“Mi indigna l’idea che il nome e la memoria dei miei genitori possano essere stati utilizzati per commettere azioni riprovevoli”. Lo scrive in una lettera inviata all’ANSA Lidia Tusa, sorella di Sebastiano e figlia di Vincenzo e Aldina Cutroni. Lidia Tusa interviene dopo l’inchiesta che ha coinvolto l’ex direttore del Parco di Selinunte Bernardo Agrò. Tra le contestazioni contenute nell’inchiesta della Guardia di Finanza c’è la realizzazione dei lavori non autorizzati per la sepoltura delle ceneri di Vincenzo Tusa e sua moglie al Parco di Selinunte. “Trovo profondamente rozzo e offensivo che il luogo del loro riposo possa essere stato oltraggiato e vilipeso nel tentativo di occultare le tracce degli illeciti commessi per bieco interesse privato”, scrive Lidia Tusa.
La cerimonia di deposizione delle ceneri dei coniugi Tusa è avvenuta il 7 dicembre 2020, alla presenza della figlia e dell’ex assessore regionale Alberto Samonà. “Se quanto è stato scritto corrisponde al vero, ad essere offesi non saranno stati soltanto Vincenzo Tusa e Aldina Cutroni, ma anche Sebastiano Tusa, me stessa e tutti coloro che hanno dedicato la vita a studiare, difendere
e valorizzare il patrimonio culturale siciliano”, scrive nella lettera Lidia Tusa.
AUTORE. Redazione