Poche settimane fa abbiamo avuto il piacere e l’onore di ospitare il professore Francesco Torre geoarcheologo già docente di geomorfologia, geoarcheologia e preistoria dell’Università di Bologna e di Ravenna, Presidente dell’ Associazione Sicilia Antica.
Il Professore che ha partecipato a campagne di scavi in tutto il mondo ed è autore di molti libri, è stato invitato dal gruppo FAI di Castelvetrano a visitare, accompagnato dallo studioso Enzo Napoli, da Roberto Giacalone e dall’Assessore Manuela Cappadonna in rappresentanza dell’Amministrazione, un sito preistorico nei pressi di Castelvetrano che comprendeva un villaggio ed una necropoli con numerosissime tombe di differenti forme che, per il loro particolare orientamento potrebbero avere, secondo il professore, un significato astronomico legato al sole o alla luna.
Il sito, sconosciuto anche a molti di noi Castelvetranesi, è stato esplorato nei primi degli anni ‘90 dall’archeologo Sebastiano Tusa che, assieme al Professore Torre, ha pubblicato il risultato delle sue ricerche nel libro “Sicilia preistorica”. Dopo di allora questa zona é rimasta per tantissimo tempo inspiegabilmente dimenticata ed abbandonata a se stessa, avvolta nel silenzio e nell’oblio.
Per il Professore Torre si tratta di “ uno dei siti più ricchi ed importanti nel panorama protostorico siciliano” ma è anche una zona, dal punto di vista naturalistico, di una bellezza straordinaria, fiabesca.
Ancora una volta il territorio di Castelvetrano continua a stupirci rivelando straordinarie ricchezze : naturalistiche, archeologiche, artistiche… che, se finalmente valorizzate, potrebbero farne una zona turistica di grandissimo interesse con ricadute importantissime sul piano lavorativo ed economico.
Il Professore Torre, invitato dal FAI, presenterà a breve, proprio a Castelvetrano, il suo ultimo libro “L’epopea dei Siculi “ la cui introduzione è stata curata da Sebastiano Tusa che, per la sua prematura scomparsa, purtroppo non ha avuto il tempo di poterlo presentare .
Volutamente non si danno indicazioni più precise sul sito rinvenuto
GRAZIELLA ZIZZO capogruppo FAI sezione di Castelvetrano.
AUTORE. Redazione
In qualunque altro posto il sito sarebbe valorizzato. Le uniche vestigia vichinghe della Scandinavia sono siti anche meno interessanti. Ma che ci vuole, dico io, almeno ad indicarlo? Un bel cartello appena si esce dall’autostrada Palermo-Mazara ed altri ad ogni bivio fino a destinazione?