Torna l’appuntamento annuale con la Settimana nazionale della dislessia, organizzata dall’Associazione italiana dislessia, in concomitanza della European Dyslexia Awareness Week, promossa da European Dyslexia Association.  L’iniziativa, giunta quest’anno alla VII edizione, è stata promossa attraverso un Seminario formativo dal titolo “Precocità, inclusione e innovazione”, che si è tenuto nei giorni scorsi presso l’auditorio dell’Istituto “Ruggero Settimo” di Castelvetrano.

Dopo i saluti del dirigente scolastico Maria Luisa Simanella, è intervenuta Vita Ingrassia, docente e responsabile dello sportello di consulenza DSA, che ha illustrato l’importanza delle attività di screening che permettono di attuare un un intervento sistematico e tempestivo mirato alla riduzione delle difficoltà , attraverso attività specifiche di potenziamento .E’ stata, altresì, sottolineata la funzione abilitativa della scuola nel promuovere il diritto di ciascun alunno a realizzarsi pienamente, sotto il profilo scolastico, individuale, sociale, attraverso un continuo monitoraggio per creare una fitta rete di relazioni significative attorno agli alunni con bisogni educativi speciali. 

All’incontro è intervenuto anche Matteo Sclafani, psicologo ed esperto in diagnosi e trattamento dei disturbi del neurosviluppo, nel suo pregevole intervento. “Bisogni educativi speciali non è un’etichetta discriminante perché è amplissima e non fa riferimento solo ad alcuni tipi di cause e non è stabile nel tempo: la si può togliere, infatti, in alcuni casi. Si potrebbe dire che ogni bambino può incontrare nella sua vita una situazione che gli crea bisogni educativi speciali”, ha spiegato Sclafani.

“Si tratta di una condizione che ci riguarda tutti e a cui siamo tenuti, deontologicamente e politicamente, a rispondere in modo adeguato e individualizzato. Gli alunni con Bisogni educativi speciali hanno, infatti, necessità di interventi tagliati accuratamente su misura della loro situazione di difficoltà e dei fattori che la originano e/o mantengono. Questi interventi possono essere i più vari nelle modalità (molto tecnici o molto informali), nelle professionalità coinvolte, nella durata”, ha concluso Sclafani.

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