[di Rosetta Catalanotto] Il gruppo “La sinistra per Castelvetrano” quando si è costituito doveva essere altro rispetto al partito di Renzi e soprattutto rispetto all’antimafia di sciasciana memoria di Crocetta e Lumia, invece in questa competizione elettorale piena di contraddizioni e di “emergenze” pare che il cambiamento debba attuarsi solo attraverso il “ritorno” del partito degenerato (mi tocca dirlo) nell’autoreferenzialità.
Avendo condiviso negli ultimi anni battaglie e idee che nulla hanno in comune con il Partito Democratico ed essendo una donna orgogliosamente di sinistra, mi dissocio ufficialmente dalla decisione del mio gruppo di appoggiare la lista del PD, pertanto da oggi non farò più parte del gruppo politico “La sinistra per Castelvetrano”.
F.to Rosetta Catalanotto
Brava.
Rosetta carissima, ho letto soltanto ora la tua dichiarazione di uscita dal Gruppo “La Sinistra per Castelvetrano” e rispetto tale tua posizione, di cui non posso non scorgere il travaglio interiore. Sicuramente una scelta difficile, dettata da profonda coerenza, ed anche da una profonda delusione verso l’attuale clima politico che si respira a Castelvetrano. In parte ti comprendo, pure io provai anni fa, assieme ad altri tali sentimenti per questioni diverse. Detto ciò, non mi sento di condannare in toto la scelta, per certi versi ai confini dell’audacia, di quei membri del Gruppo che hanno deciso di concorrere a tali elezioni, nonostante l’idea di spostare su posizioni di Sinistra il Pd sia un tentativo, (forse l’unico possibile), alquanto utopico. Ai posteri..