Il questore di Trapani Salvatore La Rosa ha vietato i funerali per l’ex sindaco Antonio Vaccarino. Il provvedimento è stato impugnato dai legali di Vaccarino, che hanno presentato al prefetto di Trapani un annullamento in autotutela. Vaccarino è morto la scorsa settimana presso l’ospedale di Catanzaro dove era stato ricoverato dopo aver contratto il Covid nella casa circondariale della città.
Gli avvocati dell’ex sindaco, Baldassare Lauria e Giovanna Angelo, appena dopo la morte hanno presentato una denuncia sia a Catanzaro che a Caltanissetta e così sul corpo di Vaccarino è stata disposta ed effettuata l’autopsia. Sin dalle prime ore dopo la morte, l’avvocato Lauria ha parlato di «omicidio di Stato». Vaccarino era detenuto nel carcere di Catanzaro e, nonostante le richieste di differimento ai domiciliari presentati dai legali, è stato trasferito all’ospedale soltanto dopo aver contratto il Covid. In seguito al ricovero, la corte d’Appello di Palermo, accogliendo le istanze dei legali, aveva disposto il trasferimento di Vaccarino dal carcere ai domiciliari, per assenza di ulteriori «esigenze cautelari». Su Facebook, intanto, con un lungo post è intervenuto il figlio di Vaccarino, Salvatore, che ha ribadito anche lui come il padre «è morto schiacciato da coloro che mal sopportavano la sua battaglia per la verità e la giustizia».
E’ pienamente comprensibile il dolore dei congiunti, anche per le cause poco chiare che non hanno consentito il trasferimento di Vaccarino dal carcere alla detenzione domiciliare. Tuttavia, per amore della verità e se si crede nello stato di diritto, non si può dimenticare che l’ex sindaco di Castelvetrano ha subito due condanne, di cui una con sentenza definitiva, per reati gravi.