Cos’è indispensabile sapere prima di comprare un impianto di allarme per casa? Per avere una risposta esaustiva ci siamo rivolti agli specialisti di Beta Elettronica, realtà consolidata nel settore con più di 40 anni di esperienza: un punto di riferimento per chiunque sia in cerca di un impianto di allarme.
Cosa si deve fare per essere certi di trovare un antifurto in linea con i propri bisogni?
Il primo passo potrebbe essere quello di richiedere uno studio di sicurezza o un sopralluogo: è solo così che è possibile individuare la soluzione più adatta al luogo in cui si vive. Occorre tener presente che cani e gatti sono determinanti quando si tratta di scegliere l’antifurto, perché i sensori di movimento potrebbero essere tratti in inganno dal loro passaggio. E poi c’è da considerare, ovviamente, la dimensione economica.
Ecco, quanto si spende più o meno per un impianto di allarme?
Ovviamente una risposta universale non c’è, perché dipende tutto dalle dimensioni della casa, dalle tecnologie di cui ci si serve e dalla necessità di eseguire lavori di muratura. Ipotizzando di ricorrere a un impianto con due sensori di movimento, una cloud cam e due sensori perimetrali, il prezzo potrebbe andare da un minimo di 400 euro a un massimo di 600. I sensori di movimento, dotati di fotocamera, dovrebbero essere in grado di trasmettere a un istituto di vigilanza o a una centrale operativa le immagini registrate in tempo reale. La cloud cam, invece, dovrebbe consentire di registrare gli ambienti sorvegliati 24 ore su 24, tenendo in memoria gli ultimi 3 giorni di riprese. I sensori perimetrali, infine, servono a chi ha un cortile o un giardino: ovviamente se sono solo i locali interni a dover essere protetti e sorvegliati, la spesa complessiva si riduce.
Qual è la soluzione proposta da Beta Elettronica?
Beta Elettronica mette a disposizione un impianto di allarme wireless che fa della sicurezza e della funzionalità i propri tratti distintivi. Esso, tra l’altro, è progettato per segnalare anche eventuali allagamenti o fughe di gas, così come è in grado di rilevare la presenza di fumo. Si tratta di un sistema SBS che può essere collegato a una centrale operativa e che si avvale di Tornado, una tecnologia radio bidirezionale che consente di trasmettere ai sensori i segnali in modo sicuro. Non solo: grazie all’antijammer, i tentativi di disturbo vengono segnalati in modo immediato.
A cosa dobbiamo prestare attenzione prima di comprare un antifurto?
A dire il vero le variabili in gioco non sono poche, quindi ogni caso dovrebbe essere valutato a sé. Di certo è molto importante individuare i punti di criticità, vale a dire i punti da cui i ladri potrebbero penetrare. È chiaro che un appartamento in un condominio al quarto piano ha solo un punto di criticità, rappresentato dalla porta di ingresso, mentre un casolare di campagna circondato da un giardino ne ha molti di più. Solo capendo quali e quanti sono i punti di accesso si può stabilire in che modo dovrà essere installato l’antifurto.
Ci sono agevolazioni fiscali di cui si può usufruire?
Sì, per fortuna. Per l’acquisto degli impianti di allarme per la casa è prevista la possibilità di richiedere e ottenere la detrazione fiscale del 50 per cento: ciò vale, ovviamente, anche per i prodotti di Beta Elettronica. Tuttavia, per avere accesso a questa agevolazione è indispensabile che tutti i pagamenti siano tracciabili ed effettuati non in contanti ma tramite un bonifico parlante – postale o bancario, poco importa – in cui siano specificati i dati del venditore e quelli di chi paga.
AUTORE. Claudia Bianco