attilio manca

Attilio Manca

Si ferma l’aria per alcuni istanti, al Liceo Classico di Castelvetrano quando inizia il video che racconta la triste vicenda di Attilio Manca giovane medico urologo, di origini siciliane,scomparso a Viterbo nel 2004 in circostanze misteriose e tutte da decifrare.

Morto per over dose a soli 34 anni. Un altra vittima illustre della mafia? Per gli inquirenti si tratterebbe di suicidio. Per i familiari sarebbe vittima di mafia. Diverse le circostanze raccontate dal fratello Gianluca, noto penalista, che legherebbero il giovane medico, al tumore alla prostata di Bernardo Provenzano.

Attilio era un bravissimo chirurgo urologo. Un racconto che sorprende gli studenti e che poi sfocia nell’ambito dei rapporti strani e tutti da definire tra pezzi dello Stato e la Mafia . Ma il sabato castelvetranese dedicato dal preside Fiordaliso alla formazione antimafiosa degli studenti ,ha conosciuto altri momenti toccanti. Oltre alle significative testimonianze di Elena Ferraro che ha denunciato i suoi estorsori e di Nicola Clemenza, è arrivato anche in ritardo , l’ex magistrato Antonio Ingroia ha parlato con gli studenti ma anche con una rappresentanza del Gruppo 6 GDO. Ingroia ha ascoltato le istanze dei lavoratori.

antonio ingroia politica

Antonio Ingroia

L’ ex magistrato ,conosce molto bene la questione della società che fu di Giuseppe Grigoli “Sono molto vicino a questi lavoratori -ha dichiarato Ingroia -che non devono rispondere in prima persona per gli illeciti commessi dal loro datore di lavoro, Giuseppe Grigoli. Quello che conta è che non si rafforzi l’antica idea che “ La Mafia da Lavoro” e per smentire tutto ciò, le istituzioni devono dimostrare con fatti concreti che la legalità porta loro sviluppo e non disoccupazione. Per questo motivo mi impegnerò personalmente a portare avanti la battaglia per sensibilizzare tutti gli organi competenti a trovare una soluzione”.Ingroia poi parla anche dell’ importante lavoro che sta facendo il dirigente scolastico Francesco Fiordaliso sul piano educativo. Tantissime le iniziative di Fiordaliso per educare i ragazzi alla cultura della legalità Su questo punto Ingroia e’ diretto: ” non bastano – dice l’ ex magistrato -solo bravi magistrati e validi poliziotti per combattere la mafia. Occorre molto lavorare sui giovani ma anche sui cittadini ,per confinare sempre di più Matteo Messina Denaro”.

Ingroia,affina i ragionamenti anche su sul vissuto di magistrato. Si limità però solo ad alcuni passaggi sui rapporti “strani” tra pezzi deviati dello Stato e la mafia. Pagine difficile da trovare e soprattutto da leggere. Tanti della generazione di PIF aspettano di sapere cosa è veramente successo negli anni delle stragi. Ingroia , da magistrato, un tentativo lo aveva fatto.Intanto sulla questione dei lavoratori del Gruppo 6 Gdo non si registrano novità rilevanti. Ci sono trattative in corso ma ancora solo tante buone intenzioni.

Adesso, oltre al sindaco Felice Errante , al deputato Giovanni Lo Sciuto, si dimostra l’interesse anche dell’ ex magistrato Ingroia . Tra i lavoratori cresce la tensione ,a causa anche dei ritardi negli emolumenti dovuti. Importante , per confermare che lo Stato non fa perdere il lavoro ,che questa vicenda si possa chiudere positivamente per l’ azienda sottratta alla famiglia mafiosa di Castelvetrano. Stesso interesse i sindacati lo chiedono per i lavoratori dell’ indotto. La galassia economica del Gruppo Grigoli comprendeva altre società e che agivano in ambiti diversi.

Foto di Francesca Capizzi

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