Il Sindaco Felice Errante, rende noto che il titolare del ristorante Onomea, Giovanni Bertolino, offrirà tutti i giorni, gratuitamente, un pasto caldo alle persone bisognose. Nei mesi scorsi il Bertolino aveva voluto incontrare il primo cittadino e la consulente per la solidarietà sociale, Dr.ssa Francesca Catania, per manifestargli l’idea di offrire pranzo di solidarietà nelle giornate di chiusura del suo ristorante.
Un’iniziativa che lo stesso aveva voluto effettuare tutti i mercoledì del mese di maggio, per devozione nei confronti della Madonna e per dare un segnale di solidarietà alle persone che hanno difficoltà anche a trovare un pasto caldo. Nelle settimane successive, poi aveva deciso di aprire anche al pomeriggio, sempre una volta alla settimana, per bimbi offrendo loro una pizza ed alcune attività di intrattenimento. In considerazione della grave situazione che vede ogni giorno sempre più famiglie in difficoltà, il Bertolino ha deciso di continuare ad offrire un pasto caldo ai bisognosi da ora fino alla fine dell’anno. Chi volesse prendere parte ai pranzi solidali dovrà mettersi in contatto con le parrocchie, le associazioni di volontariato ed il settore servizi sociali comunali, per concordare le date.
AUTORE. RedazioneNon ci sono parole per esprimere la gratitudine mia, e della comunità tutta per la grande generosità dimostrata dal signor Bertolino che ha dimostrato con l’odierno atto, e con le altre iniziative che ha già in cantiere per regalare un momento di serenità a chi sta attraversando un periodo poco fortunato, di avere un cuore nobile – ha affermato Errante- in un momento di drammatica crisi c’è bisogno della disponibilità di tutti per aiutare chi si trova in difficoltà. Auspico che altri ristoratori, seppur comprendiamo come la crisi colpisca particolarmente anche loro, possano dare un piccolo sostegno per migliorare la qualità della vita di chi si trova in difficoltà.
Mi complimento con il sig. Bertolino che, con il suo esempio, invita tutti noi a fare comcretamente qualche cosa per gli altri, perché, come diceva Raoul Follerau, “nessuno ha il diritto di essere felice da solo”.
Il sig. bertolino indica una strada da seguire e sarebbe encomiabile il suo gesto, se a comprometterne la validita’ solidale , non iintervenisse la sua decisione di erogare il beneficio a tempo.
Infatti lo fara’ fino alla fine dell’anno.A quanto pare, per il futuro non si sente abbastanza solidale per continuare a farlo. Come trovata pubblicitaria non e’ male se anche una persona come il preside Fiordaliso abbocca citando Raoul Follerau citazione inadeguata al caso poiche’ sarebbe opportuno dire che nessuno ha il diritto di far finta di far felice qualcuno. Quando si mette in moto un’attivita’ che tende ad agevolare gli altri, se si tratta di beni primari come il cibo, non si puo’fare a tempo.Il bisogno e’ primario e continuativo dunque che senso ha stabilire un periodo circoscritto? Questa e’ una vera buffonata.