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Nell’ambito delle proposte di modernizzazione, efficienza e produttività di una pubblica amministrazione un ruolo veramente importante potrebbe essere svolto dall’avvio di politiche a favore e della semplificazione dei processi amministrativi e della riduzione dei costi della burocrazia.

Semplificazione e miglioramento dell’efficienza amministrativa permetterebbero sin da subito una graduale crescita dell’intero sistema locale in forte difficoltà economica ed occupazionale.

Per prosperare ed essere sempre più competitivo, un paese necessita di servizi pubblici sempre più efficienti e produttivi.
Dopo 6 lunghi anni di indubbia sofferenza economica le imprese/aziende non possono più permettersi di occuparsi di scartoffie burocratiche, di subire il gravame delle numerosissime procedure amministrative o peggio ancora, il rallentamento delle stesse.
Pensare un’amministrazione pubblica “INTELLIGENTE” è oggi fondamentale per avviare percorsi di competitività e di crescita di un sistema locale.

Solo per fare un esempio in un momento particolare in cui le poche iniziative private ed imprenditoriali sono costrette a convivere con le discrezionalità dettate da un eccesso di burocrazia, l’incidenza relativa ai costi delle retribuzioni aggiuntive “di risultato” dei super dirigenti dovrebbe semmai essere relazionata a maggiore efficienza e produttività.

A tal proposito va ricordato l’impegno che la Commissione Europea ha già attuato nella approvazione di numerose iniziative dirette alla riduzione del 25% del carico e dei costi della burocrazia.

Risulta pertanto semplice comprendere come l’applicazione di dette direttive comunitarie consentirebbe il recupero di risorse economiche da destinare a sostegno delle famiglie indigenti e del personale non contrattualizzato già in servizio presso la pubblica amministrazione ancora oggi costretto a vivere con stipendi da vera fame.

AUTORE.   Tommaso Bertolino