In Sicilia al 17 giugno scorso sono 251.993 le istanze presentate per il reddito di cittadinanza, di queste ne sono state accolte 175.353 e ne sono state respinte 57.085, al momento in sospeso 19.555 domande.
I dati sono stati dati oggi a Palermo dal presidente nazionale dell’Inps Pasquale Tridico, alla presenza del direttore regionale Sergio Saltalamacchia. Le istanze per provincia: ad Agrigento 21.126 presentate, accolte 14.936; a Caltanissetta 11.167 e 7.949 accolte; a Catania 60.773 e 41.382 accolte; a Enna 7.197 e 5.207 accolte; a Messina 28.533 e 19.051 accolte; a Palermo 75.703 e 53.827 accolte; a Ragusa 8.261 e 5.463 accolte; a Siracusa 20. 912 e 14.636 accolte; infine a Trapani 18.321 e 12.902 accolte.
Sono 13.288 le domande presentate al 17 giugno scorso per andare in pensione con gli effetti di ‘quota 100’. Di queste 6.464 riguardano i privati, mentre 5.516 coinvolgono il settore pubblico. “Siamo più o meno in linea con i numeri che ci aspettavamo – ha spiegato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico che ha presentato oggi a Palermo i dati siciliani – Avevamo stimato intorno al 15, 16 mila, si consideri che a livello nazionlae a oggi abbiamo 150 mila istanze e pensiamo di arrivare a circa 200 mila”. In particolare, i dati per provincia indicano: Agrigento 950 domande, Caltanissetta 645, Catania 3.057, Enna 505, Messina 1.561, Palermo 3.689, Ragusa 703, Siracusa 1.050, Trapani 1.128.
“La spesa complessiva per il reddito di cittadinanza si potrà valutare soltanto a fine anno, ma secondo le proiezioni attuali ci potrebbe essere un risparmio rispetto ai 5,9 miliardi di euro stanziati per il 2019 di circa 800 milioni. Una cifra che il legislatore potrà utilizzare come crede”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, Pasquale Tridico, a Palermo, a margine di un incontro con i giornalisti sulle istanze del reddito di cittadinanza presentate in Sicilia al 17 giugno scorso. Il presidente dell’Inps Tridico ha poi ricordato che “a regime la spesa prevista per il reddito di cittadinanza, già a partire dal 2020, è di 7,2 miliardi”.
“I casi di falsi redditi di cittadinanza vengono scoperti di volta in volta e questo dimostra l’attenzione dell’Inps, in collaborazione con la guardia di finanza e con gli ispettori. C’è una attenzione e oggi possiamo dire con ragionevole certezza che chi riceve il reddito ne ha veramente bisogno”, ha detto il presidente dell’Inps Pasquale Tridico.
“Ma c’è di più perché spesso l’utenza più fragile, più debole non viene raggiunta – ha sottolineato – i poveri, per intenderci quelli che dormono per strada, non sanno nemmeno cosa sia un Isee o un Caf, per questo abbiamo lanciato in 5 città Napoli, Roma, Milano, Bologna, Torino un programma che si chiama ‘Inps per tutti’. Attraverso unità mobili camper e gazebo l’Inps – ha detto Tridico – va nelle mense dei poveri, nelle stazioni di treni e metropolitane e in collaborazione con i servizi sociali dei comuni, catturiamo e cerchiamo di catturare le decine di migliaia di senza tetto alle quali, se ci sono i requisiti reddituali e patrimoniali, eroghiamo il reddito di cittadinanza, quindi incassando la domanda direttamente. Oggi a Palermo e domani a Catania, e diffondendo il programma secondo le esigenze anche in tutte le città d’Italia, cercheremo di avviare dei progetti che portano l’Inps dove la marginalità esiste. A Palermo, c’è un progetto che già da anni in collaborazione con il comune con la presenza di personale Inps nelle circoscrizioni dove c’è maggiore bisogno”, ha aggiunto il presidente dell’Inps Pasquale Tridico.
Il presidente Tridico: in Sicilia altri 340 funzionari
“Arriveranno in Sicilia il prossimo primo luglio 324 unità aggiuntive, su 3.900 che prenderanno servizio in tutta Italia, e a queste si aggiungeranno altre 15 unità per la mobilità, arrivando nell’Isola a quasi 340 funzionari in più”. Lo ha detto ai giornalisti, a Palermo, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, a margine della presentazione delle istanze in Sicilia di resddito di cittadinanza e ‘quota 100′. “Un piano di assunzioni così importante non si faceva da 30 anni – ha aggiunto Tridico -. In Sicilia abbiamo duemila dipendenti e ne arrivano altri 340, di cui 83 a Palermo. E’ una boccata d’aria importante, linfa vitale di nuove e anche giovani professionalità che andranno a sostituire i colleghi che vanno in pensione e che andrà ad aumentare l’organico dell’Istituto che era in sofferenza”.