Questi i deputati eletti all’Assemblea regionale siciliana provincia per provincia, salvo successiva verifica della Corte d’Appello.
A questi 80 deputati si aggiungono il presidente della Regione eletto, Raffaele Lombardo, il candidato presidente secondo classificato, Anna Finocchiaro, e altri 8 seggi ancora da attribuire tra i candidati nelle liste collegate ad Anna Finocchiaro che abbiano superato la soglia di sbarramento del 5%.
CATANIA:
- PDL : Pogliese, D’Asero, Limoli, Falcone, Mancuso, Cristaudo, Scammacca, Nicotra
- UDC : Fagone
- MPA : Leanza, Lombardo, D’Agostino, Forenze, Arena
- PD : Barbagallo, Raia, Fiorenza
PALERMO:
- PDL : Mineo, Arico’, Falzone, Greco, Cascio, Scoma, Marinese, Caputo, Musotto, Campagna
- UDC : Dina, Savona, Antinoro, Cordaro
- MPA : Caronia, Lentini
- PD : Vitrano, Lupo, Cracolici, Faraone
CALTANISSETTA:
- PDL : Torregrossa
- MPA : Federico
- UDC : Maira
- PD : Speziale
ENNA:
- PDL : Leanza
- PD : Galvagno
- MPA : Colianni
AGRIGENTO:
- PDL : Bosco, Cimino, Gentile
- MPA : Di Mauro
- PD : Panepinto, Di Benedetto
- UDC : Cascio
TRAPANI:
- PDA : Adamo, Marrocco, Scilla
- UDC : Lo Giudice
- MPA : Ruggirello
- PD : Oddo, Gucciardi
RAGUSA:
- PDL : Leontini, Incardona
- UDC : Ragusa
- PD : Di Giacomo
- MPA : Minardo
MESSINA:
- PDL : Formica, Currenti, Buzzanca, Corona, Beninati
- UDC : Ardizzone
- PD : Laccoto, Rinaldo, Panarello
- MPA : De Luca, Romano
SIRACUSA:
AUTORE.
Redazione- PDL : Bufardeci, Vinciullo
- MPA : Gennuso
- UDC : Gianni
- PD : vBruno, De Benedictis
LA POLITICA E L’ESERCIZIO DI GOVERNO NELL’INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’
Il Procuratore Nazionale Antimafia Grasso, intervenendo ad un convegno su “colletti bianchi e mafia”, a proposito delle liste compilate dai partiti per le elezioni, ha auspicato che siano preventivamente adottate soluzioni per evitare che coloro che sono già considerati nell’ambiente con contatti cosiddetti “indecenti” vengano candidati alle elezioni, locali o nazionali.
Grasso ha anche evidenziato che “bisognerebbe trovare una legge in grado di impedire l’accesso alle candidature a chi ha determinate pendenze, pur nella presunzione di innocenza che prevale…” e che “sarebbe opportuno aspettare che la situazione personale del candidato venisse risolta…”.
Ma purtroppo la questione morale non sembra interessare la classe politica siciliana.
Eppure è normale credere che in una società sana solo persone dotate di un alto senso della moralità, oltre che di specifiche capacità, possono servire il bene comune.
Invece chi ricopre incarichi istituzionali sembra agire senza l’attitudine a comprendere i problemi della società e molto spesso agisce fuori dall’etica e dall’onesta’.
Il soggetto politico sembra spesso perseguire un interesse personale, quello cioè di portare avanti la sua carriera politica intesa come “un lavoro”.
L’attività politica non appare percepita come un impegno ulteriore, oltre la propria attività lavorativa, ma come l’opportunità di migliorare la propria condizione economica e sociale.
E così accade che il politico è attratto dalla logica degli affari e dello scambio dei favori, piuttosto che amministrare per il bene comune.
In tal modo la politica non risolve i problemi della collettività e provoca un danno grave alla società che si disgrega e perde la bussola.
Per questo ci sentiamo di condividere il pensiero del Procuratore Grasso che è intervenuto sul problema della questione morale.
Non vogliamo che chi ci rappresenta abbia dei procedimenti penali pendenti, sia sottoposto ad indagini, abbia a che fare con logiche affaristico-clientelari.
Non vogliamo che chi si candidi a rappresentare la collettività ed a ricoprire importanti incarichi istituzionali sia sottoposto ad indagini giudiziarie o peggio ancora faccia uso di droghe.
La politica non è un lavoro ma lucido impegno nell’interesse della collettività.