In riferimento all’ultimo comunicato del sindaco Errante sulla crisi determinata dalla sua decisione di azzerare la Giunta e di “aprire” ad altre forze politiche, i direttivi di “Città Nuova” e di “Castelvetrano Democratica Unita”, mentre confermano quanto a suo tempo dichiarato circa la necessità di rimanere fedeli al quadro sancito dalle elezioni del 2012, ribadiscono che nessuna imposizione, velata o meno, si vuole esercitare, al di là di quanto a suo tempo concordato al momento della individuazione del candidato Sindaco e della comune stesura del suo programma elettorale, e che nessun “astio o rancore” ha mai offuscato il leale sostegno e la fattiva collaborazione della propria rappresentanza a Palazzo Pignatelli
Dichiarare di non volere apportare cambiamenti al programma vale poco, se i cambiamenti ci sono nei fatti; cosicché questa nobile dichiarazione di principio viene a cozzare con la realtà di un auspicato coinvolgimento di ambienti che da sempre hanno manifestato intenti alternativi a quelli della coalizione che ha espresso il sindaco Errante.
Ci permettiamo, inoltre, di rilevare che i 9.239 voti citati dal primo cittadino non sono patrimonio personale di nessuno, ma sono il frutto dell’impegno di tutti coloro che per quel Sindaco, per quella Amministrazione e per quel programma si sono spesi. Non a caso la legge impone che il candidato Sindaco designi i componenti della Giunta, depositi il suo programma elettorale e indichi quali sono le liste che lo supportano. E poiché in democrazia vige il principio per cui chi prevale, anche di un solo voto, governa, ne discende che, pur nel rispetto delle minoranze, innanzi tutto devono essere salvaguardate le attese di quegli elettori che hanno sostenuto la proposta vincente, ricordando che la candidatura Errante non è scaturita da una scelta popolare (primarie) ma da una larga convergenza di partiti e movimenti sostenuti dai rispettivi dirigenti.
Peraltro, il cosiddetto rimpasto non scaturisce da un dibattito di maggioranza, da nuovi accordi intercorsi e condivisi, da un tavolo di confronto, ma soltanto da una decisione unilaterale del Sindaco, che, inoltre, dà l’impressione, coi suoi comunicati, di voler scaricare su altri i problemi della gestione del suo stesso partito e della forzata coabitazione che c’è in esso.
Se NCD ha già la principale rappresentanza in Giunta nella figura del Sindaco e di un Assessore, ciò dovrebbe rappresentare per quella compagine la massima garanzia. Nei fatti non si tratta, quindi, di assicurare la presenza di un partito in Giunta, ma la presenza di una sua ben determinata corrente, che, come detto, al momento delle elezioni, aveva altro programma e altro candidato.
Si sottolinea, finalmente, che i rappresentanti di “Città Nuova” e “Castelvetrano Democratica Unita” sono stati sempre competenti e motivati, e che “lavorare al servizio della gente” è un compito che si svolge nella chiarezza degli intenti e delle azioni, non ricorrendo a consociativismi che dovrebbero appartenere al passato, un passato che a volte si rinnega a parole, ma riemerge prepotentemente nei fatti. La disaffezione alla politica parte anche dalla disinvoltura con cui talora, in nome di bizantinismi partitici, si fa strame della volontà popolare.
Castelvetrano, 6 febbraio 2015
I Rappresentanti dei Movimenti Politici:
Francesco Saverio Calcara, per Città Nuova
Vincenzo Di Stefano e Silvestro Pisciotta, per Castelvetrano Democratica Unita
AUTORE. Redazione
Che bel comunicato forbito, tipico del linguaggio politichese, dire tutto per non dire nulla.
L’onestà intellettuale di cui vorreste essere paladini, dovrebbe spingerVi a ricordare alla città di Castelvetrano ed ai suoi cittadini, che quelle azioni per le quali oggi gridate al “ribaltone” al “tradimento”, sono azioni che il dr Gianni Pompeo,Vostro leader politico, ha con molta nonchalance attuato in entrambi i suoi mandati da sindaco ed infatti nominò Elio Cavarretta, allora segretario di Forza Italia (che nella campagna elettorale votò e fece votare il sindaco antagonista Centonze) quale vice sindaco ed assessore della propria giunta; nel secondo mandato nominò la professoressa Errante Parrino (di designazione da parte del Prof Vito Li Causi) quale proprio assessore, nonostante la campagna elettorale dai toni forti aspri ed acerrimi contro l’On Li Causi.
Con quale faccia, gridate al tradimento, dopo che Voi siete i primi artefici di tale modo di fare….non avete dignità e fareste bene a stare in silenzio.
Non abbiate timore, dopo un trascorso epocale nel centro destra, oggi a braccetto con il PD…… tentate di risalire la china, invano, poiché siete ben noti alla città che non dimentica.
Per fortuna il Sindaco ha smascherato tanto a voi quanto gli altri finti pervenisti e bigotti del PD, rilegandovi al ruolo che meritate, lontano da palazzo pignatelli, con l’augurio che ci possiate rimanere a lungo.
Solitamente l’azzeramento di una giunta municipale avviene in presenza di fatti gravi o di eccezionale
valenza politica.
In questa circostanza il Sindaco non ha esplicitato nè
gli uni nè l’altra.
Forse che il vessillifero della politica con la P maiuscola, vuole iscriversi tra i fautori di quella con
la p minuscola ?.
Oh, questo è parlar chiaro!
Io veramente non ho capito niente.
Insomma fin quando le cose ci vanno bene, siamo tutti d’accordo, quando qualcosa vacilla, cominciamo a meditare, a rimuginare, a ripensare etc.etc.ed il cittadino rimane come al solito interdetto e deluso!
Ah tempora, ah mores.
Vito P.
Desidero solo ricordare a qualche servile pappagallo che il dott. Pompeo, in entrambe le elezioni che lo videro eletto Sindaco, non disponeva della maggioranza consiliare, non avendo le liste che lo sostenevano raggiunto il 40% dei voti validi; mentre l’attuale Sindaco, grazie anche all’appoggio determinante di Città Nuova, non aveva alcun problema di maggioranza in consiglio comunale. Questi i fatti, il resto ovviamente è lasciato all’intelligente capacità di analisi di ogni cittadino.
Il cavalier servente dimentica che se non era per Pompeo, Errante non avrebbe fatto più neppure il consigliere comunale, se vero come é vero che l’ultima volta che si é candidato al consiglio comunale nel 2001 non arrivò neppure a 120 voti, e Pompeo lo ripescò nel 2007 come assessore per 5 anni al suo fianco e poi lo lanció come sindaco sostenendolo….caro Ludovico, la storia la sappiamo tutti e pure la geografia. Questa si chiama ingratitudine e tu sai bene di che parlo perché anche tu lo sei “ingrato”!
Signor Roberto, ingrato a lei o a chi per lei non potrei mai esserlo, vista la mia estraneità a quei luoghi dove forse lei è solito dissetarsi.Accettate le critiche di chi lontano dalle stanze del potere, ma con una visione propria della politica…poiché domani gente come me farà la fortuna sua e di coloro che saranno candidati.