E’ sotto gli occhi di tutti il crescente disagio creato dalla moltitudine di plastica e rifiuti che si possono incontrare per le nostre spiagge. Svariate associazioni ambientaliste spinte da spirito costruttivo e proattivo, da anni conducono delle campagne di raccolta rifiuti sui litorali e sulle coste.
Le persone che aderiscono a queste iniziative partecipano con gioia comprensibile, ma non sempre queste operazioni sono positive e salvifiche in quanto si ignora il fatto che queste campagne e iniziative si svolgono sempre nel periodo primaverile/estivo, periodo delicatissimo per alcune specie avifaunistiche che già soffrono delle pressioni antropiche di vario genere come ad esempio il malcostume di circolare con i Quad sulle dune e sulle spiagge, l’espansione dei vari lidi balneari a scapito degli ambienti naturali, la pulizia delle spiagge con mezzi meccanici, le passeggiate dei cani domestici non tenuti al guinzaglio, la frequente presenza di cani randagi e lo stesso camminare dei fruitori delle spiagge stesse che ignare rischiano di calpestare (e a volte accade) le uova deposte a terra.
In questo foto, esemplare adulto in cova, difficilissimo da scorgere e osservare anche per occhi esperti
Le suddette insidie per questi animali, sono ostacoli quotidiani al di sopra delle loro forze. Le specie di cui si parla prevalentemente sono il Corriere piccolo (Charadrius dubius Scopoli, 1786) e soprattutto il Fratino (Charadrius alexandrinus, Linnaeus 1758) che sta subendo negli ultimi anni un tracollo drastico malgrado sia specie protetta per la quale la stessa Comunità Europea l‛ha inserita nell‛ Allegato I della Direttiva Uccelli 2009/147/CE come “specie di interesse comunitario”; in Italia è, inoltre, classificata Endangered nella Lista Rossa degli Uccelli nidificanti essendo la popolazione nazionale diminuita di almeno il 50% negli ultimi 10 anni. I nidi sono semplici avvallamenti appena scavati sulla superficie sabbiosa o di terra e hanno una colorazione con altissimo gradiente mimetico.
Tipico nido di Fratino, una semplice depressione sulla sabbia. La strategia difensiva punta al mimetismo
E’ importante dunque che le associazioni ambientaliste e le amministrazioni comunali coinvolte, abbiano le idee chiare sul fatto che queste lodevoli operazioni di pulizia non vanno eseguite nei periodi di nidificazione di queste specie (ossia da Marzo a tutto Luglio) così come indicato anche dal “Comitato nazionale conservazione del Fratino” (CNCF) e che potrete leggere a questo link: https://comitatofratino.org/2019/04/13/comunicato-rivolto-alle-associazioni-che-organizzano-eventi-di-pulizia-spiagge/
Ad ogni modo contattare i riferimenti del comitato nazionale conservazione del Fratino è una giusta occasione per affrontare la questione seriamente.
Giovanni Spinella
AUTORE. Redazione