Una terza memoria difensiva presentata – dopo le prime due del 17 e 29 aprile – da parte del direttore generale dell’Asp Trapani Ferdinando Croce sospeso dalla Regione. Il documento porta la data del 12 maggio e contiene la testimonianza di un medico dell’Anatomia Patologica dell’ospedale di Trapani che racconta cosa sarebbe accaduto nel reparto guidato dall’allora primario Domenico Messina. Il medico, che cita Croce nella memoria difensiva, avrebbe spiegato come veniva gestito il reparto guidato da Messina dove, a parere del medico, ci sarebbero state non poche criticità.

La questione dei ritardi nella refertazione e consegna degli esami istologici è scoppiata dopo la denuncia presenta dall’insegnante Maria Cristina Gallo di Mazara del Vallo che ha dovuto aspettare quasi 8 mesi per avere il referto istologico. Dalla denuncia ne è nata un’indagine condotta dalla Procura di Marsala e Ministero e Regione hanno avviato un’ispezione. Sino a qualche giorno fa i militari del NAS sono stati anche all’ospedale di Castelvetrano dove, sino a qualche anno fa, c’era una costola dell’Unità diretta dal dottor Messina. Secondo la testimonianza del medico proprio a Castelvetrano il carico di lavoro non sarebbe stato affatto redistribuito, tenuto conto pure che, tra il 2023 ed il 2024, il reparto si è trovato con 5 dirigenti medici in meno.

Intanto ieri il Tribunale del lavoro di Trapani ha respinto il ricorso del direttore generale dell’Asp Ferdinando Croce contro la decisione della Regione che ne aveva deciso la sospensione a seguito dello scandalo dei referti istologici. La Regione potrebbe adesso procedere alla revoca dell’incarico. Croce aveva fatto ricorso contro la sospensione e presentato un dossier di circa cento pagine in cui metteva sotto accusa i vertici dell’assessorato alla salute. Lunedì Croce dovrebbe incontrare l’assessore regionale alla salute Daniela Faraoni.

 

 

 

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