A nome degli studenti, dei docenti e del personale scolastico esprimo lo sdegno e il profondo rammarico per il vergognoso attacco che l’on. Miccichè, che altro merito non ha se non quello di essere amico di Berlusconi, ha avuto l’ardire di muovere nei confronti della prof.ssa Maria falcone, presidente della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”.
La prof.ssa Maria Falcone ha meritato sul campo l’ammirazione mia e di tutti quelli che lottano per l’affermazione della legalità e delle regole, indispensabili per la convivenza civile e democratica.
La replica di Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud, alle parole di Maria Falcone.
“La signora Falcone sa benissimo che la mie parole nascono dalla considerazione di quanto sia spropositato definire vana la morte del fratello a commento di una dichiarazione dell’assessore Centorrino. Non ho mai messo in dubbio, né mai lo farò, la figura di Giovanni Falcone, eroe morto per liberare la nostra terra dal cappio della mafia. E di questo gliene sarò grato per tutta la vita.
Tuttavia, dire che la morte di Giovanni Falcone è stata vana, semplicemente per replicare alle parole di un assessore, rischia di sminuire, se non vanificare, la meravigliosa passione e la straordinaria voglia di riscatto delle centinaia di migliaia di studenti che da anni inneggiano a Falcone e Borsellino come icone di una Sicilia libera e pulita. E, quel che è peggio – conclude -, rischia di sminuire l’altissimo valore del sacrificio dei nostri due eroi”.
Ella ha portato il messaggio di Giovanni, che poi è un messaggio di civiltà, in tutte le parti del mondo, tra gli studenti, avviando un processo maieutico che ha fatto crescere una nuova generazione libera dai condizionamenti della subcultura mafiosa e da ogni forma di mafiosità.
Solo per questo tutti dovremmo esserLe grati, ma soprattutto chi, anche senza meriti, svolge funzioni di rappresentanza politica.
Nell’invitare la prof.ssa Falcone a far proprio il motto del sommo Poeta “non ti curar di loro..”, auspichiamo che Ella continui la Sua azione di apostolato laico civile, con la consapevolezza che avrà sempre il sostegno dei tanti che costituiscono la maggioranza silenziosa e la totale approvazione di Giovanni e Francesca, che, da lassù, La guardano e La sostengono.
In un articolo del Giornale di Sicilia del 5 giugno 2012 il corrispondente di Mussomeli ha riportato tra virgolette le seguenti parole che Gianfranco Miccichè, in occasione della presentazione del libro “La forza di Miccichè” scritto da Eusebio D’Alì, ha detto contro Maria Falcone:
“Sentire dire da Maria Falcone che Giovanni è morto invano perché l’assessore Centorrino ha parlato contro l’opportunità o meno di insegnare l’antimafia ai ragazzini delle elementari è una frase per cui i parenti ci avissiro a dari timpulate”,
E ancora su Maria Falcone:
“Sul fratello morto vuole speculare fino all’ultimo”.