Nell’ambito del progetto Legalità – Consapevolezza Educazione Civica e Valori Costituzionali, gli alunni delle classi Terze dell’I.C. Capuana-Pardo hanno avuto la possibilità di riflettere sulla cultura della legalità, cioè l’atteggiamento di rispetto delle regole fondato sulla consapevolezza della loro importanza. Questo atteggiamento si costruisce partendo dagli alunni della scuola dell’Infanzia fino ai giovani della Secondaria: in che modo? Certamente attraverso il potere della parola e del confronto e, ancor di più, attraverso quello dell’esempio: nel corso di numerose attività i nostri giovani studenti hanno avuto la possibilità di ascoltare testimonianze di grande valore.
Proprio in tale ottica il 6 marzo si è svolto l’incontro online con il prof. Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, nonché autore del libro “Non chiamateli Eroi”, assieme a Nicola Gratteri. Grazie alla lettura del testo e alle riflessioni fatte in classe, i nostri giovani hanno compreso che è dovere di ciascuno diventare dei leader dell’antimafia e che non è più possibile delegare ciò ad altri. Il 17 marzo i nostri studenti hanno incontrato il Capitano dei Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano, Pietro Calabrò, con il quale hanno avviato un interessante dibattito su tutti quei valori e principi che dovrebbero ispirare e guidare le azioni del singolo individuo e quelle della collettività. Il 21 marzo, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, gli studenti hanno ricordato Nadia e Caterina Nencioni, le sorelline fiorentine tra le più giovani vittime delle stragi di mafia. Il 23 marzo gli allievi hanno incontrato presso l’Aula Magna dell’Istituto la giornalista Alessia Camoirano, il referente provinciale di Libera, Salvatore Inguì, e l’imprenditore Salvatore Ditta e hanno potuto soffermarsi su argomenti di notevole rilievo morale e sociale, come l’importanza dell’etica, ovvero della “riflessione speculativa intorno al comportamento pratico dell’uomo”. Il 17 aprile ha finalmente avuto luogo il Tour della Legalità, la visita guidata a Palermo in occasione della quale gli studenti hanno potuto ricordare, attraverso la sosta commemorativa presso Capaci e in via d’Amelio e le mostre fotografiche presenti presso il NO MAFIA MEMORIAL, le stragi mafiose e le vittime che hanno sacrificato la propria vita. Occasione fondamentale di riflessione è stata il 27 aprile, nell’ambito del progetto MEMORIA NOSTRA, l’esposizione della Quarto Savona Quindici presso il Sistema delle Piazze: i nostri studenti, grandi e piccini, hanno potuto prendere parte ad una manifestazione di grande valore, così da affermare che la lotta alla mafia non è e non deve essere appannaggio di pochi, bensì di tutte le persone perbene che credono nella possibilità di un domani migliore. Il 5 maggio ha avuto luogo, presso lo stadio cittadino Paolo Marino, il Torneo della Legalità – Memorial Antonio Zanda: è scesa in campo la formazione dei magistrati della Corte di appello di Palermo che, con i rinforzi dei personaggi del mondo dello spettacolo, ha affrontato l’associazione Civitas di Castelvetrano. Il nostro Istituto ha partecipato, con ben cinquecento presenze; il che fornisce un’ulteriore dimostrazione – qualora ce ne fosse bisogno – del valore delle attività promosse in questo travagliato anno scolastico: la scuola è la medicina più efficace per provare a sottrarre le future generazioni alle grinfie della criminalità organizzata. Occorre insegnare ai giovani quanto sia importante la legalità in ogni contesto sociale e che alle parole dobbiamo far seguire le azioni: ogni atto che compiamo deve essere consapevole, responsabile e coerente. Come asseriva Don Pino Puglisi, “si può fare qualcosa, e se ognuno lo fa, allora si può fare molto”.
AUTORE. Redazione