Pubblichiamo di seguito la lettera aperta del sig. Antonio, assiduo lettore del nostro blog
AUTORE. RedazioneQuesta breve segnalazione non vuole mettere in luce nulla di nuovo per quanto riguarda il problema dei rifiuti a Castelvetrano, tanto è scandalosa e nota la situazione di degrado in cui si trovano la nostra cittadina e le frazioni balneari.
Ma non posso non segnalare da semplice cittadino a chi di competenza lo stato di abbandono in cui si trova, specie quest’anno, la spiaggetta detta “di lu partannisi” e la relativa scala di accesso.
Fermo restando che, com’è ormai cattiva consuetudine, non è stata ripulita e che quindi è piena di legnetti e detriti vari, da diversi giorni si trovano depositati sulla spiaggia diversi grossi sacchi neri in attesa che qualcuno li porti via.
La vegetazione a ridosso della scala, poi, è talmente fitta che si scende con molta difficoltà, con il rischio anche di farsi male. Per non parlare della impossibilità di accesso per chiunque abbia difficoltà motorie.
Infine è stata segnalata la presenza di numerosi serpenti rintanati tra le pietre a ridosso della scala.
È evidente che l’assenza di pulizia e la cattiva gestione della spiaggia in questione costituiscono un grave pericolo per l’incolumità dei bagnanti e dei numerosi turisti che si affacciano dalla scalinata, colpiti dalla suggestiva visuale ma, ahimè, enormemente delusi e amareggiati nel constatare quanto segnalato.Invito, pertanto le autorità competenti, a fornire una celere soluzione del problema, tenuto conto che la stagione estiva è ormai piuttosto avanzata e che basterebbe davvero poco per rendere accogliente questa piccola spiaggia sia per i residenti che per i turisti.
Dalle prime mosse di questa amministrazione “commissariata” appare evidente che il decoro, la pulizia e la sanificazione dell’ambiente, come l’attrazione turistica ed il conseguente risveglio economico di Castelvetrano e delle sue contrade, non sono tra le priorità dei funzionari pubblici preposti al Comune di Castelvetrano.
Ma appare evidente che non lo sono, e non lo sono stati da diversi anni, per la gran parte della cittadinanza che non può aspettarsi tutto dalla pubblica amministrazione, senza sentirsi in dovere di esprimere un minimo contributo, che è dovuto e sacrosanto, nel rispettare le più elementari regole del vivere civile.
Alla priorità delle esigenze di bilancio e del pagamento degli stipendi dei dipendenti pubblici dovrebbe corrispondere un atteggiamento di estrema severità nel pretendere che ognuno, nell’espletamento di quanto richiesto dalle regole del pubblico impiego o dal rispetto delle norme comportamentali che riguardano tutti i cittadini, faccia il suo dovere, pena provvedimenti immediatamente conseguenti e concretamente applicati.
Non mi sento di poter suggerire nulla; ma se non siamo in grado nemmeno di avvertire lo stato di grave disagio in cui versa l’intero territorio di questa martoriata città, se non elaboriamo tutti e subito una sana progettualità per il prossimo quinquennio, dubito che qualcosa possa cambiare nei 18 o 24 mesi di commissariamento o nel successivo periodo di recupero della “normale” amministrazione.