Una condanna a 12 anni per Lorena Lanceri e 6 per il marito Emanuele Bonafede, accusati di essere i vivandieri del boss Matteo Messina Denaro. E’ questa la richiesta che il pubblico ministero della Dda di Palermo Piero Padova ha avanzato per i due di Campobello di Mazara. La donna è accusata di associazione mafiosa; il marito, Emanuele Bonafede, cugino omonimo del geometra che ha prestato l’identità al capomafia durante la latitanza, è accusato di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena. Entrambi sono detenuti. I due avrebbero accolto in casa a Campobello di Mazara e accudito il padrino ricercato per mesi. La Lanceri sarebbe stata anche legata a Messina Denaro da un rapporto amoroso. Gli investigatori hanno scoperto alcune lettere scritte dalla Lanceri a Messina Denaro.

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