“Siamo in piena crisi e la colpa è da attribuire a strade chiuse e una piazza che ha portato solo danni”.
Queste le parole amare degli esercenti del “Sistema delle Piazze”, a Castelvetrano, che hanno intenzione,a breve, di scioperare per la riapertura al traffico veicolare della Piazza. La via Pappalardo, è chiusa da circa dieci anni, ormai, da quando partirono i lavori di riqualificazione del “Sistema delle Piazze”, che vennero finanziati con i fondi comunitari europei, per circa 1,5 milioni di euro.
I lavori sono partiti nel 2005 e la piazza è stata inaugurata nel marzo 2007, dall’allora sindaco Gianni Pompeo. La chiusura e la realizzazione di un’area pedonale di circa cinque mila mq, ha costretto al cambio della viabilità.
E’ una vergogna – ha detto Vita Rizzuto, titolare di una farmacia. Noi lavoriamo pochissimo, non ci sono parcheggi, la via Pappalardo è chiusa, adesso chiuderanno altre vie, perché devono cambiare la pavimentazione. Basta, siamo stanchi, è una vergogna. Ci sentiamo presi in giro dal sindaco, Felice Errante, che non ha intenzione di riaprire la strada ne tantomeno al traffico veicolare, la Piazza.
A cosa serve la piazza – ha detto Marcello Salomone, titolare dei tabacchi – se non c’è nemmeno gente che la sfrutta per passeggiare. Restituendo al traffico veicolare la strada, anche a fasce orarie, visto l’insuccesso ad essere utilizzata come svago per i cittadini, almeno si incentiverebbero le attività commerciali esistenti e le possibilità di nuove aperture sarebbero più concrete. Questa Piazza, ha paralizzato il rilancio economico del centro storico.
Anche Rosalba D’Arienzo, titolare di una gioielleria – regali, è risentita e ha intenzione di bloccare i lavori, insieme alla farmacista Rizzuto, al titolare del Bar, Nanà Voi, al tabaccaio e a Vita Giorgi, titolare di un ufficio assicurazione. Una situazione, questa, che desta preoccupazioni e che ha creato un forte dissesto per le attività commerciali che, come confermano gli stessi esercenti, vedono ridotto di almeno oltre il 50 % , il proprio d’affari.
Sulla questione, il primo cittadino, Felice Errante ha voluto rassicurare i cittadini.
Si tratterà di una chiusura momentanea – ha detto il sindaco – per consentire la posa della nuova pavimentazione che renderà più bello il centro storico, sarà una pavimentazione che, una volta completata,consentirà il passaggio delle autovetture. Va precisato, che abbiamo chiesto all’impresa, che i lavori possano essere realizzati nel minor tempo possibile al fine di lenire i disagi. Al momento non è previsto alcun cambio di viabilità per la via Pappalardo, ma stiamo valutando alcune ipotesi che saranno applicate una volta completati i lavori.
di Francesca Capizzi
per Giornale di Sicilia
Il sistema delle piazze è la cosa migliore che Castelvetrano abbia fatto negli ultimi 50 anni.
Poi ha un po'”recuperato” con l’orrore dell’ex piazza Matteotti ;-)
Inutile che il sindaco Errante continua a fare solo e soltanto immagine e pubblicità del suo operato. Cvetrano è allo sbando. Rapine e fame. Attività chiuse edd in fallimento. E quella zona e viuzze limitrofe hanno visto la chiusura di tante attività per colpa di lavori fatti male e senza preavviso.
Capisco gli enormi disagi degli esercenti del Sistema delle Piazze, anche perchè nessun tipo di attività ha raccolto i frutti di questo progetto se non l’impresa che l’ha realizzato! Consiglio di trasferirvi in zone strategiche che non potranno diventare pedonali!
Ancora mi domando quali possano essere i vantaggi della pavimentazione di quasi tutto il centro storico.
Il Sistema delle Piazze ospita persone a Capodanno, per Carnevale e poi per organizzare i buffet elettorali del candidato sostenuto dal sindaco uscente, altro?
Dobbiamo considerarlo il salotto del paese… ma per piacere… avrebbe avuto più senso pavimentare la via Marco Polo e la via Scalo di Bruca a Selinunte, in questo modo si faceva qualcosa sia per i turisti che si trovano a Selinunte che per i castelvetranesi, quell’asfalto fa proprio pena! Meglio passeggiare in un posto che offre come panorama il mare che non le 4 mura del Sistema delle Piazze.
Il Sistema delle Piazze non ha portato a nulla nè di giorno, nè di sera, nè di notte… visto che pure la movida si è spostata nelle vie D’Alessi e Marconi, ma pavimenteranno anche queste… e poi?
Egregio Selinon, sul bello anche se soggettivo non si discute, le chiedo però se usufruisce del sistema delle piazze nei suoi momenti liberi e se ha mai pensato a come fanno i commercianti di detta isola pedonale, sommersi da tanta bellezza, a pagare tasse, fornitori e a vivere. Mi risulta che in tanti abbiano chiuso i battenti oppure si siano trasferiti in altri posti. Perché non investe lei nell’apoteosi della bellezzs?
ma stiamo scherzando? dare la colpa della crisi ad una piazza chiusa è ridicolo! se ho da fare compere in centro IO non prendo la macchina per poi non sapere nemmeno dove posteggiarla! cari Paesani, impariamo a camminare di più e a utilizzare meno l’auto: fa bene alla salute, al portafogli e all’ambiente!
se parliamo di disagi legati ai nuovi sensi e allo smaltimento del traffico, concordo!; ma ribadisco: in centro ci si sposta a piedi, IN PIAZZA CI SI VA A PIEDI!!!
Apriamo il sistema delle piazze al traffico come a Mazara, solo così i commercianti potrebbero lavorare e le piazze essere più popolate! I Castelvetranesi non siamo come la gente del nord che esce a piedi o in bici, a noi piace andare in giro in auto, parcheggiare davanti i negozi e fare spese. E’ uno spreco tenere la piazza chiusa!
Davanti ai negozi si piazzano, la mattina, le auto degli esercenti o dei dipendenti, e se ne vanno la sera..
Che a lamentarsi e’ una farmacista non ho parole….da dieci anni che la piazza e’ chiusa protesta ora che guarda caso la regione sta ridimensionando lo sperpero farmaceutico fino ad edesso a solo guadagno di quella categoria….ma per favore!
In tutte le città civili (Mazara compresa, sedicente mario monti) il centro è pedonalizzato. E finiamola con queste ridicole polemiche sul niente. Ma come si pensa di potere paragonare il caos e il degrado delle piazze di ieri con la situazione attuale? Il cammino è un altro e parte dal principio sacrosanto che i centri storici sono incopatibili con le macchine. Punto. Per quanto riguarda i parcheggi, oggi nelle immediate vicinanze del sistema delle piazze c’è certamente più possibilità di parcheggiare rispetto a quanto si poteva fare quando le piazze erano uno svincolo automobilistico: parcheggio Rabbica (dietro l’arco), 20 posti; parcheggio Salina(via Cordova), 10 posti; parcheggio Prestinenza (via Savonarola), 50 posti; prossima apertura del parcheggio dell’arena Italia, 60 posti. La verità è che ci sono i nostalgici, come ha detto qualcuno, del parcheggio selvaggio in 2^ o 3^ fila, “un minuto, che importanza ha”. Il fatto è che un minuto ciascuno significava il caos perenne. Le abitudini paesane se sono dannose si modificano!
Egregia Roberta, la farmacista e tutti gli esercenti del sistema delle piazze lamentano il loro stato di disagio dall’inizio dei lavori di riqualificazione del centro storico. Del caso si sono occupati i giornali, le radio e anche le televisioni, evidentemente le è sfuggito. Per chi si rapporta con il nord sappia che in tantissimi centri urbani (comprese località turistiche), le isole pedonali funzionano con blocco del traffico solo in determinati orari, nei giorni festivi e nei week end. Per i posteggi a pagamento invece città come Rimini, in inverno, non impongono il pagamento della sosta. Saluti
La bellezza e l’armonia dei luoghi fanno crescere persone migliori.
O dobbiamo parlare del fatturato del tabacchino?
Mario Monti, non capisco se è ironia o se fai sul serio con ” I Castelvetranesi non siamo come la gente del nord che esce a piedi o in bici, a noi piace andare in giro in auto, parcheggiare davanti i negozi e fare spese.”
Se fai sul serio dovresti aggiungere che ai Castelvetranesi piace anche lamentarsi del costo della benzina, e che piace essere pigri come meduse.
“le isole pedonali con blocco del trafficoa solo in determinati orari..” ma che cacchiolo scrivi, tante città sia italiane che estere hanno chilometri di piazze chiuse al traffico, per sempre.
Selinon ha perfettamente ragione (punto).
Chi la vede diversamente non fa altro che attestare il proprio pensiero retrogrado.
Lo ‘Stroget’ di Copenaghen é chiuso al traffico dal 1960. E da decenni é il cuore commerciale pulsante della capitale della Danimarca.
Nella maggior parte delle cittadine più belle d’Italia i centri storici sono chiusi al traffico eppure non si lamenta nessuno e le attività sono in crisi come lo sono tutte le attività d’Italia a prescindere se si trovano dentro o fuori delle zone pedonali. Se poi ci annoia posteggiare e fare un centinaio di metri a piedi è un altro conto, basta far abituare la gente, se si va nella zona dietro il comune di posteggi ce n’è a iosa, basta camminare un pò. Di certo non è il sistema delle piazze che provoca la crisi delle attività. Ricordo ancora quando la piazza era aperta al traffico, comunque per trovare un posteggio bisognava allontanarsi dalla piazza ed era tutto più caotico e inquinato con macchine posteggiate in doppia e tripla fila. Forse vogliamo tornare a quei di civiltà, o meglio dire in…civiltà
In letteratura si narra di un rospo che pur di voler somigliare al bue, si gonfio’ fino a scoppiare. Purtroppo la boria e la presunzione non fa capire a qualcuno di essere in una cittadina di provincia tra l’altro con pochi turisti e non in piazza San Marco o piazza Duomo a Milano. Ci sono centinaia di località Turistiche note e meno note (fidatevi di chi la penisola l’ha girata parecchio) in cui viene permesso l’accesso al traffico veicolare in determinati orari. Per ottenere grandi risultati si inizia sempre da piccoli passi con tanta pazienza ed un po’ di sana modestia. Per chi non lo sapesse, il progetto originale messo in atto nel corso della sindacatura dell’on Bongiorno, prevedeva un corridioio centrale per il traffico veicolare e la chiusura totale in orari e giornate predeterminate. Nessuno sta parlando di riaprire totalmente la zona al traffico veicolare e alla sosta selvaggia, si prospetta una via di mezzo che faccia contenti tutti. Nel frattempo cari cittadini, riappropriatevi dell’isola pedonale frequentandola e non aspettando sempre che siano gli altri a farlo, portate gente e scoprite, quando gli impegni e la fretta vi danno un po’ di tregua, il piacere di una sana passeggiata scoprendo le bellezze e le atmosfere della vostra città. De le piazze di riempiranno di vita sono sicuro che nessuno chiederà più la loro riapertura :-)
molti saremo anche presuntuosi (e non vedo che male ci possa essere se lo si è per il bene del proprio paese) ma non vedo perchè una “cittadina di Provincia” non possa avere una sua zona pedonale.