papa francesco Jeffrey Bruno from New York City

All’indomani dell’apertura della Porta santa, l’on. Nello Musumeci, presidente della commissione regionale antimafia, si rivolge a Papa Francesco con queste parole:

Nella storia della Chiesa ci sono state prese di distanza dalla mafia, a partire da quella durissima di Giovanni Paolo II ad Agrigento nel 1993. Più di recente alcune Diocesi, ma non tutte, hanno dato indicazione di non celebrare le esequie di chi non ha mostrato forme di pentimento.

Da cattolico e credente, nello spirito del Giubileo della Misericordia, che guarda agli ultimi e alle tante povertà, invoco l’attenzione di Papa Francesco verso la Sicilia e verso il Sud con la richiesta di un gesto forte: Santità, firmi l’atto di scomunica di Matteo Messina Denaro e con lui di tutti i mafiosi che imperversano nelle nostre terre. Il valore di un simbolo, contro un grande male che determina povertà e miseria.

Papa Francesco in due occasioni si è espresso chiaramente contro le mafie. In Calabria, nel giugno del 2014, disse: «Coloro che nella loro vita hanno questa strada di male, i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati».

E ancora lo scorso febbraio in un’udienza in Vaticano aggiunse: «A quanti hanno scelto la via del male e sono affiliati a organizzazioni malavitose rinnovo il pressante invito alla conversione».

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