Il sogno finisce in frantumi. Come tante cose belle della Sicilia c’è l’altra faccia della medaglia, quella che dovrebbe farci impallidire dalla vergogna.

A rompersi è stato lo scenario che da qualche anno riempie l’entroterra della campagna mazarese, dove si è insediato un hotel di lusso, con le suite a quasi 5 mila euro al giorno, una struttura arabeggiante e molto lussuosa, il Kempinski Giardino di Costanza.

Sembrava che niente potesse guastare la festa, per quella magnificenza di albergo posto tra verdi colline, vicino al mare, baciato dal sole, nonostante magari la strada per arrivare al Kempinski non sia delle migliori, e strada facendo è facile incontrare qualche discarica abbandonata. Bazzecole, in confronto al lusso che attende all’arrivo all’albergo: e in fatti è qui che da molti anni i ricconi di mezzo mondo vengono a rifugiarsi.


Il sequestro rischia di frenare i sogni di sviluppo di Mazara. Il presidente della Mediterranea, Giovanni Savalle, infatti, ha ipotizzato la realizzazione di un magnifico campo da golf e stava pensando anche a un approdo turistico “dedicato”, un progetto che aveva fatto sognare i mazaresi sulla possibilità di un turismo d’élite.

Il campo da golf mai nato doveva costare 46 milioni di euro (26 dei quali di provenienza privata e altri 20 di natura pubblica): la struttura, sulla carta, doveva occupare una superficie di 120 ettari e accanto al campo da golf dovevano nascere un residence di lusso e un’impresa agricola.

Giovanni Savalle, ex Presidente della Società Mediterraneo spa che gestisce l’Hotel Kempinski di Mazara del Vallo sequestrato nel pomeriggio dalla Guardia di Finanza, ha dichiarato:

“In relazione alle notizie di stampa apparse nel pomeriggio di oggi relative al Kempinski di Mazara, e in attesa di riceverne notifica, preciso, che a seguito di informazioni telefoniche da me raccolte, dovrebbe trattarsi di un provvedimento che la magistratura ha ritenuto di assumere a valle di un’indagine avviata nel 2007, in attesa di verificare lo stato della spesa dei fondi in questione.

Preciso che i fondi in discussione sono quelli previsti dal patto territoriale Trapani Sud, pari a 6,5 milioni di euro, che sono stati regolarmente spesi dalla Società Mediterranea spa per la costruzione dell’hotel, come da documentazione che esibiremo alla magistratura. Da quanto apprendo, informalmente, la contestazione riguarderebbe 5 milioni su un investimento complessivo di circa 25 milioni di euro. Ma, ripeto, la documentazione di spesa in possesso della società dimostra ampiamente l’investimento effettuato”

tratto da un articolo di Rino Giacalone per livesicilia.it
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AUTORE.   Rino Giacalone