Le vacanze a Cortina, le prostitute a Venezia, l’auto in dotazione a Roma. E gli orologi di pregio, le assunzioni degli amici, fino a sconosciute ‘cortesie’ benché reiterate nel tempo e che ancora le indagini non sono riuscite a specificare, a favore di una funzionaria pubblica e dei suoi figli.
E soldi, tanti. È lunga, e non si esaurisce qui, la lista delle ‘dazioni’ intercorse fra gli indagati dell’inchiesta sugli appalti per i grandi eventi che il Ros sente l’esigenza di stilare a un certo punto delle indagini. Annotarle, per gli investigatori, è un modo per mettere ordine. È così che dalle carte dell’inchiesta, in mezzo a decine e decine di intercettazioni, spunta un elenco di regali e relativi beneficiari, un ‘vaso di Pandora’ che riassume favori e utilità scambiati tra imprenditori e funzionari del ‘sistema gelatinoso’ degli appalti pubblici.
Gli inquirenti danno peso a questo elenco perché è perno di un’eventuale accusa. Denaro, regali e altri vantaggi sono già oggi inquadrati nella visione degli ambienti investigativi come elementi della presunta corruzione, cioè possibili prove da poter spendere, in prospettiva, nelle varie fasi processuali dell’inchiesta. Il Ros comincia con i 100.000 euro che il ‘faccendiere’ Francesco Piscicelli prende in prestito a tasso d’usura da soggetti di Giugliano (Napoli) per dirottarli ad alcuni funzionari ministeriali degli uffici romani di via della Ferratella. Siamo nei giorni del Natale 2007. Lo stesso Piscicelli nel 2008 paga materiali edili per la ristrutturazione di una villetta all’Argentario di Fabio De Santis (tra i quattro arrestati dell’inchiesta), immobile sequestrato in una delle inchieste della procura di Grosseto per abusivismo edilizio. Piscicelli, su richiesta di Angelo Balducci e del costruttore Diego Anemone, paga due soggiorni (maggio e giugno 2008) all’ hotel Pellicano di Porto Santo Stefano al segretario generale della presidenza del consiglio dei ministri, professor Carlo Malinconico.
Ancora soldi: il Ros trova che l’imprenditore veronese Alessandro Mazzi paga 50.000 euro a De Santis, Anemone e l’ingegner Mauro Della Giovampaola, tra i quattro arrestati. Il costruttore Anemone è molto ‘generosò verso Balducci nella cui villa di Montepulciano (Siena) lavorano due romeni e una colf stipendiati da aziende a lui riconducibili.
Ma anche altri imprenditori si fanno avanti verso i ‘gelatinosì. Gaetano Ciotola mette a disposizione di De Santis e della moglie una vettura Smart e paga loro una vacanza all’Hotel Cristallo di Cortina. Vantaggi anche per i parenti: al figlio di Balducci, Filippo, Anemone paga mobili, lavori di ristrutturazione dell’appartamento a Roma e un’auto Bmw da 71.000 euro. E trova un impiego, a lui e alla fidanzata, presso la ditta di un altro imprenditore che in cambio riceve incarichi presso aziende dello stesso Anemone. Su richiesta di Angelo Balducci Anemone ‘colloca’ anche tale Anthony Smit, segnalato dal direttore generale della Rai Mauro Masi. Un intreccio calcolato al dettaglio dove nessuno sembra rimanere ‘a bocca asciutta’ cioè senza ottenere niente. Perfino le presunti corruzioni legate al pagamento di prestazioni di prostitute trovano dettagliato spazio nei rapporti del Ros: ne beneficiano in episodi diversi a Venezia e Roma De Santis (tre volte) e Della Giovampaola; pagano i costruttori. Annotata anche la controversa frequentazione di Bertolaso al Salaria Sport Village, con i ‘massaggi’ di Francesca.
Sempre secondo il Ros, Diego Anemone paga il mobilio per la casa di De Santis, viaggi su velivoli privati di Balducci a Olbia, a Capri, Tunisi, fa intestare beni a San Marino a favore della madre del commissario delegato per i lavori dei Mondiali di nuoto a Roma, Claudio Rinaldi, che sostituisce Balducci. A proposito di questi lavori Piscicelli consegna 5.000 euro al responsabile della sicurezza del cantiere della piscina San Paolo per ottenerne un atteggiamento di favore. Piscicelli è ‘appassionato’ di orologi; con il costruttore Riccardo Fusi ne compra per 10.000 euro per De Santis e la funzionaria Maria Pia Forleo (2008); da solo sceglie prestigiosi Rolex e Jaeger Le Coultre per Balducci (2006 e 2007). In tutto sono oltre 30 episodi appuntati dai carabinieri, soprattutto fra 2008 e 2009, ma è una lista ‘in progress’: fuori elenco il Ros incappa anche in 600.000 euro promessi, forse non pagati, dal costruttore Riccardo Fusi al faccendiere Francesco Piscicelli quale compenso per l’intermediazione procurata presso gli uffici ministeriali.
fonte. unita.it
AUTORE. unita.it
Prima di riportare notizie che potrebbero compromettere il buon nome e l’operato delle persone che fino a prova contraria non sono neanche state indagate (vedi Bertolaso) sarebbe bene informarsi personalmente, onde incorrere in querele per diffamazione, così ampiamente annunciate dal Capo della Protezione Civile, anche per tutelare chi ogni giorno si prodiga per il bene comune della collettività, sotto il simbolo della Protezione Civile Nazionale, molte volte impropriamente utilizzato.
molti uomini sono stati condannati, ingiustamente,alcuni hanno pagato con la vita,e dopo mille e mille anni,non viene riconosciuto il loro valore,molte pecore qualora fosse tolto il recinto ,rimarrebbero al loro posto ancora più impaurite.
Certo ,capisco il concetto pregno di romanticismo ed altruismo di servire per il pubblico bene
ma nella fattispecie,alla luce delle intercettazioni effettuate dagli organi preposti, ne viene fuori un quadro veramente desolante:Bertolaso che per farsi una sco…ta si fa assistere da uno stuolo di persone e da incarico ad un suo beneficiato di procurargli sia la ragazza che il luogo dell’incontro; dopo quando finisce si perde nei vicoli del centro benessere e per farsi liberare telefona al suo lenone che prontamente gli apre i cancelli e lo libera.Insomma,se è vero,e credo che lo sia desumendolo dal contesto,c’è semplicemente di mandarlo via a calci nel sedere per manifesta incapacità a gestire “certe cose”.Ma il vero problema è perchè tutti erano così accondiscenti e disponibili per fargli piacere fino a concedergli l’uso esclusivo del centro ed a pagargli la “massaggiatrice in incognito”?Quali vantaggi ne ricevevano considerato che agli stessi venivano affidati appalti pubblici in esclusiva di milioni di euri?quindi al posto di Sebastiano,io proverei ad azzardare una risposta logica e confacente che non deve,nè essere un’accusa nè tantomeno una condanna,ma almeno una presa d’atto.
Una persona che è colpevole di tutte le accuse che fino ad ora gli sono state mosse senza che una più piccola prova ancora sia stata portata da chicchessia, non va in una trasmissione televisiva (Matrix) davanti a milioni di italiani a rispondere a tutte le domande che gli sono state rivolte dai più autorevoli giornalisti e dallo stesso conduttore senza che nessuno di quelli che lo hanno intervistato avesse potuto metterlo in difficoltà. Perchè non c’è nulla contro questa persona che fino a prova contraria possa essere dichiarato colpevole di qualsivoglia reato, tranne quello di essere stato ingenuamente usato da qualche regista occulto che voleva metterlo in cattiva luce agli occhi della collettività, ma che al momento sembra che non ci sia riuscito. Chi non ha commesso peccato scagli la prima pietra; chi mangia fa molliche e potremo continuare all’infinito, ma non per discolpare nessuno, perchè non ce ne bisogno, solo per prendere atto di quello che sono gli elementi di nostra conoscenza. Al momento ognuno di noi è passibile di essere inquisito, a maggior ragione un personaggio pubblico come Bertolaso, sia per tutte le persone che conosce e con cui è a contatto giornalmente, sia per il delicato compito che svolge, basta una parola, un verbo frainteso ed ecco che le intercettazioni pronte da leggere e sbattute in prima pagina, possono cambiare e rovesciarti addosso fiumi di fango mediatico che è quello più difficile da togliere di dosso, specialmente se sei il responsabile della Protezione Civile Nazionale. Ecco questo è quello che ci deve far riflettere, il resto è storia.
caro Sebastiano, più che comprensibile il tuo discorso..
mi piacerebbe invece conoscere il tuo pensiero in merito alla figura del Balducci
Per quanto riguarda Balducci, di cui ignoravo oltretutto la sua esistenza, la situazione mi sembra ben diversa, tanto che attualmente si trova agli arresti in attesa che venga chiarita la sua posizione. Sono due situazioni che vanno divise l’una dall’altra anche se fanno parte dello stesso filone d’inchiesta, quindi non vanno confuse ne tantomeno identificate allo stesso modo.
Sebastiano, secondo me non sono tanto diverse…
Balducci era vice capo della protezione civile, era uomo di “assoluta fiducia” di Bertolaso
….e dato che la mela non cade MAI lontana dall’albero, mi riesce difficile, molto difficile pensare che “non ci sia nulla contro questa persona”, come diti tu
inoltre, l’esperienza della politica italiana m’insegna che “non essere arrestato” non sempre corrisponde alla correttezza della persona, piuttosto all’astuzia!!
Come disse l’altro giorno un amministratore di una città, non sempre le decisioni politiche vanno d’accordo con le decisioni amministrative; per quanto riguarda tutti questi personaggi che al momento sono oggetto di dibattito su giornali e televisioni, esistono le sedi giudiziarie ed è lì che al momento opportuno si viene giudicati, nè in piazza nè tantomeno sui giornali o in tivù. L’astuzia conta ben poco se ci sono delle prove che inchiodano alle proprie responsabilità. Occorre ricordarsi che sono le prove che portano un cittadino onesto a essere giudicato colpevole o innocente, fino a prova contraria.