegnato: un comportamento sbagliato va stigmatizzato senza se e senza ma.
Fatta questa premessa che non vuole ovviamente avere il sapore di una ramanzina perché non è assolutamente il mio ruolo nè voglio fare lezioni a nessuno, al più invitare a riflettere, cominciamo a chiarire un paio di miei concetti bacchettati, erroneamente, nella tua arringa difensiva.
Nessun tono giudicante ma solo autocritica come amministratore e come genitore; sono mamma anche io e quando parlo di controllo dello zaino e di Facebook intendo dire che noi genitori dobbiamo essere più presenti nella vita dei nostri figli; che poi lo si faccia instaurando coi figli un rapporto da amici -che io non reputo corretto ma quello è un mio parere – dunque col solo dialogo o che lo si faccia in maniera autoritaria non importa, purché lo si faccia.
E di certo non imputo la diffusione degli stupefacenti a questa “omissione di controllo” ma alla solitudine che deriva dall’avere genitori distanti perché fagocitati dal lavoro o se preferisci, dalla ricerca di un lavoro o ancora dalla frustrazione di non avercelo per nulla il lavoro, come tu sostieni; ma il risultato non cambia: la distanza dai figli e la scarsa attenzione alle loro esigenze.
Trovo gravissimo che si faccia uso di sostanze, ancor più che lo si faccia a scuola ed ancora di più che si “spacci” e mi fa specie che ci siano ragazzi che, incuranti del rischio di essere scoperti, si portino nello zaino il fumo……
E smettiamola, tu per primo per il ruolo che ricopri, di dire che si tratta di due innocue cannette…..
Si tratta di droga che ti frigge il cervello, che è illegale e che alimenta tutto lo schifo che ci sta dietro.
Non intendo raccogliere la tua provocazione sulle acque torbide in cui navigherebbe l’amministrazione comunale; su queste illazioni abbiamo abbondantemente risposto.
Sul tuo essere stato trattato come un criminale ed umiliato: stamattina ho fatto svariate telefonate per dare risposte concrete, interloquendo sia con i Carabinieri che con i docenti ed il dirigente della scuola e con alcuni dei tuoi compagni di istituto: mi è stato assicurato da tutte le parti che tutto é avvenuto nel rispetto delle norme, che siete stati invitati ad autodenunciarvi consegnando la sostanza eventualmente in vostro possesso e che siete stati informati che ove il cane avesse rilevato la presenza di stupefacenti non consegnati, sareste stati sottoposti a perquisizione.
Quindi nessuno è stato trattato come un criminale, nessuno è stato umiliato e per quel che mi si riferisce nessuno é stato denudato; nessuno ha violato la vostra dignità ma siete stati sottoposti ad un controllo a norma di legge che, peraltro – non dimentichiamolo – ha dato anche esito positivo.
Se poi così non fosse, ma non credo, esistono mezzi di tutela nei confronti di chi ha agito in violazione delle regole.
Ti sei chiesto come mai il controllo non si sia esteso a tutte le classi? E come mai i Carabinieri avevano già al loro seguito due agenti donna della Polizia Municipale? Forse perché già sapevano chi e cosa cercare?
Il dato di fatto è uno ed uno solo: 5 di voi hanno violato la legge, cinque di voi avevano droga nello zaino, cinque di voi hanno cagionato l’interruzione delle lezioni e l’adempimento del vostro dovere di studenti e non i Carabinieri che hanno fatto gli accertamenti.
Nessun polverone mediatico e nessuna vittima, solo responsabilità.
In ultimo : troppo facile nascondersi dietro la mancanza di offerta di prospettive e scaricare le responsabilità su “una classe politica vecchia e corrotta”….
Sono nata a Castelvetrano e ci vivo da 33 anni; ci ho trascorso la mia adolescenza quando il massimo del divertimento che Castelvetrano offriva erano due ore il sabato sera in Piazza Matteotti e il cinema e non ero nemmeno una studentessa modello di quelle che passa sei ore al giorno sui libri; gli svaghi, quelli sani, ce li siamo trovati; il futuro ce lo siamo costruito col sudore l’impegno e con l’aiuto dei nostri genitori…
Quindi basta vittimismi e cacciamo sul tavolo quegli attributi e quelle qualità che se sfruttati solo per una difesa d’ufficio su un blog sono certamente poco sfruttati.
L’invito a bussare alla mia porta rimane, se non dovesse essere raccolto da te me ne farò una ragione, sperando che venga raccolto da altri.
Matilde Mattozzi
AUTORE. Redazione
La vivacità mentale dimostrata dall’assessore Mattozzi mi fa venire i brividi. Espressivamente al livello di una studentessa delle scuole medie. Oltre a scrivere cose senza senso professa anche il falso in quanto conosco personalmente un ragazzo che è stato denudato. Inoltre, come si è permessa a fare questo “giro di chiamate”? Forse dovrebbe ripassare la divisione dei poteri.
Sempre più terrorizzato dai nostri rappresentanti.
“Su queste illazioni abbiamo abbondantemente risposto”. Illazioni? No, dico, seriamente?
Domani sarà un piacere rispondere al suo comunicato. Le faccio notare che ho avuto il buon gusto di chiamare quanto da lei scritto comunicato e non “sfogo” e la pregherei di fare altrettanto.
con tutto il cuore e da padre la ringrazio e complimenti per il modo di esprimersi.
Condivisione in toto su quanto detto nell’articolo, Dott.ssa Mattozzi se fossi in Lei “ignorerei” il ragazzo che se pur abbia un alto profilo intellettivo evidentemente “soffre di una forma di presunzione” vista anche la risposta data come commento. Detto questo mi pongo una domanda e vorrei che Lei la faccia sua, in quanto io non “ho titolo” per inoltrarla. Ma gli organi scolastici e mi riferisco a chi lavora e dovrebbe dare il buon esempio, in tutta questa “baraonda” hanno intenzione di prendere un qualsiasi “provvedimento”? E mi riferisco a Preside, insegnanti… è sopratutto.. E possibile che un “rappresentante di istituto” senza neanche aver fatto una minima assemblea di prenda carico di diramare un comunicato di testa sua? Posso capire il ragazzo “irruente” e che la sua mamma in altre pagine “lo ADORA” (io personalmente me ne sarei vergognato). Non sarebbe il caso che gli organi scolastici adottino i regolamenti?
Sig.Noto,
Se ritiene che io, col mio giro di telefonate – dirette ad assumere informazioni complete sull’accaduto, per dare risposte complete abbia violato la legge – mi denunci. Sarò lieta di rispondere alla competente Autorità Giudiziaria, della violazione che, secondo Lei, avrei commesso.
Caro Salvo,
Nemmeno io ho titolo per avanzare questa domanda per svariati motivi primo tra tutti la totale e completa autonomia degli istituti scolastici.
Non ho idea di quale sarà la posizione che la dirigente ed i docenti intenderanno assumere ma mi auguro che la sanzione, qualora dovesse essere applicata, non sia di tipo “premiale” (leggasi espulsione =vacanza) ma , in qualche modo rieducativa.
Posso dirle, però qual è la mia intenzione: immediato coinvolgimento di scuole, Sert e forze dell’ordine ed immediata ripresa di una campagna antidroga evidentemente trascurata oltremisura.
Cordialmente
Quanto bigottismo sociale e quanta confusione tecnica sulle droghe.
A Lei assessore, sono parole come le Sue che spingono alcuni giovani che sentono offesa la loro intelligenza, a provare se al mondo non vi sia altro. Perché non faceva un giro di telefonate per i fatti del G8 di Genova già che c’era? Le risposte sarebbero state molto simili. Certo che i genitori quasi mai sono i colpevoli, basta aprire gli occhi sulla società che ci sta intorno, le droghe non hanno uno stato sociale, anche se vi sono delle tendenze.
Complimenti al giovane rappresentante di classe per ciò che scrive. Non mi pare lui si faccia paladino di spacciatori e consumatori di droghe. Rovinare il futuro di giovani in possesso di grammi xx di marijuana o derivati da essa, sarà pure legale ma è bigotto, assurdo e non ha portato mai, MAI a una soluzione, dal Messico all’Australia, mai.
Profondo rispetto per i tutori dell’ordine nelle loro mansioni, ma sarebbe ora di mettere dietro le sbarre gente di ben altro peso invece che mortificare e rovinare il futuro di giovani per la marijuana. Perché questo è stato ciò che avete ora raggiunto, niente più di questo.
Volete aprire un canale di comunicazione con i giovani? Lasciate cadere il bigottismo sfrenato che regna nelle vostre menti.
Sono in troppi ad avere consumato della marijuana senza mai essere passati ad altro. E visto che tanto ci si conosce, l’assessore potrebbe fare un giro di domande in proposito nelle aule comunali.
Le droghe trent’anni o 2000 o 3000 anni fa no esistevano? Ma dove vivete sulla luna? O fate parte di quella frazione alla quale appartiene la ricercatrice non ricordo come, che commentando il ritrovamento di una nave punica al largo di marsala con alcune anfore contenenti marijuana, scrisse che i guerrieri evidentemente usavano la marijuana prima dei combattimenti (tenetevi forte) per aumentare la loro aggressività.
L’alcool, e non le droghe, hanno aiutato l’uomo bianco a distruggere la civiltà Indiana d’America.
Alcool, Tabacco, alimentazione eccessiva e sbagliata, incidenti stradali, …. Queste le maggiori cause di morte o malattie mortali, queste e non le droghe illegali.
La marijuana fa male alla propria salute fisica e forse anche psichica. Fa male così come gli insaccati, le carni rosse, l’amianto, ……
La marijuana può alterare il comportamento sociale in maniera negativa. La marijuana in alcune persone può dare dipendenza psichica.
Dal fumare marijuana si può contrarre il cancro ai polmoni e non solo. Però, Bob Marley non è morto di cancro perché fumava marijuana, ma soprattutto per una ferita a un piede mal curata e generatrice di cancro, infortunio causato dal gioco del calcio. Molti preferiscono la marijuana all’alcool perché l’alcool rende aggressivi e la marijuana pacifisti e in alcuni casi geniali visionari.
Però, la genialità la si raggiunge al meglio non con le droghe legali o illegali, ma con la meditazione e l’esercizio del corpo e dello spirito. Perciò, è bene dire no a tutte le droghe. Perciò e non perché te lo dicono i politici paladini di una società marcia e bigotta, di un sistema ingiusto e spesso corrotto.
Fallo per te, fallo perché la vita è una sola, fallo perché anche se al momento ti sembra inimmaginabile, anche tu avrai 50, 60, 70 e passa anni, e a quel punto potrebbe essere che ci viene presentato il conto di una vita non sana, che sia l’abbuffarsi di salsiccia e cannoli, che sia l’alcool, il tabacco, che sia il non avere mai praticato sport o che siano droghe illegali.
Vietare la marijuana, ma non il tabacco, l’alcool, le auto troppo grandi, troppo veloci, ….. è sbagliato. Cioè la legge che vieta la marijuana è una legge sbagliata. Malgrado ciò, è bene non fare uso di droghe alcune, di nessuna droga, a cominciare dalla ….televisione, mai.
Non intendo fare altre polemiche dato che molti altri si sono già prodigati prima di me. Quel che mi preme di più e fare presente all’ass. Mattozzi che tenga per se le sue personali opinioni e idee su come dovrebbero comportarsi un padre e una madre nei confronti dei figli (pregandola di pensare prima di pronunciare inutili e superflui vaneggiamenti).
Sia ben chiaro con ciò non ho la minima intenzione di difendere nessuno, ognuno risponde delle proprie azioni nel bene e nel male, quel che mi da più fastidio e questa continua generalizzazione che da tre giorni a questa parte si continua a fare con continui e inopportune illazioni e sproloqui, raccomando più tatto nel rispetto di tutti, le critiche se non sono costruttive sono tanto più dannose che del danno stesso
Gentile dottoressa, da tanto vivo lontano dalla mia Città, ma, immamorato di essa, ne seguo sempre le vicende che,purtroppo, non sono di eccellenza della comunità.
Ho seguito con attenzione, il grande dibattito mediatico scaturito dalla irruzione della polizia nella scuola ed ho tratto almeno due considerazioni : 1)- Ho visto una partecipazione molto inconsueta per la nostra comunità; 2)- Ho letto argomentazioni interessanti, lucide, e fondate sia da una parte che dall’altra ma molto diverse, in particolare fra le sue che rappresentano l’istituzione civica e quelle di Agostino, che rappresenta i nostri giovani.
A fronte della grande rilevanza che il tema dell’uso della droga da parte dei giovani presenta per Castelvetrano, non le pare che chi è chiamato a governare deve assumere una qualche iniziativa per non trascurarlo e porre anche questo problema e la ricerca di soluzioni all’attenzione di chi è istituzionalmente chiamato dai cittadini a risolvere i problemi della comunità ?